IL MINISTRO ALFANO IN MISSIONE IN BRASILE “Il Brasile è un grande Paese che coniuga importanti opportunità in tanti ambiti con la creatività e la passione per la vita della sua gente. Il messaggio politico di cui mi faccio portatore è, quindi,
quello della ricerca di un forte partenariato su tutte le complesse questioni globali: sul piano politico, sul piano economico e sul piano sociale e culturale. Perché il Brasile è per noi un partner strategico”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, in visita a San Paolo, all’inizio di una missione che lo porterà a Brasilia, Belo Horizonte (dove verrà inaugurata la nuova sede del Consolato d’Italia) e Rio de Janeiro. A Brasilia, il ministro Alfano incontrerà il presidente della Repubblica, il ministro degli Esteri, il ministro della Giustizia, il ministro della Programmazione Economica e il ministro della Difesa. Al centro dei colloqui, le relazioni bilaterali, con particolare attenzione a prospettive stabili di dialogo istituzionali, e i rapporti economico – commerciali, con un focus particolare sulla presenza economica dell’Italia in Brasile, il valore dell’interscambio commerciale e le opportunità offerte del Paese. Sul piano regionale, si parlerà inoltre della situazione in Venezuela e dell’accordo UE-Mercosur, mentre in chiave generale si discuterà di Nazioni Unite, presidenza italiana dell’OSCE e candidatura brasiliana all’OCSE. (Ufficio Stampa)
 
RISPARMIO ENERGETICO: IL SENATO ADERISCE ALLA CAMPAGNA "M'ILLUMINO DI MENO". IL PRESIDENTE GRASSO: "SCELTA GIUSTA"
 
Rispetto dell'ambiente e produzione di energia pulita. Il Senato della Repubblica, per l'undicesima volta, ha aderito alla campagna 'M'illumino di meno', promossa dalla trasmissione 'Caterpillar' di Radio 2 Rai, e organizzata in occasione della 'Giornata Internazionale del Risparmio Energetico'. Le luci della facciata del Senato verranno dunque completamente spente, venerdì 23 febbraio, dalle 18,30 alle 20.30. Stessa sorte per i punti luce, non di sicurezza, nei corridoi interni e nel Salone Garibaldi. "Il Senato - spiega il Presidente Pietro Grasso - crede nel rispetto dell'ambiente, nel risparmio e nella produzione di energia pulita. Per questo abbiamo deciso di aderire, con convinzione, all'iniziativa 'M'illumino di meno', promossa da 'Caterpillar', sapendo di fare una scelta giusta". Proseguono così le altre scelte virtuose compiute da tempo: da ormai due anni, infatti, a Palazzo Madama sono state sostituite le obsolete lampade della facciata con nuove luci a LED e negli altri edifici è ormai completo l'uso di lampade a basso consumo. Funziona, a pieni giri la produzione ecologica della centrale fotovoltaica del 'Trullo', in sinergia con il Gestore Servizi Energetici: il centro del Trullo è autosufficiente sul piano energetico coprendo il fabbisogno di 220mila kWh all'anno, con una potenza di picco di 200 kW ed immettendo l'eccedenza nella rete elettrica pubblica. E' stato poi concluso il rinnovo informatico relativo ai server e alle postazioni di lavoro con un risparmio di oltre 300mila kWh all'anno, unito ad un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica pari ad oltre 100 tonnellate ogni dodici mesi. Da tre anni, infine, continua l'utilizzo delle quattro vetture elettriche del Senato, a cui sono state affiancate 3 vetture ibride plug-in. (Ufficio Stampa)
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA HA INCONTRATO ALCUNE SCOLARESCHE DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO
 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale gli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado che gli hanno rivolto alcune domande. Di seguito una sintesi dell'incontro: Domanda: «Qual è, secondo la sua esperienza di docente e uomo di Stato, il contributo che il mondo della scuola e quindi noi studenti possiamo offrire per rimuovere e superare qualsiasi disparità sociale?» Presidente: «La scuola è lo strumento più importante per combattere le diseguaglianze perché è la cultura che consente di rimuovere l'ingessatura sociale, quella per cui per tanto tempo, nel passato, le nuove generazioni facevano sempre il lavoro delle precedenti; e c'erano talenti di grandi qualità che restavano inespressi perché non potevano accedere alla cultura, allo studio, alla preparazione. La scuola è l'elemento più dirompente contro l'ingiustizia sociale e l'immobilità. E la mobilità sociale è un obiettivo presente nella nostra Costituzione: l'articolo 3, nel suo splendido enunciato, dice che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno esprimersi delle personalità, di ciascuna persona. Questo è un obiettivo della Repubblica, della Costituzione, e quindi la scuola è lo strumento principale per questo. Ciò significa una scuola che sappia far esprimere i talenti di ciascuno, che non discrimini; una scuola in cui vi sia una collaborazione tra tutti: gli studenti perché partecipino in maniera consapevole e attiva al progetto educativo, gli insegnanti, i docenti, i professori, perché sappiano tirar fuori da ciascuno quello che ha da esprimere. La tradizione del nostro corpo docente nelle scuole non è quella di interpretare il proprio ruolo in maniera burocratica, ma di capire che ogni classe è fatta da tante persone, ognuna delle quali ha il suo percorso, il suo modo di apprendere. E quindi occorre saper modulare - riferito a ciascuno - il modo in cui si insegna. Il consentire a ciascun studente di esprimersi con libertà, senza condizionamenti economici o sociali di provenienza, riguarda però anche le famiglie perché il patto educativo con la famiglia è di grandissima importanza. In queste settimane abbiamo ascoltato spesso notizie di aggressioni ai docenti. Si tratta di episodi incivili e inammissibili. Ma quando i genitori si permettono un atteggiamento di contrapposizione alla scuola vanno anche contro l'interesse dei propri figli, perché sono la collaborazione, il dialogo, lo scambio di opinioni tra famiglia e scuola che consentono a ciascun ragazzo e ragazza di esprimersi con pienezza. Qui vi è la chiave per rompere ogni diseguaglianza sociale.» Hanno partecipato all'incontro: Liceo delle scienze umane "G. Mazzini" di Locri (RC); Liceo artistico musicale Misticoni Bellisario di Pescara; Istituto Luciano Dal Cero di San Bonifacio (VR); Istituto superiore Carlo Dell'Acqua di Legnano (MI), Liceo classico statale Mario Cutelli di Catania; Istituto Vincenzo Dandolo di Bargnano di Corzano (BS); Liceo classico Pilo Albertelli di Roma; Istituto Galileo Galilei di Roma e Istituto Pastori di Brescia. (Ufficio Stampa)
 
IL PRESIDENTE MATTARELLA HA CONFERITO 29 ATTESTATI D’ONORE DI “ALFIERE DELLA REPUBBLICA”
 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d'onore di "Alfiere della Repubblica" a ragazze e ragazzi che si sono distinti nella partecipazione, nella promozione del bene comune, nella solidarietà, nel volontariato e per singoli atti di coraggio. Sono giovani, nati tra il 1999 e il 2007, che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Quest'anno è stato dedicato ampio spazio a quanti si sono impegnati per la promozione dell'ambiente, inteso sia come salvaguardia del territorio sia come sviluppo del patrimonio culturale e sociale. La tutela e la valorizzazione dell'ambiente richiedono conoscenze, passione e una visione del futuro che le giovani generazioni mostrano spesso di avere. Accanto ai 29 Attestati d'onore, il Presidente Mattarella ha poi voluto riconoscere il merito di tre iniziative collettive assegnando loro una targa. Queste tre targhe testimoniamo come la cooperazione, tratto comune di molte iniziative giovanili, sia un elemento che contribuisce alla validità dei progetti poiché sin da piccoli è possibile eccellere stando insieme. La cerimonia di consegna degli Attestati si svolgerà al Quirinale, lunedì 12 marzo alle ore 11.00. (Ufficio Stampa)
 
LA QUERELA DI LUCIA BORSELLINO A MUSUMECI, L'EX ASSESSORE SI OPPONE ALL'ARCHIVIAZIONE
 
“Assessore Borsellino, il suo nome non le consente assolutamente di non avere rispetto alcuno per le autorità che rappresentano qualunque tipo di istituzione pubblica. Glielo dico perché sono sufficientemente paziente nei suoi confronti”, tuonava il 2 luglio 2014 dai banchi dell’opposizione all’Ars il deputato Nello Musumeci, oggi presidente delle Regione siciliana contro l’allora assessore alla Sanità Lucia Borsellino. Una frase mal digerita dalla figlia di Paolo Borsellino che, per aver legato il suo cognome ad un’ipotetica mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, lo ha querelato per ingiuria e diffamazione. Sulla vicenda la procura ha chiesto l’archiviazione, ma l’avvocato dell’ex assessore Borsellino, Vincenzo Greco, ha presentato opposizione all’archiviazione. Nell’udienza di ieri il gup Wilma Mazzara si è riservata la decisione. Nei prossimi giorni deciderà se archiviare il procedimento, ordinare un supplemento d’indagine o disporre l’imputazione coatta. L’attacco in aula di Nello Musumeci a Lucia Borsellino riguardava la mancata visita dell’allora assessore alla Sanità all’ospedale di Militello in Val di Catania, il paese natale di Musumeci. Una visita promessa e concordata tre volte con il sindaco del comune catanese e due deputati regionali che però è sempre saltata per sopraggiunti impegni dell’assessore. Per l’attuale presidente della Regione, Lucia Borsellino non si sarebbe scusata pubblicamente per la mancata visita, violando quello che Musumeci definisce il “galateo istituzionale” e dunque mancando di rispetto alle istituzioni. (da R.it)
 
SICILIA: MUSUMECI INCONTRA I RAPPRESENTANTI DELLA CESI
 
Palermo – “Ho ricevuto a Palazzo d’Orleans i vertici della Conferenza episcopale siciliana, guidata dal presidente e arcivescovo metropolita di Catania, Salvatore Gristina. Nel lungo e cordiale incontro – al quale erano presenti anche il vice presidente e arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, il segretario generale e vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta e il segretario aggiunto, Filippo Sarullo – tanti i temi trattati, dalle crisi delle Ipab alla tutela dei beni di arte sacra, dalla formazione salesiana al turismo religioso. E’ emersa una piena convergenza sugli argomenti affrontati e si è concordato un calendario di incontri monotematici fra i delegati dell’organo episcopale e della Regione. Particolare attenzione è stata dedicata alla crescente povertà, che investe quasi la metà delle famiglie dell’Isola. Un triste fenomeno che vede molte parrocchie impegnate in prima linea per le lenire le difficoltà di tanti cittadini. Ringrazio monsignor Gristina e i vertici della Cesi per l’interesse manifestato a favore di un’interlocuzione feconda, costante e concreta con questo governo della Regione. La drammatica condizione dell’Isola, del resto, impone piena assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni del territorio, ognuna nella propria autonomia. Con questo stato d’animo, ho già previsto per i primi giorni di marzo di incontrare, a Palazzo d’Orleans, i rappresentanti di tutte le comunità religiose presenti e operati in Sicilia, da quella ortodossa a quella protestante, dall’ebraica alla musulmana, alla buddista. Ognuna dovrà vedere nella Regione Siciliana un interlocutore aperto, attento e disponibile”. Lo comunica il Presidente della Regione On. Nello Musumeci http://www.lagazzettaennese.it