In attesa di saperne di più sul piano di rientro che prevede “tagli” economici e quindi chiusura di alcuni reparti, o adeguamento di questi a misure restrittive di riutilizzo;

 s’è svolta la manifestazione in difesa del presidio ospedaliero Ferro-Branciforti-Capra. Capillare è stata la partecipazione al corteo pacifico di Leonforte, cui hanno fatto parte oltre che una folta cittadinanza cosiddetta “comune”, i rappresentanti delle istituzioni politiche dei rispettivi comuni limitrofi come Agira, Nissoria, Assoro e Regalbuto, presieduti rispettivamente dai sindaci Giunta, Buscemi, Capizzi e Punzi, ed, inoltre, la presenza solidale del sindaco di Nicosia, Antonello Catania, che non ha mancato di offrire il proprio appoggio nel comune progetto di salvaguardia. Il Corteo è partito dalla piazza Branciforti sfoggiante di stendardi rappresentanti il Gruppo Folkloristico: Granfonte; le Confraternite; l’associazione Musicale: Giovanni Lo Gioco, le rappresentanze delle parrocchie di tutti i partiti attivi nel territorio. Fondamentale la presenza dei ragazzi delle scuole medie e del liceo Scientifico Enrico Medi che con striscioni e moniti verso i non partecipanti: “Tu alla finestra, scendi giù e manifesta”, hanno fatto sentire la loro urgenza di tutela sanitaria, non certo possibile con continui tagli sanitari. “Contro un piano di rientro che va a penalizzare i bisogni della gente, rivolgiamo un appello ai parlamentari; rivendichiamo inoltre il diritto a partecipare nelle scelte sanitarie” così ha battezzato il sindaco di Leonforte Bonanno, prima che la sfilata proseguisse lungo il corso, per un breve stop in piazza 4 Novembre dove la professoressa Giovanna Maria, ha concitatamente esposto i trascorsi del secolare ospedale, fondato appena 50 anni dopo Leonforte, e da sempre aiutato economicamente da privati, primi fra tutti i fratelli Capra, che lo elessero loro erede universale permettendone così un durevole operato. La manifestazione ha avuto termine nel cortile dell’ospedale con i ringraziamenti dei partecipanti; un particolare omaggio è andato anche a uno dei promotori del mantenimento della struttura ospedaliera: Padre Pernicone, che tutti hanno ricordato con affetto. “Che possa continuare a essere un punto di riferimento in questo territorio per garantire equa assistenza sanitaria, in quella che non è stata una manifestazione, ma l’inizio di una battaglia” ha concluso il sindaco Bonanno. (fonte vivienna D.L.)