Le fibrillazioni, verificatesi all’interno del MPA, qualche mese fa, ora sono venute fuori, dopo la riunione del direttivo provinciale del partito

, con un messaggio al presidente della Provincia, Pippo Monaco, ed una pausa di riflessione, oltre a comunicare che a cominciare da questa settimana si avranno degli incontri bilaterali con i partiti che si riconoscono nella maggioranza perché “alcuni recenti avvenimenti non sono stati condivisi” e gli avvenimenti riguardano sicuramente i posti di sottogoverno, che ancora devono essere assegnati oppure che sono stati già segnalati, come nel caso dell’Istituto Autonomo Case Popolari, dove per Palermo è partita una terna di nomi, che non ha alcun rappresentante del MpA, mentre la scelta del presidente che andrebbe a sostituire il dottor Antonio Muratore, sarebbe dell’Udc, nella persona di Antonio Salamone . E’ stata richiesta con urgenza un incontro che chiarisca determinati rapporti, praticamente si tratta di crepe che sono spuntate in una maggioranza di centrodestra, dove non sempre tutto è andato per il meglio, sempre perché si è andati alla richiesti di posti di sottogoverno più che ad una linea politica da mantenere. Il “diktat” del segretario provinciale del MpA, Giorgio Bruno, non è stato gradito dal presidente della Provincia, Pippo Monaco, che tra l’altro, lo ha appreso dai giornalisti che avevano ricevuto il comunicato della riunione del direttivo del partito di Raffaele Lombardo. Dall’incontro tra il presidente Pippo Monaco ed il segretario provinciale del MpA, Giorgio Bruno, avvenuto lunedì sera, non ha avuto i chiarimenti auspicati e pare che la frattura continua ad esistere e riguarda i posti di sottogoverno a cominciare dal Consorzio Ennese Universitario alla società Multiservizi, che tra l’altro l’assessore De Simone, rappresentante di Alternativa Democratica, vorrebbe chiudere definitivamente, all’Istituto Autonomo Case Popolari, al Gal Rocca di Cerere, al Gal della zona Nord, alla Camera di Commercio, all’esecutivo Asi per un totale di tredici posti di sottogoverno. Lunedì sera si è riunito il gruppo di maggioranza con consiglieri e segretari provinciali per affrontare questo argomento, mentre in un’altra stanza si incontravano il presidente Monaco con il segretario del MpA Giorgio Bruno. Gli incontri si sono ripetuti anche ieri sera e l’Udc ha ribadito che la presidenza dell’Istituto Autonomo Case Popolari spetta loro per impegni presi subito dopo la formazione della giunta ed hanno designato Antonio Salamone, primo dei non eletti alle provinciali nelle file dell’Udc, nella circoscrizione Leonforte-Nicosia (fonte vivienna)