In questi giorni il sostituto procuratore generale, Gianluca Albo, della Procura della Corte dei Conti, presso la sezione giurisdizionale per la regione siciliana, ha inviato

 al segretario generale della Provincia regionale di Enna e ai segretari generali dei venti comuni della provincia una lettera (per conoscenza è stata inviata anche al presidente della provincia e a tutti i sindaci) dove “si chiede, nell’ambito delle rispettive competenze, di costituire in mora, o far costituire in mora, dal dirigente competente la società EnnaEuno, nella persona del rappresentante legale, e il presidente e i consiglieri di amministrazione succedutisi dal 2002 ad oggi” e cioè: Serafino Cocuzza, Antonio Cammarata, Giuseppe Buscemi, Gioacchino Todaro, Francesco Santangelo, Giovanni Antonio Vitale, Cateno Cravotta, Giuseppe Tambè, Piero Capizzi, Vladimiro Crisafulli, Michele Galvagno, Carmelo Tumino, Ugo Maria Grimaldi, Salvatore Termine, Francesco Costanza, Giuseppe Marchì, Giuseppe Nunzio Scornavacche, Giuseppe Assennato, Salvatore Ragonese, Maurizio Prestifilippo, Antonino Catania. Il provvedimento è la diretta conseguenza dell’istruttoria n.V2006/00201/GA, riguardante le “presunte irregolarità amministrative contabili in ordine al personale regolato dal contratto di collaborazione a progetto”. Non si tratta, al momento, dell'avvio di alcun ‘procedimento’ nei confronti degli amministratori della società d’ambito, le cui eventuali responsabilità saranno da accertare in un secondo momento con apposito iter, ma dalla lettura delle note della Procura della Corte dei Conti si evince la volontà di non tralasciare alcun aspetto della vicenda. Per questo, sollecita la “tempestiva e rituale costituzione in mora dei soggetti” interessati e quindi il blocco dei termini di prescrizione “mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto, ove sia specificato il titolo per il quale viene chiesta la restituzione del “danno erariale derivante da tutti gli atti di gestione della società EnnaEuno S.p.A. con ripercussione negativa sul patrimonio dei soci pubblici”. Intanto, va ricordato che è stato chiesto il rinvio a giudizio- la prima udienza davanti al Gup si svolgerà il 19 marzo prossimo- per abuso d'ufficio a carico degli ex vertici dell'Ato rifiuti di Enna, indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle “assunzioni facili”. Si tratta dell’ex presidente Serafino Cocuzza, l’ex amministratore delegato Antonio Cammarata, gli ex consiglieri d'amministrazione, Giovanni Vitale di Leonforte, Giuseppe També di Barrafranca, Francesco Santangelo di Regalbuto, Claudio Cravotta di Enna e Piero Capizzi di Calascibetta. (fonte vivienna G.L.)