Enna. Saranno 554 i lavoratori forestali che saranno avviati al lavoro il prossimo 22 settembre, mentre la chiamata sarà effettuata domani.

Si tratta di lavoratori che appartengono alla fascia occupazionale delle 78 giornate lavorative. I 554 lavoratori riguardano i tre Scica (Uffici di Collocamento) di Enna, Nicosia e Piazza Armerina; per quanto riguarda il distretto di Enna i lavoratori sono 165 di cui 6 a Calascibetta, 71 a Centurie, 50 ad Enna, 20 a Leonforte, 29 a Villarosa. Nel distretto di Nicosia i lavoratori forestali da avviare al lavoro sono 213, di cui 16 ad Agira, 48 ad Assoro, 16 a Cerami, 10 a Gagliano, 20 a Nicosia, 50 a Nicosia, 5 a Regalbuto. Nel distretto di Piazza Armerina sono pure 213 i lavoratori che saranno avviati a lavoro con una punta massina di 144 lavoratori a Piazza Armerina, 22 Aidone, 27 a Barrafranca, 20 a Pietraperzia. Questi 554 lavoratori si andranno ad aggiungere in cantiere agli altri lavoratori appartenenti alle fasce dei 151 e 101 che furono sospesi per il mese di agosto e che riprenderanno il lavoro lunedì 15 settembre. “Purtroppo – sostengono Angelo Lupo della Cgil, Massimo Bubbo della Cisl, Enzo Severino per l’Uil – non c’è una seria programmazione delle risorse da parte dell’assessorato regionale all’agricoltura che per far sì che gli avviamenti possano essere espletati in tempo utile. Una procedura più razionale potrebbe consentire di essere incisivi per la tutela del territorio provinciale e sicuramente avrebbero limitato il numero di incendi, che hanno interessato il nostro territorio”. “Occorre – proseguono i tre segretari provinciali di categoria – che a monte e per tempo vi sia una programmazione razionale degli interventi, agire concretamente nelle pulizie e nella realizzazione dei viali parafuoco, ma nel contempo riuscire ad attrezzarsi sempre più per la repressione degli incendi. Attualmente il servizio antincendio della Forestale è formato da 677 unità tra autisti, torrettisti e pompieri di cui con la legge 14 del 2006, 92 addetti sono passati a 151 giornate lavorative. E’ chiaro che per agire concretamente occorre aumentare le giornate lavorative per tutti gli addetti con il passaggio da 101 a 151 giornate lavorative così da rendere possibile una maggiore presenza di addetti, allargando il periodo di permanenza da maggio ad ottobre”.