BERSANI SFIDA RENZI: NON FACCIO IL FIGURANTE, NON PARTECIPO DOMANI AI TAVOLI TEMATICI PD Pier Luigi Bersani 'sfida' Matteo Renzi. L'ex segretario annuncia infatti che domani non parteciperà ai lavori dei tavoli tematici su scuola, ambiente, fisco e Rai convocati dal segretario/premier al Nazareno invitanto tutti i parlamentari democratici. "Non ci penso proprio. Perché io m'inchino alle esigenze della comunicazione, ma che gli organismi dirigenti debbano diventare figuranti di un film non ci sto'', dice Bersani in una intervista ad 'Avvenire'. L'ex segretario, che già ieri aveva non aveva nascosto tutti i suoi dubbi sull'iniziativa di Renzi, affonda il colpo anche sul Jobs e sulle riforme. Nel primo caso, dice che la riforma del lavoro "mette il lavoratore in un rapporto di forze pre-anni '70" e perciò si pone "fuori dall'ordinamento costituzionale". Sul secondo tema, il no è anche più netto: "Il combinato disposto" tra riforme e Italicum "rompe l'equilibrio democratico. Se la riforma della Costituzione va avanti così io non accetterò mai di votare la legge elettorale''. Nel corso della giornata, altri deputati di varie minoranze Pd (come Alfredo D'Attorre o Stefano Fassina o altri di 'sinistra dem' di Gianni Cuperlo), avevano annunciato come posizione personale che non sarebbe andati alla riunione di domani al Nazareno. La replica della maggioranza del partito è arrivata da Andrea Marcucci: "Se Renzi non coinvolge il gruppo Pd fa di testa sua, se lo coinvolge sbaglia. La minoranza vorrebbe ribaltare voto primarie. Non si può fare", è il fulminante commento pubblicato su Twitter.(fonte: adnkronos)
 
QUIRINALE: MATTARELLA CHIUDE INCONTRI CON OPPOSIZIONI, CON GRILLO ATMOSFERA SERENA
 
Atmosfera serena. E' l'unico dato che filtra dal Quirinale sull'incontro avuto questa mattina dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con i leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, accompagnati dalla più giovane militante, Maria Teresa, appena diciannovenne. Una sorta di 'incontro ravvicinato del terzo tipo', considerando il background politico sia del Capo dello Stato che dell'M5S. Tuttavia rompere il ghiaccio e avviare un confronto pare non sia stato difficile, come confermano anche le affermazioni dei leader Cinquestelle, che ha parlato di colloquio "cordiale e costruttivo". Nel pomeriggio, poi, con la delegazione di Fratelli d'Italia-An si sono chiuse le udienze che nell'ultima settimana hanno visto salire al Quirinale tutti i partiti dell'opposizione. Il Presidente della Repubblica ha avuto modo di prendere nota di tutte le criticità sollevate dalle minoranze nei confronti del governo, con particolare riferimento ad un eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza e ai voti di fiducia, che crea uno squilibrio nei rapporti tra esecutivo e Parlamento. Senza dimenticare naturalmente il tema delle riforme istituzionali, con l'acceso scontro alla Camera e culminato nell''Aventino' dei partiti poi ricevuti al Colle. Nessuna presa di posizione ufficiale nè ufficiosa da parte di Mattarella, custode attento delle proprie prerogative e rispettoso di quelle degli altri organi istituzionali. Massimo riserbo quindi su giudizi e valutazioni rispetto agli argomenti posti alla sua attenzione. Questioni che tuttavia al Capo dello Stato non dovrebbero essere suonate come nuove, stando almeno a quanto affermato ad esempio nel discorso di insediamento di fronte al Parlamento: "Vi è anche la necessità di superare la logica della deroga costante alle forme ordinarie del processo legislativo, bilanciando l'esigenza di governo con il rispetto delle garanzie procedurali di una corretta dialettica parlamentare", sostenne, dopo aver sottolineato la necessità di "riformare la Costituzione per rafforzare il processo democratico". E nella stessa occasione ci fu spazio anche per un altro tema sollevato dalle opposizioni, in particolare da Fratelli d'Italia-An, negli incontri al Quirinale, la vicenda dei Marò. "Occorre continuare -disse Mattarella- a dispiegare il massimo impegno affinché la delicata vicenda dei due nostri fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trovi al più presto una conclusione positiva, con il loro definitivo ritorno in Patria". (fonte: adnkronos)
 
EXPO: ASSESSORE SICILIA, FONDI STRUTTURALI USATI SECONDO DIRETTIVE UE
 
"La Regione siciliana utilizza per la manifestazione soltanto fondi strutturali comunitari attribuiti secondo direttive e linee programmatiche stabilite dalla stessa Ue". Lo ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive della Sicilia, Linda Vancheri, nel corso dell'audizione in terza commissione all'Assemblea regionale siciliana, a proposito delle risorse impegnate per Expo 2015. La partecipazione della Regione prevede due momenti: il Padiglione Italia e il Cluster Bio-Mediterraneo, per il quale l'assessorato regionale alle Risorse agricole ha destinato 3 milioni di fondi propri. Alle aggregazioni dei Comuni, invece, andranno 1 milione 350mila euro per la realizzazione di attività di incoming nel territorio e la realizzazione di 18 workshop. Due milioni e 444 mila euro andranno ad Expo direttamente per gli spazi e un milione 810 mila euro gestiti dal sistema camerale, ovvero Unioncamere, per gestire due dei cinque spazi espositivi, 2 giornate di protagonismo e attività di animazione territoriale a livello regionale. "Le imprese che parteciperanno - ha concluso - saranno selezionate dalle singole Camere di commercio con avvisi pubblici e a Unioncamere toccherà il coordinamento dell'attività".
 
FINANZIAMENTO PER LO SVILUPPO: QUALI PROSPETTIVE?
 
In vista dell'Anno europeo dedicato allo sviluppo e agli aiuti umanitari la commissione per lo Sviluppo ha ospitato martedì 24 febbraio, un'audizione pubblica sulle risorse finanziarie per lo sviluppo globale sostenibile e l'eliminazione della povertà nei prossimi 15 anni. All'audizione, presieduta Linda McAvan, presidente della commissione per lo Sviluppo, ha partecipato il Commissario per lo sviluppo Neven Mimica, i rappresentanti dell'ONU, delle imprese e della società civile. Pedro Silva Pereira (S&D, Portogallo) sta preparando la relazione per la commissione allo Sviluppo in vista della Conferenza sul Finanziamento allo Sviluppo che si terrà ad Addis Abeba dal 13 al 16 luglio. Secondo lui, l'Unione europea "deve sostenere gli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite sperando di avere un ruolo chiave in questo processo". Paul Rübig (PPE, Austria), ha dichiarato che "il vantaggio di questa audizione è che siamo effettivamente in grado di pianificare il futuro, e questo è l'Anno europeo per lo sviluppo: il momento migliore per creare davvero le strutture giuste". Il commissario europeo per lo Sviluppo Neven Mimica ha ricordato che "l'Unione europea ha sempre rappresentato più della metà degli aiuti pubblici per lo sviluppo in tutto il mondo. Siamo molto orgogliosi di questo". Il 2015 è l'anno europeo dedicato allo sviluppo e agli aiuti umanitari. L'UE ha stanziato 30.500.000.000 di euro per l'11° Fondo europeo di sviluppo (GEG) 2014-20, mentre nel mese di giugno le Giornate europee dello sviluppo, un forum ad alto livello per lo sviluppo e la cooperazione internazionale, si svolgeranno a Bruxelles. RIF. : 20150225STO25522