IL MINISTRO DÀ L’OK: “SOLDI EUROPEI, LA SICILIA CE L’HA FATTA” “Abbiamo salutato con soddisfazione i risultati ottenuti dalla Sicilia sugli obiettivi di spesa dei fondi europei verificati il 31 ottobre, che sono stati positivi sia per il fondo sviluppo regionale sia per il fondo sociale, questo ci consente di essere ottimisti per la spesa della Regione al 31 dicembre.

Credo che la Sicilia supererà l’obiettivo previsto per evitare il definanziamento, cioè la riduzione automatica dei finanziamenti della Commissione Europea, questo sarà evitato per il 2013”. Lo ha detto il ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, a Palermo, incontrando i giornalisti a margine del XXVII Osservatorio congiunturale curato dalla Fondazione Curella nell’ambito delle “Giornate dell’economia del Mezzogiorno”. “La situazione resta comunque critica per il 2014 ed il 2015 – ha aggiunto -, gli obiettivi di spesa da raggiungere sono molto consistenti, confidiamo nel rapporto positivo di collaborazione con le strutture della Regione Siciliana di portare avanti un’operazione duplice: da un lato di sostegno ed accompagnamento per portar avanti tutti i provvedimenti e le misure per cui sembra di ipotizzare un risultato positivo alla fine del 2015, ma discuteremo con la Sicilia e con altre regioni del Mezzogiorno sulla possibilità di utilizzare diversamente, fermo restando la destinazione territoriale, le risorse che invece saranno valutate più a rischio riconvertendole in interventi a forte orientamento antirecessivo. Misure – ha concluso Trigilia – che possono riguardare la decontribuzione per il sostegno all’occupazione o l’erogazione di credito per le piccole e medie imprese o anche il credito d’imposta ai nuovi investimenti in ricerca. Insomma interventi capaci di smuovere le economie locali, tra queste misure ce ne saranno anche alcune per la riqualificazione urbanistica e l’edilizia scolastica”. (fonte: siciliainformazioni)

EMENDAMENTI ALLA LEGGE DI STABILITÀ: SPIAGGE VENDUTE? VERDI SUL PIEDE DI GUERRA

Sono veramente tanti gli emendamenti proposti per modificare la legge di stabilità, tra cui quello relativo alle spiagge, tema su cui si sta discutendo molto in questi giorni. Il Pdl è favorevole a un differimento delle concessioni e a una vendita delle parti alienabili degli stabilimenti balneari, con lo scopo di promuovere il settore turistico, ritenuto fondamentale per la rinascita del Paese. Il Pd, finora, non ha fatto trapelare la sua opinione in merito, anche se Verdi e associazioni ambientaliste si sono già messi sul piede di guerra. “La vendita delle spiagge chiamata sdemanializzazione è una cosa semplicemente schifosa che va fermata perché sancirebbe la completa privatizzazione e la cementificazione delle nostre coste” ha affermato il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. (fonte: RAI news)

SICILIA, ECONOMIA: BANKITALIA, DATI ECONOMICI DISASTROSI NELL’ISOLA NELLA PRIMA METÀ DEL 2013

Se non è il fondo, ci manca davvero poco. I primi sei mesi dell’anno per la Sicilia sono stati un disastro. Tutti gli indicatori economici analizzati da Bankitalia nell’aggiornamento congiunturale alla nota sulla situazione dell’economia nell’Isola sono negativi. E tracciano un quadro disarmante, orribile: 65 mila posti di lavoro persi in in raffronto col primo semestre 2012, disoccupazione al 21,1% (+1,7% sul semestre 2012), imprese alla canna del gas con cali di fatturato e investimenti al palo, scambi con l’estero a -17,9% con l’export petrolifero crollato a -28,4%, mercato immobiliare paralizzato e sempre meno mutui per l’acquisto di abitazioni (-26,9%), settore delle costruzioni in perenne discesa, persino il turismo è segna il passo con gli arrivi di italiani in diminuzione mentre tiene quello straniero con una spesa che cresce del 12,4%. E se si osservano i flussi del mercato finanziario la crisi appare proprio nera: rispetto al 2012 quando era stato registrato un rallentamento pur rimanendo il dato di segno positivo, nel primo semestre i prestiti a imprese e famiglie sono in calo, -1,1%. Un dato su tutti dà la misura delle sabbie mobili in cui è impantanata la Sicilia: le sofferenze bancarie sfiorano il miliardo di euro (936 milioni), con un incremento del 18% rispetto al 2012, il doppio della media nazionale. La domanda di credito va a picco, l’offerta rimane rigida con gli spread che schizzano in sù sui prestiti giudicati a maggiore rischio, mentre il tasso di decadimento cresce dal 3,2 al 3,5%, indice di una qualità del credito in ribasso. Cresce l’indebitamento della Pubblica amministrazione (+6,8%), mentre le imprese che dispongono di liquidità preferiscono accantonarla a deposito, come dimostra l’incremento della raccolta bancaria, pari al 2,6%, mentre il rialzo dei depositi è del 4%. L’unico segnale, considerato positivo dal responsabile della sede siciliana della Banca d’Italia Giuseppe Arrica, arriva dalle aspettative delle imprese per il 2014, come dimostra un sondaggio effettuato dal centro studi tra un campione di aziende che intravede la luce, seppure flebile, a inizio del prossimo anno con un aumento degli ordinativi. “Ma la ripresa dovrà partire a livello nazionale”, avverte Arrica. Semestre nero anche per l’occupazione in Sicilia. Il tasso di disoccupazione sale al 21,1%, con un aumento dell’1,7% in rapporto ai primi sei mesi dell’anno scorso. A farne le spese sono soprattutto i giovani tra 15 e i 24 anni, col tasso che schizza al 55,5% e le donne, al 23,1%. Tra i primi sei mesi del 2013 e i primi sei mesi dell’anno scorso, sono andati in fumo 65 mila posti di lavoro, a fronte di appena 20 mila persone in più in cerca di occupazione. (fonte: canicattiweb.com)

REGIONE SICILIA, SANITÀ: 70 MANAGER PASSANO I PRIMI TEST

Ci sono noti dirigenti regionali mentre mancano figure di primo piano dell’attuale dirigenza di Asp e ospedali. Ecco l’elenco di chi ha superato la prima prova per diventare manager della sanità pubblica. Un test che fra fine agosto e settembre ha coinvolto circa 458 aspiranti: solo in 70 tuttavia hanno avuto, ieri sera, il semaforo verde e accedono dunque alla prova orale. Fra chi ha superato la prima prova spiccano i nomi di Maurizio Agnese e Giuseppe Amato, il primo è il dirigente generale che si occupa dei controlli sulla spesa dei fondi europei mentre il secondo è il dirigente degli Affari generali della Funzione pubblica. E nell’elenco dei promossi figurano altri dirigenti o ex dirigenti della Regione: Gianluca Galati fino all’anno scorso ha guidato il dipartimento Energia, Giuseppe Incardona è stato al vertice dell’Industria, Manlio Munafò è al Genio Civile. Con loro supera l’esame anche l’ex leader delle associazioni dei commercianti, Julo Cosentino. E fra i promossi c’è infine anche Mario Torrisi, ex assessore regionale alla Presidenza nell’ultimo governo Cuffaro. Tutti dovranno adesso superare le prove orali, che inizieranno il 22 novembre per concludersi i primi di dicembre (anche se le date possono essere modificate). L’elenco dei 458 candidati, che ora si riduce a 70, ha svolto una prova scritta. La valutazione del loro esame è stata curata da una commissione di esperti esterni alla Regione che dribblando le polemiche per presunte interferenze ha invece tagliato alcuni nomi di peso rivendicando così quell’autonomia che l’assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, ha sempre assicurato di voler imprimere alla procedura di scelta dei manager. Fra gli esclusi eccellenti figurano attuali manager o commissari straordinari della sanità: Giuseppe Termine, che guida la Asp di Enna, non figura fra quanti hanno superato il test. E anche il gelese Vittorio Virgilio, oggi commissario all’Asp di Caltanissetta, è tra gli esclusi. Fuori pure Angelo Aliquò, braccio destro di Massimo Russo negli anni scorsi e da sempre in predicato per guidare la Asp palermitana. Questi 70 aspiranti manager si sommano ad altri 120 circa che sono passati «di diritto» alla fase orale perchè ritenuti forti di un curriculum migliore. Fra questi spiccano i nomi di Antonino Candela, oggi alla guida dell’Asp di Palermo, e degli ex manager Fabrizio De Nicola, Salvatore Iacolino, Salvatore Centaro e Salvatore Cirignotta. Fra i promossi di diritto c’è anche Enzo Emanuele, ex direttore generale dell’assessorato al Bilancio oggi al vertice dell’Irfis. A superare la prova orale saranno in 50 e fra questa rosa di nomi il governo dovrà poi selezionare entro fine anno i circa 20 nuovi manager della sanità pubblica. (fonte: canicattiweb.com – GdS)