CATALOGNA, TAJANI: LAVORARE PER LA CONCORDIA E L’UNITA’ Strasburgo - Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha concluso mercoledì il dibattito sulla Costituzione,

sullo stato di diritto e sui diritti fondamentali in Spagna alla luce degli avvenimenti in Catalogna, affermando: “Ringrazio la Commissione Europea, guardiana dei trattati, per la chiara posizione espressa in quest´aula. Alla luce del dibattito che si è appena svolto e come sintesi della posizione espressa dalla maggioranza del Parlamento, voglio sottolineare alcuni elementi fondamentali. Come la storia dell'Unione europea ci insegna, in democrazia, l'unica strada da percorrere è quella di lavorare insieme per la concordia e l’unità. Nessuno ha gradito gli eventi accaduti domenica, ma decisioni unilaterali, compresa la proclamazione dell’indipendenza da uno Stato sovrano non soltanto sono in contrasto con l’ordinamento giuridico europeo, ma sono destinate a provocare pericolose divisioni. Da questo Parlamento parte un appello a sostegno di una riflessione serena e profonda, che favorisca il dialogo in Spagna, nel rispetto del quadro costituzionale, compreso lo Statuto di Autonomia della Catalogna, e che restituisca la politica alle istituzioni”. (NoveColonneATG)

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del lavoro - ANMIL, Franco Bettoni, il seguente messaggio.

«Le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari costituiscono un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro.

Prevenzione e attenzione alle vittime sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza. Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute. Ma se l'infortunio si verifica, l'invalidità, come la malattia, non deve essere lasciata a se stessa.

La rilevazione statistica in materia di infortuni ci indica che alcuni settori sono esposti al rischio più di altri, ciò chiama in causa il meccanismo dei controlli e le politiche di prevenzione, che devono inseguire senza arresto le più efficaci occasioni di ammodernamento offerte dallo sviluppo tecnologico.
Oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime.

Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla». (Ufficio Stampa)

 

Messaggio del Presidente Mattarella nel 74° anniversario dell'eccidio di Bellona

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Sindaco di Bellona, Filippo Abbate, il seguente messaggio:

«Nella ricorrenza del 74° anniversario dell'eccidio, rivolgo un commosso pensiero ai familiari delle 54 vittime innocenti della barbara rappresaglia di quel tragico 7 ottobre 1943.
L'efferatezza di quel gesto e il dolore che ha segnato a lungo nei cuori e nelle menti la comunità di Bellona, siano di monito e riflessione affinché gli orrori causati dalla guerra e dall'odio tra i popoli non vengano mai dimenticati.
L'impegno e la partecipazione con i quali l'amministrazione comunale e i cittadini di Bellona commemorano ogni anno la sofferta memoria di quel brutale eccidio, mantengono saldo il legame tra passato e presente e rinnovano l'affermazione convinta di quei valori di rispetto, tolleranza, democrazia e pace che sono fondamento della nostra Repubblica.
Con questo spirito e con profonda partecipazione rivolgo a lei signor Sindaco, alle autorità presenti e all'intera comunità di Bellona il mio saluto commosso» (Ufficio Stampa)

Legge di delegazione europea 2016-2017, lunedì in Aula la discussione generale

I lavori in Aula riprendono lunedì 9 ottobre con la discussione congiunta sulle linee generali del disegno di legge e del documento: Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2016-2017 (Approvato dal Senato) (C. 4620) e Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Anno 2016) (Doc. LXXXVII, n. 5).

A seguire la discussione sulle linee generali del disegno di legge: Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute (Approvato dal Senato) (C. 3868-A e abb.)

La legge di delegazione europea

La legge di delegazione europea è, insieme alla legge europea, uno dei due strumenti di adeguamento all'ordinamento dell'Unione europea introdotti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234, che ha attuato una riforma organica delle norme che regolano la partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.

La legge di delegazione europea, ai sensi dell'articolo 30 della legge n. 234 del 2012, contiene le disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive e degli altri atti dell'Unione europea.

Il disegno di legge di delegazione europea, con l'indicazione dell'anno di riferimento, deve essere presentato dal Governo entro il 28 febbraio di ogni anno. (Ufficio Stampa)

D’Alia: “Musumeci non candidi i voltagabbana, transumanza causa guai”

 “I cambia casacca sono la causa dell’instabilità (istituzionale, ndt.) e frenano i processi riformatori in Sicilia: la ‘transumanza’ è causa della palude in cui ristagna la Regione. Un fenomeno esecrabile dal punto di vista etico”.  Così Gianpiero D’Alia, coordinatore nazionale dei Centristi per l’Europa, in un’intervista a ‘La Sicilia’.

“Questa gente – osserva – pensa che le regionali siano un concorso pubblico in cui non è importante fare vincere le idee, i valori e le proposte, ma ottenere un posto di lavoro ben retribuito, con spregiudicatezza e con chiunque. I voltagabbana pensano solo alla loro sopravvivenza. Gli elettori puniranno quelli che hanno cambiato casacca”.

Secondo D’Alia, “chi vincerà le elezioni non dovrebbe accogliere tra le proprie fila chi è stato avversario in campagna elettorale. L’ex ministro, quindi, lancia un appello a Musumeci, “lo stimo, ma rischia di rimanere ingabbiato. Non candidi i voltagabbana. Musumeci è il candidato di una coalizione che per metà non lo voleva. Non lo faranno governare”.

Su Micari e le liste pulite, infine, il coordinatore centrista spiega: “La coalizione che sostiene il rettore è la più credibile, anche perché è stata depurata dalla gente che è andata via. Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone – conclude è stato uno dei migliori presidenti che sala d’Ercole abbia mai avuto, perché onesto e serio. Ad oggi tre candidati governatore, Fava, Micari e Cancelleri hanno chiesto liste pulite. Spero che lo faccia anche Musumeci”. (Siciliainformazione.it - REDAZIONE)