GOVERNO, NAPOLITANO A LETTA: FIDUCIA CAMERE PROSSIMA SETTIMANA Roma – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato il presidente del Consiglio "a concordare con i presidenti delle Camere tempi e modalità del dibattito, che potrà svolgersi già durante la prossima settimana, pur essendo tuttora in corso la sessione di bilancio".

E' quanto si legge in una nota del Quirinale al termine dell' incontro – lunedì sera - tra il Capo dello Stato e il presidente del Consiglio, Enrico Letta. "Entrambi - si legge - hanno ribadito il convincimento che l' approvazione da parte del Senato della legge di stabilità su cui il governo aveva posto la questione di fiducia - dopo che il gruppo parlamentare 'Forza Italia-Il Popolo della Libertà' aveva dichiarato di non condividere tale fondamentale legge e di ritirare pertanto l' appoggio al governo - ha confermato la permanenza del rapporto fiduciario anche nella nuova situazione politico-parlamentare venutasi a determinare. Si è altresì convenuto - prosegue la nota del Quirinale - sulla opportunità di un sollecito passaggio parlamentare che consenta di prospettare indirizzi e contenuti dell' attività di governo, segnando la discontinuità intervenuta tra la precedente e la nuova maggioranza, esigenza sottolineata in particolare dalla delegazione parlamentare di Forza Italia nel corso dell' udienza del 28 novembre scorso. Tale passaggio non può che assumere i caratteri di un dibattito sulla fiducia".(NoveColonne ATG)

ITALIA-CROAZIA, NAPOLITANO: INGRESSO IN UE CONSOLIDA GIA’ PRIVILEGIATE RELAZIONI

Bruxelles - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso in occasione del pranzo di Stato in onore del presidente della Repubblica di Croazia, Ivo Josipovic, prima visita di Stato di un Presidente croato in Italia, ha evidenziato lo “straordinario processo attraverso il quale la Croazia, già membro della Nato dal 2009, ha saputo conquistare definitivamente il proprio posto nell’alveo della cultura e della civiltà che le appartengono e che le istituzioni dell’Unione rappresentano politicamente. In effetti, il traguardo raggiunto dalla Croazia costituisce un chiaro e positivo segnale per tutti i Paesi dell’Europa sud orientale non ancora membri dell’Unione”. Napolitano ha sottolineato che “oggi possiamo rallegrarci del nuovo clima che le nostre giovani generazioni possono respirare in Adriatico grazie alla ritrovata sintonia tra Croazia, Italia e Slovenia” e che “sul piano economico e commerciale sono certo che l’appartenenza al mercato unico non potrà che consolidare le già privilegiate relazioni tra i nostri sistemi imprenditoriali, che vedono l’Italia partner commerciale di riferimento di Zagabria e numerosissime aziende italiane operare con grande successo in Croazia, sia nella produzione e fornitura di beni e servizi, sia in funzione di progetti di ampio respiro nel settore dell’energia e delle infrastrutture”. Napolitano ha rimarcato l’opportunità offerta da Expo 2015, cui la Croazia parteciperà nel quadro del Cluster Euromediterraneo. Ed ha aggiunto che “oggi Croazia ed Italia sono chiamate a lavorare fianco a fianco per sostenere la costruzione di un’Europa sempre più integrata” anche perché “la strada dell’Unione politica, quale vogliamo insieme perseguirla, non può non passare per il vitale crocevia mediterraneo”. Inoltre “la minoranza croata in Italia e quella italiana in Croazia rappresentano un inconfondibile valore aggiunto per lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi. La frattura creatasi all’indomani della Seconda Guerra Mondiale tra “Esuli”, “Rimasti” e cittadini croati è ormai rimarginata. In questo spirito rinascono iniziative come il nuovo asilo italiano di Zara, grazie ad un sforzo comune delle Autorità italiane e croate, delle Comunità italiane e delle Associazioni degli Esuli. Si tratta di un esempio lungimirante della collaborazione tra i nostri due Paesi, sempre memore delle lacerazioni del passato, ma profondamente rivolta al futuro delle nuove generazioni”. (NoveColonne ATG)

EMIGRAZIONE: APPROVATI EMENDAMENTI NISSOLI (SC), PORTA (PD), MARAZZITI (SC)

Roma – Nei giorni scorsi in commissione Esteri è stata esaminata, per i profili di competenza, la legge di stabilità 2014. Nel corso dell' esame sono stati discussi gli emendamenti presentati dai parlamentari tra cui alcuni concernenti le politiche per gli italiani all' estero. In particolare, la commissione Esteri ha approvato due emendamenti presentati dai deputati FitzGerald Nissoli (Sc), Porta (Pd) e Marazziti (Sc) concernenti l' innovazione nell' editoria destinata ad "attività inerenti all' informazione italiana per l' estero e le comunità italiane all' estero" e l' assistenza per i connazionali all' estero in condizioni di indigenza. (NoveColonne ATG)

“VIVA LA MAFIA, VIVA I FORCONI” BUFERA PER LA SCRITTA CHOC

L’eversione si inserisce pesantemente nella crisi economica che attanaglia la Sicilia e sfrutta il bisogno e la disperazione della gente, per riportare a galla una vecchia formula sconfitta dalla lunga marcia verso la legalità. Stiamo parlando del contenuto dell’avviso n. 2 di questo movimento che si definisce dei forconi e che si scaglia contro quelle organizzazioni: la FITA-CNA, che fiutando la china eversiva imboccata dal movimento, non ha aderito alla “dichiarazione di guerra allo Stato”. La pesantezza della crisi, richiede certamente interventi urgenti e risolutivi, interventi che non possono certo venire invocando la mafia o mantenendo movimenti populisti che sconfinano nell’eversione.

“Viva la mafia, viva i forconi. Questa e’ la rivoluzione che fara’ libera la Sicilia. Attaccheremo lo Stato”. E’ quanto si legge nell’Avviso numero 2 fatto trovare all’ingresso di un consorzio di autotrasportatori aderenti alla Fita-Cna a Campobello di Licata, nell’Agrigentino. Nel cartello c’e’ anche scritto “di non fare uscire i mezzi nel giorno della rivoluzione perche’ vi pesteremo a sangue fino a farvi morire”. L’avviso contiene una serie di minacce e intimidazioni esplicite indirizzate sia al presidente provinciale che al presidente nazionale della Fita Cna, dopo che l’organizzazione si e’ espressa contro i blocchi degli autotrasportatori annunciato dal movimento dei Forconi. “Il linguaggio eversivo, le minacce e le scritte inneggianti alla mafia che accompagnano le manifestazioni dei Forconi in Sicilia – ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia - non possono essere catalogate come protesta: sono pura violenza che come tale va perseguita. Chiedo al ministro dell’Interno Angelino Alfano di intervenire prima che la situazione diventi fuori controllo per individuare e punire duramente quanti pensano di trasformare una manifestazione di autotrasportatori in un’azione di sabotaggio dello Stato e di recrudescenza mafiosa”.(siciliainformazioni – usef)