Gli atti vandalici, che hanno colpito più volte il reparto di Radiologia dell’ospedale Umberto I di contrada Ferrante, hanno creato delle difficoltà organizzative all’intero reparto,

 che, nella sostanza, ha allungato la lista delle visite con tempi stratosferici. Si parla addirittura di un anno di attesa per essere sottoposti alla Tac dell’ospedale, ed ovviamente chi ha problemi di urgenza dovrà recarsi in altro presidio ospedaliero oppure rivolgersi agli studi privati. Una signora, affetta da tumore ai reni, ha dovuto recarsi in uno studio privato, perché era stata prenotata, nonostante il suo stato di estrema necessità, al prossimo settembre, per cui ha dovuto rivolgersi ad una struttura privata, che l’ha prenotata per lunedì prossimo. I continui atti vandalici subiti dal reparto di Radiologia ha messo in moto le investigazioni da parte della Questura, che ha inviato non solo gli esperti della Polizia Scientifica ma anche la Digos per effettuare delle indagini che portino ad individuare chi, sistematicamente, riesce ad entrare all’interno del reparto, di notte, ed a danneggiare le apparecchiature e, quindi, mettere in difficoltà tutti. La direzione dell’ospedale è in attesa che arrivino i tecnici per riparare la Tac e pare che gli stessi dovrebbero essere ad Enna tra domani e lunedì per cercare di ripararla e consentire la ripresa delle attività. Il mancato funzionamento della Tac mette in difficoltà tutta la struttura ospedaliera che non può privarsi di una strumentazione così importante oppure i malati più gravi dovrebbero essere trasferiti verso strutture ospedaliere vicine, come l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. I danneggiamenti subiti dal reparto lo scorso 28 dicembre non sono un caso isolato, perché è già la terza volta che le apparecchiature del reparto Radiologia subiscono dei danni consistenti, per cui si ritiene che siano atti vandalici mirati proprio a danneggiare la funzionalità del reparto ospedaliera che è il centro motore dell’intero ospedale ennese. Il fatto che persone possono impunemente entrare nell’ospedale, in orario notturno, portarsi all’interno di un reparto, avere il tempo di danneggiare le apparecchiature, sorprende moltissimo, perché sta a significare che il servizio sicurezza dell’ospedale non è molto efficiente. (fonte vivienna)