CROCETTA FIRMA INTEGRAZIONE ALL’INTESA CON ASSOMINERARIA Il governatore siciliano, Rosario Crocetta, e il presidente del settore idrocarburi di Assomineraria, Pietro Cavanna, hanno firmato nel pomeriggio a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana a Palermo, un addendum al protocollo di intesa sottoscritto il 4 giugno 2014. È stato stabilito che il comitato sarà integrato dal dirigente generale del dipartimento della Pesca mediterranea e dal dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali e dell’identità siciliana. Oltre a questo c’è l’impegno, relativamente a tutte le attività di estrazione di idrocarburi sul territorio della Regione siciliana (onshore) e nell’offshore ad esso adiacente, ad avviare l’iter affinché tali attività siano svolte attraverso soggetti giuridici aventi la sede legale nel territorio della Regione (fonte: siciliainformazione)
 
REGIONE, MUTUO DA 2 MILIARDI PER PAGARE I DEBITI DELLA SANITÀ
 
Due miliardi di euro per saldare i debiti con fornitori e appaltatori della Sanità. Sarebbe questa la cifra del mutuo richiesto allo Stato dal governo Crocetta, ed il ddl per il via libera per accendere il presito è arrivato martedì scorso, con l’approvazione del ddl all’Ars. E per il provvedimento si è già accesa la protesta di Forza Italia, che attraverso il capogruppo all’Ars, Marco Falcone, ha sottolineato che “se il buongiorno si vede dal mattino la Sicilia non potrà che subire un grave danno dall’operato del Crocetta Ter. L’assessore Baccei, l’uomo voluto da Renzi a palazzo d’Orleans, ipotizza infatti che la Regione contragga un mutuo con lo Stato per pagare il debito della sanità, un prestito da 2 miliardi di euro da restituire nei prossimi 30 anni, il tutto a carico dei cittadini siciliani, che anche questa volta diventano vittime di una mala gestio”. “Baccei non indebiti oltremodo la nostra terra, come richiesto – ha proseguito Falcone – anche dalla Corte dei Conti, ma si adoperi a rimuovere le ingiustizie ai danni della Sicilia, dimostrando capacità nell’eliminare l’insopportabile prelievo tributario di oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro ai danni della Regione da parte dello Stato, e battendosi per ridurre la quota relativa alla compartecipazione alla spesa sanitaria da parte della Regione, ad oggi la più alta d’Italia”. (fonte: siciliainformazione)
 
SANITÀ: TAGLIO 400 POSTI E 8 OSPEDALI (ANSA) -
 
PALERMO - Quattrocento posti letto da tagliare, 250 pubblici e 150 nella sanità privata, con otto ospedali che saranno svuotati di tutti i reparti e saranno trasformati in "ospedali di comunità": si tratta dei nosocomi di Ribera, Giarre, Mazzarino, Noto, Leonforte, Barcellona Pozzo di Gotto, Salemi e Scicli. E' quanto ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, in commissione Sanità all'Ars dove è stata ascoltata sulla rimodulazione della rete ospedaliera, oggetto di trattativa col ministero della Sanità L'assessore ha difeso il piano, alla fine la commissione, che deve esprimere un parere sul piano, ha aggiornato i lavori a domattina. Diversi deputati hanno criticato il documento, difendendo i piccoli ospedali di frontiera che rischiano di perdere circa 250 posti letto ed essere accorpati in rete. L'ipotesi, al vaglio della commissione, è quella di far valere un pronunciamento del Consiglio di Stato che potrebbe dare alla Regione un ulteriore anno di tempo prima di definire il nuovo piano.