SICILIA, DISEGNO DI LEGGE PER MUTUO SOCIALE I deputati della Lista Musumeci all’Ars hanno presentato un disegno di legge per introdurre in Sicilia il ‘mutuo sociale‘ che ‘permetterebbe a famiglie economicamente disagiate di accedere al diritto alla casa, senza vincoli’ come avvenuto nella Regione Lazio. Secondo i quattro deputati è ‘una proposta facilmente attuabile’.

‘La nostra e’ una significativa iniziativa sociale – spiega Nello Musumeci – che tende a fare della casa non un bene di lusso, ma un diritto di tutti, mentre il governo Monti impone agli italiani il pagamento dell’Imu, una tassa odiosa’. In base alla proposta di legge, intitolata ‘Accesso al diritto di abitazione e alla proprietà della casa mediante mutuo sociale’, si ‘attribuisce immediatamente, ai soggetti che ne hanno i requisiti, un diritto di proprietà dell’abitazione, ammettendoli a pagare ratealmente il costo di costruzione dell’immobile sostenuto dall’Ente pubblico, direttamente a quest’ultimo, gravato dei soli interessi legali, mediante rate mensili commisurate a un quinto del reddito familiare, con sospensione dei pagamenti nel caso in cui tale reddito cessi’. L’iniziativa, spiegano i promotori, sarebbe realizzata, per ciascuna provincia dal competente Istituto case popolari, mediante un apposito piano di costruzione, con l’utilizzo prioritario di aree edificabili già nella disponibilità della pubblica amministrazione. Gli alloggi realizzati sarebbero assegnati a cittadini residenti in Sicilia. Le risorse economiche sono rinvenibili anche nello stesso patrimonio odierno degli attuali Iacp e, più esattamente, in quella parte del loro patrimonio costituita dagli immobili ad uso non abitativo. (ANSA)

SICILIA, I SINDACI CHIEDONO AIUTO A ROSARIO CROCETTA: “SUPERARE CRISI DI LIQUIDITÀ”

Oltre 200 sindaci siciliani hanno preso parte ieri a Palermo, all’incontro con il presidente della Regione, Rosario Crocetta e con il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Durante l’assemblea l’AnciSicilia insieme con i primi cittadini, ha sottoposto al Presidente le “criticità e le emergenze che caratterizzano la vita degli enti locali”. “La mission dei comuni è produrre ricchezza e occupazione sul territorio, creare cioè tutti i presupposti per dar vita al riscatto e alla rinascita della Sicilia”, questo il commento del presidente dell’AnciSicilia, Giacomo Scala, che, nel corso della sua relazione, ha aggiunto: “In 3 anni al fondo delle Autonomie locali sono stati sottratti ben 250 milioni di euro e, ciò ha senza dubbio contribuito a rendere ancora più difficile per gli enti locali svolgere la normale vita amministrativa. Ma dobbiamo sempre tenere presente che se salta il sistema delle Autonomie locali, salta tutto il Paese. Per questo motivo chiediamo al governo regionale di aiutarci a superare la crisi di liquidità che mette in ginocchio non solo i comuni ma anche tutto il sistema delle imprese” “Dopo questo incontro – spiega Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – a cui ha partecipato la stragrande maggioranza dei sindaci dell’Isola, ci auguriamo che il governo regionale offra un’attenzione maggiore alle priorità che arrivano dal territorio. In questo momento, purtroppo, i primi cittadini si trovano a far fronte ad emergenze enormi e, in più, a dover scegliere quali servizi essenziali tagliare e quali salvare. A questo punto, ancora una volta sottolineiamo che non possiamo e non vogliamo limitarci a dare un assenso alle scelte del governo, ma vogliamo essere partecipi delle scelte. Dal momento che i comuni sono considerati il filtro del disagio e delle tensioni, che sono sempre più esposti al malessere sociale, al presidente Crocetta chiediamo di non essere lasciati soli. I comuni devono essere il motore per lo sviluppo economico e i sindaci non possono diventare dei curatori fallimentari”. (canicattìweb.com)