SCADUTI MANDATI E IMMUNITÀ, DA COSENTINO A DE GREGORIO ARRESTO PER EX PARLAMENTARI Napoli - (Adnkronos/Ign) - Gli ex parlamentari Pdl Nicola Cosentino, Sergio De Gregorioe Vincenzo Nespoli si sono costituiti oggi. Mentre per l'ex senatore Alberto Tedesco, eletto nel Pd, sono scattati gli arresti domiciliari.

Con lo scadere della XVI legislatura e l'insediamento del nuovo Parlamento è scaduta infatti anche l'immunità per ex senatori e deputati. L'ex sottosegretario all'Economia Cosentino, interessato da due ordinanze di custodia cautelare (una per concorso esterno in associazione camorristica, l'altra per corruzione e reimpiego illecito di capitali, aggravati dall'aver agito per agevolare il clan dei Casalesi), si è costituito spontaneamente stamane, presentandosi al penitenziario napoletano di Secondigliano accompagnato dai suoi legali. Cosentino "è sereno e ribadisce con forza la sua innocenza", ha detto Stefano Montone, avvocato dell'ex sottosegretario all'Economia, all'uscita dal carcere. Alle 12.30 anche De Gregorio si è costituito a Roma, presentandosi nella caserma della Guardia di Finanza di via dell'Olmata dove il capitano del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, Antonio Di Giovanni, lo attendeva per consegnargli l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Ad accompagnare De Gregorio, negli ultimi minuti da uomo libero, il suo legale Carlo Fabbozzo. Dopo avere ricevuto il provvedimento Sergio De Gregorio è stato condotto agli arresti nella sua abitazione romana ai Parioli. L'ex senatore è indagato per associazione a delinquere e truffa aggravata i danni dello Stato. "L'ho trovato sereno e fiducioso", ha detto all'Adnkronos l'avvocato Fabbozzo. Nel pomeriggio si è costituito anche l'ex senatore pidiellino Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola (Napoli). L'ex parlamentare, accusato di riciclaggio e bancarotta nell'ambito della vicenda del fallimento della società 'La Gazzella' specializzata in vigilanza privatasi, è consegnato nella caserma della guardia di finanza del Nucleo di Polizia Tributaria. Nespoli è stato quindi condotto nella sua abitazione di Afragola agli arresti domiciliari. Arresti domiciliari scattati anche per l'ex senatore Pd Alberto Tedesco al quale i carabinieri hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare non eseguite in quanto il Parlamento aveva respinto per due volte l'autorizzazione a procedere. L'ex senatore Tedesco,l coinvolto nel processo scaturito dalla principale inchiesta sul presunto malaffare nella gestione della sanità pugliese, è imputato per associazione per delinquere, concussione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, corruzione e falso. Due le ordinanze eseguite: una del tribunale del Riesame di Bari e l'altra del gip del tribunale del capoluogo pugliese. Tedesco aveva chiesto al Senato di concedere l'autorizzazione a procedere.

LA 'SCOMUNICA' GRILLO INCENDIA I BLOG, E TRA I 5 STELLE C'È CHI ACCUSA IL LEADER DI CENSURARE I COMMENTI

Roma,-  (Adnkronos) - Beppe Grillo 'scomunica' sul suo blog chi ieri ha votato in modo difforme dalla scheda bianca e ha permesso l'elezione di Piero Grasso al vertice di palazzo Madama e nel Movimento 5 Stelle si scatenano le reazioni piu' disparate. SuFacebook il senatore Cotti difende la scelta della scheda bianche perche' quella tra Schifani e Grasso era una partita di altri, e non del movimento, anche il deputato Alessandro Di Battista qualifica come "megagalattica stronz..." l'accusa a Grillo di essere un dittatore. L'invito ai grillini pro Grasso a uscire allo scoperto, finora, non ha sortito effetto. E tra i grillini on line inizia a serpeggiare il timore di disperdere lo slancio nel giro di poco tempo. Nel frattempo, pero', sul sito dell'ex comico, i commenti non sono proprio lusinghieri. E si palesa un 'giallo' su una certa quantita' di commenti negativi nei confronti di Grillo che sarebbero stati eliminati. Alessandro evoca la censura: "Questa mattina -scrive- c'erano commenti che avevano raggiunto oltre 400 gradimenti, tutti contrari al tuo anatema. Rispondi a questa domanda Beppe. Perche'' li hai fatti cancellare? E' questa la tua democrazia?". Giorgio lamenta, invece, che la strategia delle mani libere non porta frutti: "Se il Pd non ha la maggioranza al Senato, il M5S poteva far valere i suoi voti e accordarsi con il Pd per far eleggere uno del M5S Presidente della Camera, e' una carica istituzionale importante, questa strategia del M5S di restare fuori da tutto non paga".

PIERO GRASSO PORTA ANCORA LA SICILIA AL SENATO

Palermo - Un punto d'onore per la Sicilia , con Piero Grasso che ottiene la presidenza del Senato. L'ex Procuratore Nazionale Antimafia, candidato nelle liste del Partito Democratico, supera alla quinta votazione Renato Schifani (PdL), con la maggioranza relativa, per la 17a Legislatura. Per la seconda volta nella storia della Repubblica, un presidente del Senato viene eletto al ballottaggio. Nel discorso di insediamento, Grasso ha dichiarato: "Il Paese ha bisogno di risposte efficaci. Mai come adesso la storia italiana si intreccia con quella europea. I destini sono comuni. E una particolare attenzxione va data alla lotta contro la criminalità, dove personalmente ho sempre cercato verità e giustizia. Continuerò a farlo da questo scranno, auspicando una nuova commissione d'inchiesta su tutte le stragi irrisolte di questo Paese". Piero Grasso è stato eletto con 137 voti, Schifani si è fermato a 117, 52 le schede bianche, 7 le schede nulle, e la Sicilia ancora al posto più alto di Palazzo Madama. Schifani, presidente uscente, è infatti palermitano di nascita, Grasso è nato a Licata. E la stessa elezione di Grasso pare sia stata determinata proprio dai senatori eletti in Sicilia con il Movimento 5 Stelle, che hanno favorito l'ex PN Antimafia anche superando il loro stesso candidato Luis Alberto Orellana, in virtù della piena libertà di scelta. Una scelta determinata dal fatto che probabilmente Orellana non avrebbe raccolto abbastanza voti per raggiungere la maggioranza, per cui i grillini hanno optato in un solo senso, secondo quanto aveva detto in precedenza Francesco Campanella, ex capolista del 5 Stelle in Sicilia: "Non potevamo fare vincere Schifani".

REGIONE SICILIA, STANZIATI 400MILA EURO PER L’ABBONAMENTO ALLE AGENZIE DI STAMPA

Ai deputati piace tenersi informati. Ma qualcuno non vuole più sborsare quasi mezzo milione di euro l’anno per vedersi recapitare le notizie fin dentro la pancia di Palazzo dei Normanni. In Consiglio di presidenza, infatti, è andata in scena la “guerra delle agenzie”. Le agenzie di stampa, per la precisione. Quelle con le quali l’amministrazione dell’Assemblea regionale decide ogni anno di stipulare un contratto d’abbonamento. Il costo complessivo? Nella prima bozza del bilancio di previsione, quello “lacrime e sangue”, con tagli da undici milioni, il capitolo di spesa per le agenzie di stampa superava i 580 mila euro. Uno dei pochi capitoli a non aver subito, in sede di bilancio di previsione, appunto, una “sforbiciata”. Ma il taglio è arrivato successivamente, con due interventi del collegio dei questori. Col primo, ecco la riduzione del 20% per quello stanziamento. Due giorni fa, infine, altro taglio del 10%. Per una spesa complessiva che adesso è scesa sotto i quattrocentomila euro l’anno…… (fonte: www.LiveSicilia.it )