DELLA VEDOVA IN MISSIONE A MINSK PER I DIRITTI UMANI (NoveColonne ATG) Roma - Il sottosegretario agli Affari esteri Benedetto Della Vedova è stato in questi giorni in visita a Minsk per incontri con le autorità della Repubblica di Belarus, tra cui la viceministro degli Esteri, Alena Kupchina, e il vice primo ministro, Vladimir Semashko. A Minsk, Della Vedova ha avuto incontri anche con esponenti dei partiti politici di opposizione e delle ong locali attive nella tutela dei diritti umani e delle libertà civili. L’obiettivo della missione appena conclusa è di incoraggiare ulteriori progressi nel campo dei diritti umani, alla luce dei positivi sviluppi intervenuti in Bielorussia negli ultimi mesi in questo campo, e che potranno aprire la strada a un salto di qualità nei rapporti tra Minsk e l'Ue, anche in vista del vertice di Riga del partenariato orientale del 21-22 maggio prossimi. “Sul piano bilaterale, anche i rapporti con l'Italia nel settore economico e commerciale potranno beneficiare significativamente del cammino avviato dalle autorità bielorusse sul fronte dei diritti umani” ha osservato il sottosegretario Della Vedova, che ha anche ricordato “l’apprezzato ruolo svolto dalla Bielorussia nella ricerca di una composizione politica della crisi ucraina”.
 
NON C’È ALCUNA CORRELAZIONE TRA USO DEL CONTANTE ED EVASIONE FISCALE
 
riportiamo la notizia così come l’ha lanciata l’agenzia di stampa AGI: «Nonostante l’Italia abbia il limite all’utilizzo del contante più basso d’Europa, l’evasione fiscale non sembra averne risentito; anzi, c’è pochissima correlazione tra la soglia limite all’uso di cartamoneta imposta per legge e il rapporto tra la base imponibile Iva non dichiarata e il Pil, vale a dire l’evasione fiscale». E’ quanto emerge da un’analisi elaborata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre. “Tra il 2000 e il 2012 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili), a fronte di una soglia limite all’uso del denaro che è rimasta pressoché stabile fino al giugno 2008, l’evasione ha registrato un andamento altalenante fino al 2006 per poi scivolare progressivamente fino al 2010?, si legge nella nota della Cgia, “se tra il 2010 e l’anno successivo l’”asticella” del limite al contante si è ulteriormente abbassata (passando da 5.000 e 1.000 euro), l’evasione, invece, è salita fino a sfiorare il 16 per cento del Pil, per poi ridiscendere nel 2012 sotto quota 14 per cento”. “Alla luce di questa comparazione”, prosegue la Cgia, “possiamo affermare che non c’e’ una stretta correlazione tra l’uso della carta moneta e l’evasione fiscale; anzi, il minor utilizzo del contante può diminuire le possibilità di riciclaggio di denaro proveniente da attività illegali che, come sappiamo, non venivano però incluse nelle statistiche ufficiali riferiti all’evasione fiscale”. Tra i principali membri dell’Unione europea, ben 11 Paesi non prevedono alcun limite all’uso del contante. La Francia e il Belgio hanno una soglia di spesa con la cartamoneta di 3.000 euro, la Spagna di 2.500 euro e la Grecia di 1.500 euro. L’Italia e il Portogallo, invece, manifestano la situazione più restrittiva: la soglia massima oltre il quale non si puo’ piu’ usare il contante e’ pari a 1.000 euro. “Il diffusissimo uso del contante è correlato al fatto che in Italia ci sono quasi 15 milioni di unbanked”, dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia, “ovvero di persone che non hanno un conto corrente presso una banca. Un record non riscontrabile in nessun altro paese d’Europa. Non avendo nessun rapporto con gli istituti di credito, milioni di italiani non utilizzano alcuna forma di pagamento tracciabile, come la carta di credito, il bancomat o il libretto degli assegni. Questa specificità tutta italiana va ricercata nelle ragioni storiche e culturali ancora molto diffuse in alcune aree e fasce sociali del nostro Paese”. “Non possiamo disconoscere”, conclude Bortolussi, “che molte persone di una certa età e con un livello di scolarizzazione molto basso preferiscono ancora adesso tenere i soldi in casa, anziche’ affidarli ad una banca. Del resto, i vantaggi economici non sono indifferenti, visto che i costi per la tenuta di un conto corrente sono in Italia i più elevati d’Europa.” Cresce intanto l’ammontare di banconote in circolazione nel nostro Paese. Nel 2014, ricorda la Cgia, la massa monetaria complessiva ha sfiorato i 164,5 miliardi di euro. Negli ultimi 7 anni di crisi, fa sapere la Cgia, l’incremento percentuale e’ stato del 30,4 per cento, a fronte di una variazione dell’incidenza delle banconote sul Pil del +2,4 per cento e di un aumento dell’inflazione che ha sfiorato il 10 per cento».! FONTE_ DA MIGLIO VERDEDEL 1 marzo 2015
 
NUOVE INDAGINI CONOSCITIVE ALLA CAMERA/ GENTILONI AL COMITATO SHENGHEN DEL SENATO
 
ROMA - Riprendono domani i lavori della Commissione Affari Costituzionali della Camera che, in sede consultiva, dovrà dire la sua sulla proposta di legge volta ad introdurre il delitto di tortura nell'ordinamento italiano. Nella giornata di giovedì la Commissione svolgerà una seduta di interrogazioni a risposta immediata, su questioni riguardanti il Ministero dell'interno. In Commissione Affari Esteri, invece, mercoledì 4 marzo, avranno luogo le deliberazioni di indagini conoscitive su diverse materie: problematiche emergenti, le sfide e le nuove prospettive di sviluppo dell'Africa sub-sahariana; tutela dei diritti delle minoranze per il mantenimento della pace e della sicurezza a livello internazionale; priorità strategiche regionali e di sicurezza della politica estera dell'Italia, anche in vista della nuova strategia di sicurezza dell'unione europea. Giovedì 5, invece, verranno svolte alcune interrogazioni tra cui quella di Porta (Pd) sul funzionamento dell'Istituto Italo Latino Americano (IILA) e di Tacconi (Misto) sui contributi agli enti gestori operanti in Svizzera. In Commissione Finanze prosegue anche questa settimana l’esame dello schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva Ue sulle Agenzie di rating del credito, mentre la Commissione Cultura domani sentirà la presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti (CNU) dell'AGCOM, Angela Nava Mambretti, sulla circolazione e sull'utilizzo da parte dei minori di videogiochi implicanti scene di violenza. Mercoledì 4, invece, la Commissione sentirà Paola Severini nell'ambito dell'esame della proposta di legge sull’abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. Ad impegnare la Commissione Affari Sociali, anche questa settimana, sarà la riforma del Terzo settore. In Senato, la Commissione Affari Costituzionali, in sede consultiva, esaminerà la Legge di delegazione europea 2014 per il prescritto parere. Quindi, insieme ai colleghi della Commissione Giustizia, proseguirà l’esame dei ddl sul contrasto alla criminalità organizzata. Niente sedute per la Commissione Affari Esteri. Segnaliamo invece che giovedì 5 il Ministro Paolo Gentiloni interverrà in Comitato Schengen, nelle materie di competenza del Comitato, con particolare riferimento alle politiche internazionali in materia di immigrazione. La Commissione Finanze proseguirà questa settimana il ciclo di audizioni, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea, mentre la Commissione Industria, in sede referente, proseguirà l’esame dei ddl su politiche spaziali e aerospaziali. La Commissione Territorio ed Ambiente, infine, proseguirà l’esame del collegato ambientale, approvato dalla Camera. (aise)
 
SICILIA, CROCETTA A BRUXELLES PER PARLARE DI SISTEMA TRASPORTI
 
Palermo - (askanews) - Il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ha incontrato oggi a Bruxelles il Capogruppo dell'S&D al Parlamento Europeo, Gianni Pittella, rappresentante della commissione Conferenza dei presidenti. Nel corso dell'incontro Crocetta ha rappresentato le difficoltà di tutte le isole d'Europa nell'ambito delle politiche del sistema dei trasporti. "Senza una vera politica dei trasporti - ha detto Crocetta - è impossibile rimuovere il gap strutturale che le isole hanno rispetto al continente europeo". Al fine di affrontare tali tematiche, Pittella e Crocetta si faranno promotori di un incontro con il Commissario delle Politiche Regionali al Parlamento europeo, Corina Cretu, insieme a tutti i rappresentanti delle isole presenti sia al Parlamento europeo che al Comitato delle Regioni, per concordare percorsi comuni.
 
ARS, ARRIVA IN AULA IL DDL FERMA-TRIVELLE
 
Sbarcano oggi a sala d’Ercole 5 disegni di legge, tra cui il ddl voto che mira a stoppare le trivellazioni in Sicilia, Il testo è frutto dell’impegno della commissione Ambiente dell’Ars, guidata dal Cinquestelle Giampiero Trizzino e mira a disinnescare l’articolo 38 del ddl sblocca Italia, che rischia di mettere in moto le trivelle un po’ dovunque in Sicilia. Un eventuale “si” passerebbe la palla al Parlamento nazionale, che avrebbe la parola finale sulla questione, lasciando, però, pochissime prospettive di successo agli ambientalisti, visti gli orientamenti del governo Renzi. Per questo i parlamentari M5S cercano di fare arrivare il ddl a Roma “irrobustito” dal parere di un’intera regione, cui chiederanno di esprimersi con un referendum consultivo, sarebbe il primo in Sicilia. “in caso di vittoria del ‘sì’- dice Trizzino – sarebbe grave e controproducente per il Pd e per i partiti di maggioranza a Roma ignorare o, peggio, bocciare, la volontà di un’intera regione. I contraccolpi sarebbero notevoli e le ricadute in termini di voti potrebbero essere molto pesanti.Ecco perché vogliamo con forza la consultazione popolare”. Per arrivare al referendum il M5s chiederà in Aula (difficile che si riesca a farlo già oggi, visto che prima dovrebbe aprirsi la discussione su altri ddl) la sospensione della trattazione del disegno di legge, secondo quanto disposto dalla legge regionale numero 1 del 10 febbraio 2004, che disciplina l’istituto del referendum in Sicilia. Dovrà essere comunque sala d’Ercole a dare via libera, o meno, alla consultazione popolare. “Sarebbe il primo caso in Sicilia – dice Trizzino – e con un valore veramente notevole. Pur essendo il risultato non vincolante, condizionerebbe pesantemente il lavoro del Parlamento nazionale”. Il ddl voto e la richiesta del referendum sono solo gli ultimi atti che il Movimento 5 Stelle sta giocando sul terreno delle ricerche petrolifere. Per sbarrare la strada ai petrolieri sono stati approvati infatti da sala d’Ercole due mozioni a firma Palmeri e Foti e un ordine del giorno a firma Mangiacavallo. “Sono tutti atti – dice Giampiero Trizzino – che dovrebbero mettere la Sicilia in una botte di ferro, ma che invece rischiano di rimanere carta straccia. Non è un segreto che le intenzioni del governo marciano in direzione opposta, come non è una novità che questo esecutivo ha mostrato in tantissime occasioni di snobbare il Parlamento, calpestando clamorosamente le sue determinazioni, un fatto indecente e inaccettabile. E questo, nel caso delle ricerche petrolifere, solo per perseguire vantaggi economici che sono solo ipotetici, contro rischi certi per la salute, per l’ambiente e per l’economia della Sicilia” (fonte: siciliainformazioni)