L’amministrazione comunale ha prorogato l’assistenza agli anziani fino al 31 dicembre ed ha dato mandato alle cooperative Pegaso e Maria Santissima della Cava, che sono

 confederate, di continuare il servizio. Questa proroga e propedeutica alla gara che l’assessore all’assistenza Pino Vancheri sta predisponendo. E’ intenzione dell’amministrazione andare alla gara d’appalto. Gli anziani che vengono assistiti sono 48 e per tutto l’anno, la somma spesa dall’amministrazione comune è stata di circa 120 mila euro. Nella cooperativa lavorano globalmente 17 persone. La presidente confederale delle due cooperative Cinzia Brugnone ha fatto pervenire all’amministrazione comunale la disponibilità a continuare il servizio per il nuovo anno con un ribasso del sei per cento rispetto all’anno in corso. Per il momento l’offerta del ribasso e dell’affidamento del servizio alle cooperative locali non ha trovato terreno fecondo, tant’è che si sta predisponendo il nuovo bando. Il fatto positivo che essendo le cooperative locali, la manodopera è tutta paesana e data la crisi e la recessione non sarebbe male prorogare il contratto a Pegaso, che sta svolgendo un servizio che è di gradimento di tutti gli assistiti. Un problema gestionale si pone per l’apertura delle case per gli anziani: (Casa Albergo, Casa protetta e Centro Diurno); tre anni fa, fu fatta la gara dall’ex sindaco Luigi Palascino, perché l’amministrazione comunale è intervenuta con opere supplementari. Certamente tre anni e mezzo sono troppi per l’apertura di questi servizio. Il sindaco Caterina Bevilacqua ha due volte diffidato la ditta aggiudicare ad aprire le case per gli anziani e quindi si è andata ad una transizione. In consiglio comunale si sono formati due correnti: una che vuole rispettare la gara di affidante, l’altra che vuole togliere l’affidamento, perché vi sono inadempienze. La partita viene giocata a quanto pare per chi deve gestire il servizio anche perché ci sono da fare una cinquantina di assunzioni. Il consiglio in questo caso dovrebbe trovare sintesi ed avviare questo servizio in considerazione che vi sono circa venti anziani che sono in ospizi fuori paese. Molto probabilmente questo gruppo dirigente non ha la forza di avviare il servizio e quindi il tutto sarà gestito dalla nuova amministrazione visto che siamo a sedici mesi della scadenza del mandato. (fonte vivienna Giuseppe Cancheri)