Il Procuratore della Repubblica di Enna, Calogero Ferrotti, ha emesso 44 avvisi di garanzia per interruzione di pubblico servizio a carico del presidente di "Sicilia Ambiente"

 Rosario Agozzino e di 43 operatori ecologici, dopo le risultanze dell'inchiesta affidata alla Digos. Sicilia Ambiente è la società che per conto dell'Ato rifiuti gestisce il servizio di igiene ambientale in provincia di Enna. Gli avvisi di garanzia sono il primo atto del fascicolo aperto nei giorni scorsi dalla Procura, dopo la segnalazione inviata dal sindaco Rino Agnello (che aveva 'elargito' la somma di 250 nila euro per pagare le spettanze arretrate) sui disservizi nel ritiro dei rifiuti nel capoluogo. Ad Agozzino è stato contestato il fatto che "non ha posto in essere gli atti propedeuci per evitare che si verificasse la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani". Agli operai è stato contestato l'interruzione di pubblico servizio. Sono molte le zone della città dove la spazzatura non viene raccolta da oltre una decina di giorni. L'esposto è stato presentato ai primi di ottobre dopo che per una settimana l'immondizie aveva invaso le strade a causa della mancanza di carburante per i mezzi di Sicilia Ambiente e dell'astensione dal lavoro di alcuni operatori ecologici che hanno sostenuto di non essere stati sottoposti alla vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge. Gli operai sono stati sottoposti agli esami medici presso l’ASL 4 di Enna che verificheranno se sono stati vaccinati, come sostiene la società, o se, come da loro sostenuto, non hanno avuto somministrate antitetanica ed antiepatite, in violazione alle norme di sicurezza nei posti di lavoro. (fonte vivienna)