UNITED WE STAND STRONG: DOMANI LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA PRESIDENZA BULGARA DELL’UE ROMA - “Unitede we stand strong” è il motto scelto dalla Bulgaria per la sua prima presidenza dell’Unione Europera che inizia ufficialmente oggi, con una cerimonia di inaugurazione a Sofia cui parteciperano il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Alla vigilia della sua visita a Sofia, il Presidente Tajani ha dichiarato: “la Presidenza Bulgara prende il via in un momento importante e decisivo, su diversi fronti. L’Unione è infatti chiamata a fornire delle risposte alle principali preoccupazioni dei cittadini: immigrazione, sicurezza e occupazione. Sono fiducioso che, nei prossimi mesi, la Bulgaria saprà guidare e sostenere un’agenda ambiziosa, in stretta collaborazione con il Parlamento europeo”. (aise)
 
PUIGDEMONT PRESIDENTE 2.0: VORREBBE GOVERNARE IN VIDEOCONFERENZA
 
BRUXELLES - “Ben oltre Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Carles Puigdemont vorrebbe portare alle estreme conseguenze il sogno del Movimento 5 Stelle e diventare non semplice candidato che è espressione della “rete”, ma addirittura un presidente che governa attraverso la rete ricevendo una investitura “telematica”. Il leader di Junts per Catalunya si trova ancora in Belgio, a Bruxelles, perché in Spagna pende sulla sua testa un mandato di cattura per ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici, che gli impedisce di tornare in Catalogna per governare. Ma il fronte indipendentista ha vinto le regionali del 21 dicembre scorsa e ora è determinato a scegliere proprio Puigdemont come presidente della Generalitat”. È quanto si legge oggi su “Eunews”, quotidiano online diretto a Bruxelles da Lorenzo Robustelli. “La costituzione dell’Ufficio parlamentare è fissata per mercoledì prossimo, dopodiché sarà designata la presidenza di questo organismo, incaricato di regolare il funzionamento del Parlamento catalano organizzare l’investitura del presidente della Generalitat con un primo voto che deve essere fatto entro il 31 gennaio. E qui nasce il problema, perché per ottenere l’investitura bisogna presentare all’Aula il proprio programma, ma la costituzione non chiarisce esplicitamente se la presentazione deve essere fatta da una persona fisicamente presente. E qui entra in campo la rete, che permetterebbe a Puigdemont di partecipare alla seduta del Parlamento catalano in video conferenza, e poter poi essere designato come presidente. I partiti unionisti hanno già dichiarato di considerare illegale questa procedura e sono pronti a presentare appello alla Corte Costituzionale nel caso venisse messa in atto. I partiti indipendentisti e lo stesso ufficio di presidenza del Parlamento hanno perciò attivato i propri esperti legali per stabilire se esista e quale sia una maniera giuridicamente non impugnabile per aggirare l’ostacolo. Un’altra ipotesi è che Puigdemont deleghi a un altro parlamentare la lettura del programma di governo, per poi essere regolarmente eletto tramite il voto ad esso collegato”. (aise)
 
CONFERENZA SULLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
 
ROMA – Cosa fa l’Italia per uno sviluppo economico e una globalizzazione più equa? Come difendiamo i diritti umani e combattiamo il cambiamento climatico? Se ne discuterà il 24 e il 25 gennaio a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, dove si terrà la prima Conferenza nazionale sulla cooperazione allo sviluppo. “Novità e futuro: il mondo della cooperazione italiana”, questo il titolo della due giorni di incontri, confronti, idee con esperti dal campo, imprese, testimonial e ospiti del mondo della cultura per capire quanto la cooperazione crei opportunità di crescita e lavoro per tutti. All’evento – organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – parteciperanno il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano, il vice ministro degli Esteri Mario Giro, il commissario europeo per la Cooperazione allo sviluppo Neven Mimica, il presidente del Senegal Macky Sall, il ministro dell’Economia e Finanze Pier Carlo Padoan , il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Gian Luca Galletti, il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini , il presidente dell’Anci Antonio Decaro . (Inform)
 
SICILIA, IPOTIZZATO RITORNO AI TETTI SUGLI STIPENDI DEL PERSONALE DELL’ARS
 
Scritto da Pietro Geremia alle 6:10 del 10 gennaio 2018. Archiviato in Cronaca , Cronaca Provincia , Cronaca Sicilia , Letti , Politica , Politica Sicilia , Provincia . Puoi seguire ogni risposta attraverso gli RSS 2.0 . Un ritorno dei tetti sugli stipendi del personale dell’Ars sembra profilarsi per laregione siciliana. Il Consiglio di presidenza dell’Ars infatti, pare che intenda dare il via alla trattativa che formalmente si aprirà il prossimo 17 gennaio. Dopo le sempre più continue polemiche dunque, il presidente Miccichè ha avviato in extremis una trattativa per provare a prorogare i tetti, evitando di tornare a livelli di retribuzione che oscillano fra i 260 mila e i 350 mila euro annui. La trattativa con i sindacati durerà però almeno due mesi e nel frattempo scatteranno gli aumenti sui quali l’Ars ha comunque stanziato 900 mila euro in più nella voce di spesa per i dipendenti di ruolo. (da siciliareporter.it - Di Pietro Geremia)
 
SICILIA, MUSUMECI: “LA REGIONE HA BISOGNO DELLA COMMISSIONE REGIONALE ANTIMAFIA”
 
Scritto da Pietro Geremia alle 6:15 del 8 gennaio 2018. Archiviato in Cronaca , Cronaca Provincia , Cronaca Sicilia , Letti , Politica , Politica Sicilia , Provincia . Puoi seguire ogni risposta attraverso gli RSS 2.0 . Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci vuole con sempre più convinzione una Commissione Regionale Antimafia. Durante la cerimonia di commemorazione diPiersanti Mattarella tenuta a Palermo infatti, il neo Governatore ha dichiarato: “La Regione ha bisogno di una nuova Commissione antimafia che sia animata da una normativa diversa. La legge che l’ha istituita è del 1991. Abbiamo superato la fase de noviziato serve un ritocco alla legge, pur sapendo che la commissione regionale antimafia non può disporre dei poteri di polizia giudiziaria di cui dispongono le commissioni d’indagine delParlamento nazionale. È, però, tanto si può fare anche in termini di potenziamento delle unità lavorative a supporto del commissari deputati. La legge – continua Musumeci – va rivista, va riformata. La commissione regionale antimafia può svolgere un lavoro d’indagine nella pubblica amministrazione regionale e come dice la Corte Costituzionale può essere di straordinario ausilio a quella nazionale antimafia. Io ne sono convinto e lavoreremo perché questa normativa che è del 1991 possa essere rivista e adeguata ad un mutato contesto generale sociale economico e culturale”. (da siciliareporter.it - Di Pietro Geremia)