I GRECI IN SICILIA

IL gusto della buona cucina trovò grande accoglienza nella Grecia dove a poco a poco gli elaborati manicaretti si sostituirono ai voluminosi arrosti dei tempi omerici e alla Maza (la schiacciata con farina d’orzo).

Per i Greci provenienti dalle Cicladi nel 735 a.C. che sbarcarono sul litorale ionico, in prossimità dei giardini Naxos, e i Corinti di Archia nel 734 a. C a Siracusa, la Sicilia era una terra di leggende, infatti, Omero nelle sue opere la elogiò rendendo la Sicilia terra per le sue storie mitologiche. L’Etna è stato la casa del dio degli inferi e l’isola di vulcano la casa di Eolo il dio dei venti che diede a Ulisse un sacco di venti contrari, le isole vaganti per Omero erano gli arcipelaghi di Lipari con le loro pietre pomici galleggianti. Egli descrive le forti correnti dello stretto di Messina che in senso inverso in poche ore affondavano le navi che lo attraversavano. E stato tra magia e superstizioni, in questa terra popolata da divinità, Ciclopi e ninfe che la civiltà greca ha prosperato. Il dominio di Dionisio, re di Siracusa nel IV secolo a. C era vasto e il clima caldo consentiva di mangiare all’aperto, una consuetudine che ancora oggi rimane viva. I Siciliani hanno imparato dai greci a fare il pane, l’arte di fare il vino, a mangiare le olive e a estrarre da esse l’olio, a raccogliere il miele e a salare il formaggio dividendolo dalla ricotta. Il farro ed altri prodotti già esistenti nell’isola vennero utilizzati in modo diverso, prima dei greci il farro veniva solo utilizzato per fare il pane poi invece fu utilizzato a ottenere le tagliatelle molto saporite e la pasta frolla. Con il farro macinato grosso essi fecero ottime zuppe ed infine con il seme intero, unito a fave e lenticchie, ceci, ed interiora inventarono la famosa Fabata Puls, grazie ai greci oggi conosciamo: fichi, uva passa, finocchio, timo, fave, capperi e carciofi. Ancora oggi restano intatti i sapori del pesce e dell’agnello alla brace ma soprattutto il vino. Oggi vi propongo la zuppa di farro un piatto molto semplice da preparare con i borlotti un piatto ricco e servito con un filo d’olio extravergine di oliva a crudo che lo fa diventare un piatto da re.

ZUPPA DI FARRO CON LEGUMI BORLOTTI

INGREDIENTI:

200 gr fagioli borlotti freschi ,

250 gr di farro,

3 spicchi di aglio,

1 carota,

1 costa di sedano,

1 cipolla rossa,

5 cucchiai di olio d’oliva,

1 lt di acqua,

brodo o acqua se necessario ,

sale q.b

PREPARAZIONE:

mondate la carota e tagliateka a tocchetti piccolissimi, tritate la cipolla e il sedano riduceteli in dadini, peneteli in una pentola con due spicchi d’aglio con 3 cucchiai d’olio e fate rosolare per 5 minuti finchè la cipolla non si sia appassita. Aggingete i borlotti freschi e fate tostare per altri 5 minuti, e regolate di sale. Aggiungete 1 litro di acqua e portare a bollore e poi chiudere la pentola portare i borlotti quasi incottura aggiungete il farro e continuare la cottura per altri 15/18 minuti per il tempo indicato nella confezione del farro. Girate di tanto in tanto aggiungete de brodo vegetale o acqua se necessario. Servite con un filo d’olio extravergine a crudo. (tratto dal libro LA CUCINA SICILIANA TRA STORIA E ANTICHE TRADIZIONI MAI PERSE di Romano Giovanna)