Si fa sempre più difficile e dura la situazione dei lavoratori di igiene ambientale e di tutti quelli che ruotano attorno al problema rifiuti, perché continua a mancare la fonte principale,

 che è la liquidità. Se è vero che molte situazioni vengono risolte dalle anticipazioni che stanno effettuando i sindaci nei confronti dei lavoratori di igiene ambientale, è anche vero che l’altro personale, vale a dire amministrativi, tecnici, gestori di cantieri che sono quelli maggiormente penalizzati, perché non ricevono alcuna spettanza da parte dell’Ato Rifiuti a cominciare dal mese di agosto e da parte di Sicilia Ambiente in quanto, allo stato attuale, c’è mancanza di liquidità. La situazione, allo stato attuale, è veramente drammatica perché non ci sono soldi, la sentenza del Cga di Palermo, che potrebbe dare una svolta, tarda a venire per cui non ci sono fonti di approvvigionamento per cercare di tacitare le giuste esigenze di quel personale che non entra nelle anticipazione, effettuate dai sindaci e che, in qualche caso vanno al pareggio. Ieri mattina molti operai, che operano nel comune di Enna, si sono portati presso il tribunale, mentre il loro avvocato, Piero Patti, che li difende gratuitamente, è andato a parlare con il magistrato che sta conducendo l’inchiesta sulla emergenza rifiuti, dopo di che si sono trasferiti presso la sede di Sicilia Ambiente per chiedere al presidente della società, professor Rosario Agozzino, il pagamento delle spettanze arretrate, tenuto conto che negli avanzi di amministrazione, approvati dal consiglio comunale, ci sono dei soldi che sono stati messi a disposizione per effettuare delle anticipazioni nei confronti degli operai. Il presidente di Sicilia Ambiente ha dichiarato che l’unico interlocutore è l’avvocato Piero Patti. Una situazione, allo stato attuale abbastanza delicata e parecchio confusa, che potrebbe provocare la protesta e, quindi, ritornare all’emergenza rifiuti, anche se i provvedimenti disciplinari arrivati con la sospensione di dieci giorni, ha un po’ ammorbidito determinati atteggiamenti. La protesta davanti al tribunale e poi davanti gli uffici di Sicilia Ambiente evidenziano che c’è parecchia confusione nell’atteggiamento degli stessi operai che non seguono più regole certe, non seguono più i suggerimenti dei rappresentanti sindacali, ma si fanno guidare dall’istinto. Intanto per questo pomeriggio, alle 18, c’è assemblea dei dipendenti della società, amministrativi, tecnici e gestori di cantieri, che da cinque mesi non ricevono alcuna spettanza e che, alla fine, sono quelli che stanno peggio di tutti. .(fonte vivienna)