DEL RE: NEGLI ULTIMI ANNI CRESCIUTA PRESENZA ITALIANA IN AFRICA

La Vice Ministra agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Emanuela Del Re, ha aperto il Webinar “Oltre il Mediterraneo – una prospettiva strategica per la cooperazione tra Italia e Africa”, organizzato dal Think Tank Agenda e dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani.

La Vice Ministra ha innanzitutto evidenziato i contenuti del “Partenariato con l’Africa”, il documento di public policy presentato dalla Farnesina lo scorso dicembre. “C’è un unico corridoio che unisce il continente europeo a quello africano, dal Capo di Buona Speranza alla Penisola scandinava, senza soluzione di continuità” – ha esordito la Vice Ministra – “E questo documento ne prende atto. Negli ultimi 2-3 anni l’Italia ha messo a punto un nuovo modo di rapportarsi con il continente africano che ha profonde radici nello storico partenariato del nostro Paese con l’Africa. Mai come in questo periodo si sono moltiplicate le visite dei nostri esponenti di governo in Africa e la nostra presenza nel continente è cresciuta, nella consapevolezza che rappresenta un’assoluta priorità per la nostra politica estera. E mai come oggi, nell’Unione Europea si parla d’Africa” “Nel 2021, l’Africa sarà ancor più al centro dell’agenda internazionale, nell’ambito della Presidenza italiana del G20 e della co-presidenza della COP 26” – ha evidenziato la Vice Ministra – “Il nostro partenariato si basa sul principio della ‘ownership’, della piena appropriazione africana delle risposte alle sfide e alle opportunità del continente. L’Italia, anche tramite la cooperazione allo sviluppo, accompagna questo processo, nella consapevolezza del nesso indissolubile tra sicurezza, pace e sviluppo”. La Vice Ministra ha infine sottolineato la necessità di modificare la narrativa sul continente, affinché rifletta il grande fermento che attraversa l’Africa, a livello economico e culturale. (USEF)

ONU: SERENI, RAFFORZARE L’ATTIVITÀ DI PEACEBUILDING DURANTE LA PANDEMIA

“Come ha affermato di recente il Segretario Generale Guterres, ‘La pandemia ha dimostrato la fragilità del nostro mondo’. Tenere sotto controllo la violenza nei conflitti è diventato più difficile ovunque. Di conseguenza, l’importanza delle attività ONU nel peacebuilding è considerabilmente aumentata”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, intervenendo alla Conferenza di rifinanziamento del Peacebuilding Fund delle Nazioni Unite. “Prevenzione delle crisi, soluzioni politiche e azione per una pace sostenibile: queste - ha proseguito Sereni - sono le priorità per l'ONU e i suoi Stati membri. Non abbiamo strumento migliore della costruzione della pace per raggiungere questi obiettivi ed evitare tutte le sofferenze umane, le conseguenze psicologiche e materiali dei conflitti. Finora, il Fondo ONU per il peacebuilding ha contribuito alla promozione della pace e della sicurezza, dello sviluppo, della giustizia e dei diritti umani in molti Paesi. Il suo approccio multidimensionale e inclusivo - ha detto ancora la Vice Ministra - ha il sostegno dell'Italia, che condivide l’importanza di valorizzare le comunità locali e la collaborazione tra l’ONU e gli attori regionali nell’azione di peacebuilding. Ma, come detto dal Segretario generale, serve un ‘salto di qualità’ nel finanziamento del Fondo. Un suo aumento è necessario per sostenere la Strategia di peacebuilding 2020-2024. A questo proposito, negli ultimi anni, l’Italia ha sempre contribuito al Fondo e - ha concluso Sereni - continuerà a garantire il suo impegno anche in futuro”. (USEF)

GIORNO DELLA MEMORIA: FICO, ISTITUZIONI SEMPRE IMPEGNATE CONTRO ODIO DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ROBERTO FICO IN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA:

"Il 27 gennaio del 1945 i cancelli di Auschwitz furono aperti, rivelando al mondo l'orrore del genocidio nazista. Questa data è stata poi scelta per commemorare le vittime dell'Olocausto, per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte. Il Giorno della Memoria è un'occasione per riflettere, per ricordare come l'odio, in tutte le sue forme ed in ogni contesto storico, è sempre causa di una progressione criminale capace di giungere ad esiti aberranti: il passaggio dal pregiudizio all'annientamento dell'altro è più rapido di quanto si possa immaginare. Questa consapevolezza deve aiutarci a tenere sempre alta l'attenzione contro l'intolleranza, l'indifferenza, l'ignoranza e l'oblio che, ancora oggi, rischiano di alimentare nuovi orrori e nuove atrocità. Le istituzioni, italiane ed europee, devono essere costantemente impegnate in questo esercizio di memoria e di responsabilità civile promuovendo tutti gli strumenti utili a combattere ogni forma di integralismo, pregiudizio e intolleranza ed a difendere una società fondata sul rispetto della dignità di ogni essere umano". (USEF)

GIORNO DELLA MEMORIA, AUDIZIONE COMMISSIONE ESTERI -

MERCOLEDÌ ALLE 9 DIRETTA WEBTV Mercoledì 27 gennaio, alle ore 9, la Commissione Affari esteri, svolge l'audizione, in videoconferenza, di Gabriele Nissim, presidente dell'Associazione "Gariwo, la foresta dei Giusti", in occasione del Giorno della Memoria della Shoah. L'appuntamento viene trasmesso in diretta webtv. (USEF)

GIORNATA DELLA MEMORIA INTERVENTO DEL PRESIDENTE CASELLATI IN AULA

Senatori, oggi è la Giornata della Memoria, la ricorrenza che ogni anno ci consente di onorare le vittime della Shoah. Desidero quindi rivolgere a nome mio personale e di tutto il Senato un sincero pensiero di vicinanza e di amicizia alla comunità ebraica italiana e internazionale. 76 anni fa l'apertura dei cancelli di Auschwitz ha svelato al mondo l'orrore dello sterminio ebraico. Il dolore del genocidio è ancora vivo in noi. Perché quel male, inferto a donne e uomini senza colpa, è un male universale, che non potrà mai essere dimenticato. Il ricordo è l'unica via per vincere il buio dell'indifferenza. Solo la memoria può renderci davvero consapevoli. Consapevoli del passato e consapevoli del futuro che vogliamo. Conoscere la storia non basta. È necessario comprenderla, capirla, sentirla nella sua terrificante realtà. Solo così il ricordo di ciò che è stato diventa ispirazione per vincere l'indifferenza, per non voltarsi mai dall'altra parte, per battersi sempre e comunque in difesa del bene supremo della vita e della dignità umana. La libertà, la democrazia, l'uguaglianza, sono il lascito che la Shoah ci ha affidato. Sono una eredità che va coltivata ogni giorno, lottando contro le tante insidie esistenti, costruendo solidi antidoti contro i germi della discriminazione, della violenza, della sopraffazione. Ciascuno di noi può fare molto perché il ricordo diventi la nostra coscienza collettiva e perché quella coscienza ci renda sempre vigili interpreti dell'oggi. Questo è il compito che la Giornata della Memoria ci affida, e sono certa che specialmente i giovani sapranno essere i nostri migliori testimoni di pace. (USEF)

GIORNATA DELLA MEMORIA. LUPO: RICORDARE L’ORRORE DELLA SHOAH AFFINCHÉ NON SI RIPETA MAI PIÙ UNA SIMILE NEGAZIONE DEI DIRITTI UMANI

“Ricordare l’orrore della Shoah affinché non si ripeta mai più un simile salto nel buio, una simile negazione dei diritti umani”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars, in occasione delle celebrazioni del 27 gennaio, Giornata della Memoria. “Anche nelle Democrazie apparentemente più solide – aggiunge l’esponente del Partito Democratico – è dovere di ciascuno di noi tutelare il valore della Memoria Collettiva, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni”. (USEF)