Il delegato provinciale di Assoutenti, Pippo Bruno, ha diramato la seguente nota, sull’avviso di ‘ganasce’ da parte della Serit: “Migliaia sono i ricorsi inoltrati dai cittadini di questa

 povera provincia attraverso Assoutenti alla commissione provinciale tributi che hanno avuto un esito positivo con condanna dell’ATO-rifiuti al pagamento delle spese. Nonostante questa situazione , nonostante si sia in attesa della sentenza da parte del Consiglio di Giustizia Amministrativa, che si è riunita il 5 novembre, assistiamo all’invio da parte della Serit di ben 16.000 cartelle di pagamento con notifica e oltre 2.000 fermi amministrativi. Evidentemente in attesa della sentenza qualcuno ha necessità di recuperare i propri crediti. In Italia sono molteplici i casi in cui si è scaricato sui cittadini inermi gli errori di azioni finanziarie da rapina, vedi casi bond argentini, Parmalat, Leman. L’Assoutenti con le sue strutture cerca di aiutare i cittadini consapevoli come siamo di essere in presenza di una vessazione nei confronti del popolo, infatti cittadini che hanno avuto accettato il ricorso si son visti recapitare un ulteriore avviso, eppure nessuno apre gli occhi! Le istituzioni governative, la magistratura che svolge un lavoro meritorio se pur lento, vedi il rinvio a giudizio del primo consiglio d’amministrazione dell’ATO-rifiuti, non si accorgono di una tale situazione o si aspetta che si giunga alla esasperazione del popolo per poi intervenire magari contro il popolo che giustamente non paga e cerca di resistere a tale sopruso. Noi aiuteremo il popolo! Pur sapendo che possiamo poco, perché non potremo far presentare ricorso a coloro che hanno cartelle illecite di € 40,00 / 50,00 quando per le sole marche occorrono 30,00 euro e queste sono la povera gente che vivono con appena 400,00 euro, costretti a subire un sopruso. Jus primae noctis, anche quello era un sopruso! Ricordare i Vespri siciliani non è opportuno , ma sarebbe necessario che chi deve garantire i cittadini, le istituzioni, intervengano ora che siamo in tempo, perché se 18.000 cittadini si presentassero in piazza non sarebbe certamente una cosa gradevole. Anche la Serit che è a conoscenza dei ricorsi accettati dalla commissione tributi, pur essendo pressata , dall’interno o dall’esterno no ci è dato sapere, potrebbe di fronte a ruoli illegittimi sospendere l’invio delle suddette cartelle. Il paradosso sarebbe se 18.000 cittadini non pagassero, cosa si farebbe, metteremmo 18.000 ganasce ad altrettante auto?”. (fonte vivienna)