SICILIA: GIANNI (CD-MISTO), UN CANCRO LE BANCHE CHE NON CONCEDONO CREDITO Palermo,. - (Adnkronos) - "Le banche che negano l'accesso al credito in Sicilia rappresentato un vero cancro che impedisce lo sviluppo economico nell'Isola. Occorre operare una stretta rispetto al sistema del credito per impedire che tali soggetti bancari godano di privilegi concessi dalla Regione siciliana rispetto alle loro politiche di espansione".

Lo afferma Pippo Gianni, deputato regionale del Centro Democratico e componente del gruppo Misto all'Asseblea regionale siciliana. "Il governo regionale minacci la revoca delle autorizzazioni per gli sportelli esistenti e il diniego ai nuovi - aggiunge - se le banche operanti in Sicilia non rendano semplice l'accesso al credito per le imprese. Non e' possibile che qui si continui a raccogliere denaro per poi favorire magari imprese al nord".

SICILIA: MESSINA (CONFESERCENTI), 'PACCHETTO TSUNAMI' CROCETTA VERA RIVOLUZIONE

Palermo  - (Adnkronos) - "I provvedimenti recentemente esitati dalla giunta Crocetta, definiti dallo stesso presidente 'pacchetto tsunami', rappresentano un'inversione netta di tendenza rispetto a schemi culturali che hanno zavorrato finora qualunque strategia di rilancio per l'economia dell'Isola. Una vera rivoluzione che fa ben sperare per il futuro delle imprese siciliane e che consente di ripensare il settore sociale, che non puo' piu' essere inteso come un vuoto a perdere, ma che va rivalutato nelle sue potenzialita' produttive". Il giudizio positivo sui provvedimenti adottati dalla Giunta siciliana guidata da Rosario Crocetta arriva da Vittorio Messina, presidente Confesercenti Sicilia. "L'abolizione delle Province, sostituite con i liberi consorzi tra comuni - prosegue -, l'istituzione di un fondo contro la poverta', il pagamento di un salario minimo di sussistenza per 40 mila disoccupati che lavoreranno per tre mesi, l'attuazione dell'Alta Corte in Sicilia prevista dallo Statuto, l'abolizione degli Istituti autonomi case popolari, il taglio dei consigli d'amministrazione di alcuni enti, il trasferimento all'Irfis-Fin Sicilia delle competenze finora svolte da Crias e Ircac consentiranno di realizzare non poche economie, di redistribuire meglio le risorse finanziare favorendo una maggiore equita' sociale, ridaranno fiato alle imprese economiche valide". "Con questa speranza e con la consapevolezza che la strada intrapresa dal presidente Crocetta e' quella giusta - conclude Messina -, assicuriamo il nostro pieno appoggio e ogni collaborazione per raggiungere quegli obiettivi che il Governo si e' posto per il riscatto della Sicilia".

IL CORSERA FA IL TIFO PER UN BIS DI NAPOLITANO. MA IL COLLE: "QUESTIONE CHIUSA

In via Solferino, a Milano, Ferruccio De Bortoli ha preso carta e penna per chiedere al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di restare al Quirinale, almeno per un po'. La proposta del direttore del Corriere della Sera, però, non è affatto piaciuta al Colle che ha fatto notare che Napolitano ha risposto, in occasioni pubbliche e con note ufficiali, "nel modo più limpido e netto": "Una regola di rispetto della persona e dell’istituzione consiglierebbe di considerare la questione chiusa". Con un secondo mandato Napolitano, spiega De Bortoli nell'editoriale di oggi, "potrebbe concludere il suo tentativo di dare un governo al Paese, nella pienezza dei poteri, anche di quello di scioglimento delle Camere". E fa notare: "Un nuovo capo dello Stato che, appena eletto, mandasse a casa il parlamento che lo ha votato apparirebbe delegittimato, l'uscente no". Proprio per questo, è il ragionamento del direttore del Corsera, sebbene un mandato a tempo non sia possibile, potrebbe essere "il presidente rieletto a decidere, quando verrà il momento, anche dopo pochi mesi, di dimettersi". Quello pubblicato oggi dal quotidiano di via Solferino non è certo il primo "pizzino" diretto al Quirinale. Da giorni, infatti, sia il Corriere della Sera sia la Repubblica fanno a gara nel mettere in pagina retroscena, spesso interessati, che irritano il Quirinale. Basta dare un'occhiata alla replica data dal portavoce di capo dello Stato Pasquale Cascella che ha rimandato a una nota dello scorso 21 febbraio. Già da qualche mese, Napolitano ha pubblicamente indicato le ragioni (istituzionali e personali) per cui non ritiene sia ipotizzabile una riproposizione del suo nome per la presidenza della Repubblica. Cascella ha ricordato che Napolitano "apprezza e ringrazia, nel loro significato di espressione di fiducia nei suoi confronti, dichiarazioni di varie personalità a favore di una sua eventuale ricandidatura", anche se eleggere un nuovo capo dello Stato spetterà al parlamento in seduta comune con i rappresentanti delle Regioni. "Rispetto a ciò ogni ipotesi appare oggi prematura - si legge nella nota - dal canto suo, Napolitano non può che confermare le posizioni già espresse nel modo più limpido e netto".

PD VALUTA NOMI PRESIDENZE CAMERE, PRIMO CONTATTO CON I CINQUE STELLE

Il portavoce al Senato del M5S Crimi annuncia su internet la comunicazione ricevuta da "un esponente di rilievo" dei democratici. Oggi a Roma nuova riunione tra gli eletti nelle liste del movimento ROMA - "Operazione trasparenza 1: mi ha contattato ieri un esponente di rilievo del Pd per anticiparmi che lunedì terranno riunione congiunta dei gruppi da cui proporranno i loro nomi per le Presidenze e nei successivi giorni incontreranno i gruppi per comunicarlo e confrontarsi": lo scrive il portavoce M5S del Senato Vito Crimi su Facebook. Intanto è prevista per oggi la nuova riunione dei parlamentari movimento in un albergo dell'Eur a Roma (Villa Eur-Parco dei Pini). I partecipanti stanno arrivando alla spicciolata. Anche questa volta il movimento ha cercato di mantenere top secret la sede dell'incontro, ma giornalisti e fotografi sono riusciti a individuare il nuovo posto. All'ordine del giorno dell'incontro c'è l'organizzazione dei lavori parlamentari, dall'individuazione dei probabili componenti delle commissioni ai memorandum delle procedure che i neoeletti dovranno seguire alla vigilia dell'inizio dei lavori parlamentari. Beppe Grillo nel frattempo rilancia con un messaggio su Twitter la ricerca di personale in grado di collaborare con i gruppi parlamentari del movimento. "Cerchiamo persone che vogliano aiutarci a far uscire dal buio questo paese da affiancare ai gruppi parlamentari", scrive il leader. "Persone - aggiunge - pulite, trasparenti e oneste, competenti e volenterose. Un Parlamento Pulito prima di tutto dall'assunzione degli assistenti e di coloro che lavoreranno con i gruppi. Sceglieremo i migliori tra i curricula che riceveremo, perché vogliamo svolgere un lavoro eccellente". (fonte: larepubblica.it)