SICILIA: GIOVEDÌ ARS VOTERÀ MOZIONE SFIDUCIA CROCETTA Arriverà in aula giovedì, 30 ottobre, alle ore 16 la mozione di sfiducia al Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Lo ha stabilito poco fa la conferenza dei capigruppo dell'Assemblea regionale siciliana. La mozione è stata presentata nei giorni scorsi dall'opposizione, compreso il M5S. (fonte: adskronos)
 
 CAMERA: NO A OPEN SPACE, SI CERCANO UFFICI PER DEPUTATI
 
No all'open space per i deputati, a meno che non sia una soluzione transitoria. E' stata questa la risposta unanime di tutti i Gruppi parlamentari alla proposta formulata dal Questore Stefano Dambruoso, alla ricerca di una soluzione che consenta di trovare spazi da destinare ad uffici per deputati dopo la decisione della Camera di rescindere i contratti di locazione per palazzo Marini. L'Ufficio di presidenza ha quindi deciso che dedicherà una riunione ad hoc per discutere del problema, che riguarda anche altri servizi che venivano ospitati in quello stabile, come ad esempio la mensa. (fonte: adskronos)
 
MAFIA: QUIRINALE, NAPOLITANO HA RISPOSTO CON TRASPARENZA E SERENITÀ
 
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto "con la massima trasparenza e serenità" nel corso della deposizione resa al Quirinale dinanzi alla Corte d'Assise di Palermo nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia. (fonte: adskronos)
 
ROMA: POMARICI PASSA CON LA LEGA, AGIONIAMO SU GRUPPO IN CAMPIDOGLIO
 
Potrebbe nascere un gruppo della Lega in Campidoglio. A 'ragionare' sull'idea è il consigliere comunale Marco Pomarici, già presidente dell'Aula Giulio Cesare durante la giunta Alemanno, che ha appena lasciato Ncd per aderire al Carroccio targato Salvini insieme a cinque consiglieri municipali Luca Aubert e Simona Baldassarre, Daniele Giannini, Raimondo Fabbri e Maria Gemma Di Trocchio. "Un gruppo in Campidoglio? Ci stiamo ragionando - spiega all'Adnkronos - dobbiamo fare ancora il punto, lo decideremo nelle prossime riunioni". Pomarici poi fa chiarezza sulle ragioni che lo hanno portato a lasciare il partito. "La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il selfie di Berlusconi con Luxuria - racconta - Non si può passare dal family day al gay day. Il centrodestra si sta dissolvendo. Ho scelto di aderire alla Lega dei popoli con Salvini perché crediamo in questo uomo nuovo, un uomo che ha battuto, in senso buono, il marciapiede come l'abbiamo fatto sempre noi". "Salvini è un uomo che sa parlare alla gente ed entra nel vivo dei problemi del nostro Paese - sottolinea Pomarici - Questa è stata la nostra convinzione a partire da Roma e non ci fermeremo qui. Sono orgoglioso di dire alla città di aver aderito a un progetto che guarderà al futuro". (fonte: adskronos)
 
PD: CACCIARI, CON PARTITO NAZIONE RENZI VUOLE ATTRARRE CENTRODESTRA
 
"Non c’è nulla di casuale, nulla di improvvisato, nell’attacco di Matteo Renzi al posto fisso e all’articolo 18. Lui sta abbattendo i simboli della sinistra socialdemocratica per penetrare nel centrodestra con il progetto del Partito della Nazione. E’ un piano lucidissimo". Lo afferma, in una intervista a La Repubblica, Massimo Cacciari. "E' evidente -aggiunge Cacciari- che l’abolizione dell’articolo 18 è una bandiera ideologica, una banderuola rossa che Renzi sventola sotto il naso dei suoi oppositori e dei suoi sostenitori. L’ha detto lui stesso". Perché proprio la questione legata all'articolo 18? "Perché - risponde Cacciari - è il tema che gli dà più spazio nel costruire il Partito della Nazione. E’ un tema ideologico molto forte, che gli permette di penetrare nell’ambito dell’elettorato di centrodestra. E l’articolo 18 è una formidabile arma ideologica per costruire questo consenso trasversale, infinitamente al di là dei confini tradizionali del centrosinistra. Siamo di fronte a un politico puro, e di razza secondo me. Il suo è un calcolo tutto politico, non c’entra nulla il ragionamento economico". Ormai il tema della scissione è sul tavolo. Renzi dice di non temerla. "Io credo che lui non solo non la tema ma sia sul punto di desiderarla. Fino a qualche tempo fa no, ma ora forse comincia a pensare che la scissione gli convenga", risponde Cacciari, secondo il quale le due anime del Pd "sono sempre meno avvicinabili, ma Renzi il problema di tenerle insieme non se lo pone neanche. Lui pensa: se io do l’impressione di entrare in un gioco di compromessi e di mediazioni tra personaggi che la pubblica opinione ritiene assolutamente sorpassati, io divento uno di loro, e perdo".". (fonte: adskronos)