EMERGENZA RIFIUTI. ENNA, ASSOCONSUMATORI: MUORE SANSONE CON TUTTI I FILISTEI? LA POLITICA COSA FA? Enna. Sui rifiuti l’Associazione Assoconsumatori ha sempre detto la Sua, e questa volta il suo gridare da sempre al lupo .. al lupo. Oramai si è al 14 luglio data in cui non saranno più operativi gli ATO Rifiuti, questo il commento di Pippo Bruno, rappresentante provinciale: “Una grande incognita si apre per tutti: cittadini, lavoratori, amministratori e di fronte a tale incognita certa la politica cosa fa? Dopo averli assunto i lavoratori con procedure di dubbia legittimità, dopo averli illusi, dopo averli utilizzati e tenuti appesi ad un filo, negando loro i diritti fondamentali, oggi, li scaricano. Forse per vendetta? Muore Sansone con tutti i Filistei? Certa politica getta via la spugna. I sindaci componenti del CdA della SSR che avrebbe dovuto sostituire l’ATO che cosa fanno? Il presidente Sebo Leanza non è stato eletto a Valguarnera, e il vice presidente Francesco Bivona ed il componente Giuseppe Bertini all’unisono, ma con motivazioni diverse, si dimettono nel momento cruciale, di fronte alle difficoltà. Si dice sempre che i topi quando la nave affonda scappano e sembra proprio una fuga di fronte alle responsabilità accumulate in anni di inefficienza. Affermiamo ciò perché ci rifiutiamo pensare che quella cordata politica a cui appartengono i due sindaci e che ha determinato il sistema ATO-Rifiuti stia perpetrando una sorta di vendetta. Nei momenti di crisi si vedono i veri politici, i veri uomini. In questo momento difficile bisognava dimostrare coraggio e capacità gestionale, invece niente, la fuga. Da tempo l’Assoconsumatori ha affermato e afferma, non ascoltati, che o presto o tardi tutti i nodi di una cattiva gestione della problematica rifiuti sarebbero venuti al pettine, sia dal punto di vista organizzativo che finanziario. A questo punto ai Sindaci non rimane altro che cercare di prendere tempo con le ordinanze urgenti e contingibili previste dal Dlgs 152/06, art.191 e cercare nel frattempo di porre in atto azioni serie per evitare che l’emergenza che si creerà diventi prassi consolidata. Il Sistema-Enna tanto vantato e strombazzato per cielo e per mari è miseramente naufragato. Quel Sistema-Enna ha fatto solo macerie, politiche, morali e sociale che toccherà agli altri risolvere perché i fautori di quel Sistema-Enna hanno abbandonato il campo, forse per punizione?”. (fonte: vivienna.it)
 
LEONFORTE, AD AGRICOLTORE SANZIONE DI 92.000 EURO PER ABBATTIMENTO ILLECITO DI ULIVI
 
Personale del Comando Distaccamento Forestale di Enna nel corso di un’attività di controllo sugli illeciti in ambito rurale, ha sorpreso nella contrada Grisa del Comune di Leonforte un agricoltore D.L.A. intento ad abbattere un uliveto senza la prescritta autorizzazione. Gli uomini del Corpo Forestale, grazie alla collaborazione del personale dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura che ha quantificato il valore di ogni pianta di ulivo abbattuta, hanno sanzionato per un importo di quasi 92 mila euro il proprietario dell’uliveto, il quale ha cercato di giustificarsi riferendo che l’abbattimento di oltre 150 alberi d’ulivo era in realtà unicamente una potatura. L’Ispettorato Forestale di Enna spiega che “Spesso straordinari campi d’ulivo sono abbattuti e poi sradicati per impiantarvi altre colture o per realizzarvi costruzioni, senza la necessaria autorizzazione che la Camera di commercio, industria e agricoltura che può concederla, se sussistono i requisiti di legge, stabilendo caso per caso eventuali prescrizioni. La normativa vigente in materia, che risale al 1945, tutela l’ulivo e punisce i trasgressori con sanzioni amministrative pesanti per l’abbattimento e lo svellimento degli alberi d’ulivo, nonché per il mancato rispetto delle prescrizioni imposte, valutando la sanzione nel decuplo del valore delle piante abbattute, considerate nella piena produttività, stabilito dall’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura. Il divieto di abbattimento non autorizzato riguarda anche le piante di olivo danneggiate, improduttive, in stato di deperimento per qualsiasi causa e anche quando si sia verificata la morte fisiologica dell’albero. Agli effetti sanzionatori e del controllo preventivo dell’organo preposto la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito che il concetto di abbattimento degli olivi è riferito non solo al taglio dell’albero ma deve essere esteso anche all’espianto dell’ulivo in funzione del reimpianto in altro luogo mantenendolo in vita, pur se realizzato nella forma della cosiddetta “cavatura” o “estrazione con zolle”, ritenendo irrilevante che l’autore dell’illecito abbia provveduto al reimpianto dell’albero l’ulivo in altro luogo.” (fonte: vivienna.it)
 
CENTURIPE TRA I TERRITORI PILOTA INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE PER RILANCIARE LE AREE INTERNE
 
All’indomani della presentazione della Strategia nazionale per le aree interne, che prevede investimenti per seicentottanta milioni di euro in servizi essenziali (salute, trasporti, istruzione) e promozione dei prodotti locali, il Sindaco Elio Galvagno esprime soddisfazione per l’inserimento dell’area Val Simeto (di cui fa parte Centuripe), tra le quattro aree pilota da cui si partirà per attuare il piano nazionale. “La Strategia Nazionale per le aree interne – dice Galvagno – rappresenta una sfida importante per i territori coinvolti e nello stesso tempo una concreta opportunità di sviluppo, puntando su arte e cultura, paesaggio e tradizioni eno-gastronomiche, ma soprattutto su una nuova idea di cittadinanza, che valorizzi lo straordinario patrimonio di competenze e saperi locali e lo metta a sistema per costruire opportunità di crescita”. “Ho sempre sostenuto – continua il Sindaco di Centuripe – che nonostante siano periferiche, le aree interne sono strategiche per la costruzione di un modello di sviluppo vincente, che punti alla tipicità come occasione per la Sicilia e per il Paese. Ma per far questo è necessario fare uscire questi territori dalla marginalità, con investimenti mirati che, appunto, da una parte promuovano il potenziale economico e dall’altra ripristino condizioni di cittadinanza sufficienti e necessarie per evitarne lo spopolamento”. Le Aree interne del Paese, infatti, «rappresentano il 30% del territorio nazionale, dove vive il 7,6% della popolazione, ovvero 4 milioni e mezzo di cittadini, ma in cui si registra – si legge nel documento nazionale – una vertiginosa caduta demografica (1,4% tra il 2001 e il 2011), un progressivo invecchiamento della popolazione e una forte riduzione del presidio e della manutenzione del suolo, dei boschi e degli edifici». Entro settembre verranno definite le 57 aree progetto nazionali (di cui 5 sono state già individuate in Sicilia) e tra queste si partirà in una primissima fase con 4 aree pilota: l’Alta Marmilla in Sardegna, l’appennino Basso pesarese e anconetano nelle Marche, l’alta Valtellina in Lombardia e, appunto, la Val Simeto, con Biancavilla, Adrano e Centuripe. Per quanto riguarda le risorse finanziarie «per gli interventi nei servizi essenziali si potrà attingere ai 180 milioni di euro che le leggi di stabilità mettono a disposizione per il 2014 e il 2015. A queste si aggiungono quelle derivanti dagli accordi con le regioni che attraverso i Por mettono a disposizione, sul versante della promozione delle attività di mercato, oltre 500 milioni di euro». “Risorse certamente cospicue che, se utilizzate bene, possono innescare un processo virtuoso in queste aree. Adesso – prosegue Elio Galvagno – sarà necessario progettare gli interventi, nell’ottica di una concertazione che parta dalla consapevolezza dei bisogni di ogni singolo territorio, realizzando percorsi per la valorizzazione delle realtà produttive locali ma anche per innovare, potenziare e qualificare l’offerta dei sevizi pubblici rivolti ai cittadini”. “In autunno – dice il Sindaco di Centuripe – è mio intendimento promuovere una riflessione più ampia, che punti ad allargare l’orizzonte dei territori coinvolti attraverso il meccanismo della “federazione dei progetti”, partendo da esperienze virtuose di cui la Provincia di Enna è stata protagonista negli anni che mi videro alla guida dell’Ente. Penso, per esempio, ad un coinvolgimento attivo dell’Università, che considero indispensabile per far crescere insieme capacità di produzione della ricchezza e competenze del mondo del lavoro, ponendo l’economia della conoscenza al centro del processo di sviluppo. Sono fermamente convinto – conclude Elio Galvagno – che il sistema di aiuti e di incentivi, per essere veramente efficace, deve essere tarato su questa nuova dimensione, che premia l’innovazione e il collegamento tra produzione, ricerca e conoscenza”. (fonte: vivienna.it)