IL PRESIDENTE MICCICHÈ RICEVE A PALAZZO REALE IL CONSOLE GENERALE DELLA FEDERAZIONE RUSSA A PALERMO SERGEY PATRONOV

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè ha ricevuto a Palazzo Reale,

in visita di cortesia, il nuovo Console Generale della Federazione Russa a Palermo dott. Sergey Patronov. Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato anche il segretario generale dell’Ars Fabrizio Scimè e il capo di gabinetto Patrizia Perino, sono stati affrontati diversi temi tra i quali quello di una ripresa degli scambi culturali tra la Sicilia e la Russia al termine della pandemia da coronavirus. Sono diversi i progetti che il Console Patronov ha sommariamente illustrato al Presidente Miccichè, che ha donato all’ospite un libro sulla storia di Palazzo Reale. (USEF)

I SINDACI D’ITALIA SI SONO INCONTRATI ON LINE PER L’ASSEMBLEA ANNUALE

Roma - Si è svolta dal 17 al 19 novembre la XXXVII assemblea nazionale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia). All’appuntamento che vede coinvolte le Istituzioni si confrontano e tracciano la strada del futuro i rappresentanti degli oltre 8000 Comuni italiani. Il Presidente di Anci, De Caro, sindaco di Bari ha aperto i lavori di quella che è stata la prima Assemblea virtuale della storia dell’organizzazione. Il Coronavirus e l’emergenza sanitaria e sociale conseguita è stato al centro del dibattito, il ruolo svolto dai sindaci e le buone azioni messe in campo nonché il rapporto dei sindaci con il governo. In un video, realizzato dall’Agenzia 9colonne, sono stati messi in fila i temi sul tavolo dell’assemblea. “In Veneto - ha spiegato Paolo Pagliaro nel video - ci sono 180 mila persone ultraottantenni che vivono da sole. E dunque a Villa del Conte, in provincia di Padova, il sindaco ha creato l’assessorato alla Solitudine. L’assessora non ha un grande budget, anzi: non ce l’ha affatto, ma le basta il cellulare per rispondere ai molti che la chiamano e per aiutare chi tra i suoi 5 mila compaesani si trova in difficoltà. Nella tempesta della pandemia che è tornata a colpire l’Italia, i sindaci sono le sentinelle della coesione sociale. E’ un ruolo decisivo, perché il coronavirus ha fatto da moltiplicatore delle disuguaglianze e da innesco per nuove povertà”. “Nei giorni del lockdown - spiega Pagliaro - quasi 4 milioni e mezzo di cittadini, i più bisognosi, hanno potuto contare sui soccorsi alimentari gestiti dai Comuni. Molti sindaci sono scesi in strada per convincere i riottosi a indossare le mascherine o a rispettare il distanziamento. E ora che è di nuovo allarme rosso, ci si attende ancora che siano i Comuni a spiegare la necessità delle restrizioni, a farle rispettare, se necessario a rimodularle”. “Nella fase più acuta della pandemia - spiega ancora - il presidente dell’Anci Antonio Decaro aveva proposto che venisse sospeso il potere di ordinanza che la legge attribuisce ai sindaci, perché tutti si affidassero alle decisioni della cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio. Un gesto di responsabilità, inedito nelle cronache istituzionali, per favorire comportamenti uniformi ed evitare quelle contrapposizioni che, per usare le parole del capo dello Stato, “creano inefficienze paralizzanti e pericolose fratture nella società”. “Concretezza, senso di responsabilità e spirito di squadra restano indispensabili anche per organizzare le difese di fronte alla nuova emergenza e per programmare la ripartenza stimolata dal Recovery Fund. Anche qui si candidano a un ruolo da protagonisti i Comuni, che tra i livelli di governo sono quello con i migliori indici di spesa e risultato”. (NoveColonneATG)

SICILIA; COVID. CRACOLICI E ARANCIO: ALTRO CHE “CHIARIMENTO”, IN COMMISSIONE RAZZA E LA ROCCA SI SONO ARRAMPICATI SUGLI SPECCHI

“Ci aspettavamo di avere un chiarimento dall’assessore Razza e dal dirigente La Rocca, invece abbiamo sentito un rumore fastidioso: quello delle loro unghie che stridevano mentre tentavano di arrampicarsi sugli specchi”. Lo dicono Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio, parlamentari regionali del PD e componenti della commissione Sanità dell’Ars, dove oggi si è tenuta l’audizione dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e del Dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica Mario la Rocca in merito alla comunicazione sulla piattaforma Gecos dei posti letto ordinari e di terapia intensiva Covid in Sicilia. “Non ci resta che aspettare che gli ispettori inviati dal Ministero facciano luce su quello che è realmente accaduto – aggiungono Cracolici e Arancio – dato che la mattina del 4 novembre è stata definita la programmazione dei posti letto da predisporre in due step, il 15 ed il 30 novembre. Ma nella stessa giornata del 4 novembre La Rocca ha improvvisamente chiesto ai vertici delle Aziende sanitarie di caricare i posti letto previsti per il 15 novembre. Le cose sono due: o quei posti letto erano già attivi e dunque non si capisce perché non fossero già stati caricati, oppure è stato chiesto di caricare posti letto non ancora attivi. E non basta dire che ‘oggi qui posti letto ci sono’, bisogna capire se c’erano già il 4 novembre quando La Rocca ha chiesto di caricarli”. “Oltretutto – proseguono Cracolici e Arancio – durante l’audizione in commissione l’assessore Razza ha dovuto ammettere che la piattaforma Gecos viene utilizzata dal 118 e dai pronto soccorso per individuare i posti letto ai quali indirizzare i pazienti: quei posti letto devono dunque essere ‘attivi’, e non ‘attivabili’ sulla carta, altrimenti si creano gravi rischi per i pazienti. Insomma, altro che programmazione, qui c’è un governo che arranca e vive alla giornata”. Nel corso della seduta della commissione Cracolici ha poi fatto rilevare che “i dati sul tracciamento del contagio, con ogni probabilità, nel momento in cui vengono caricati sono già ‘vecchi’ poiché da quando viene effettuato un tampone molecolare a quando arriva il responso possono passare anche quindici giorni, e solo allora l’esito viene comunicato”. (USEF)

MATTARELLA: «SPEZZARE LA CATENA DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE SIGNIFICA CONTRASTARE OGNI FORMA DI SOPRAFFAZIONE, DI IMPOSIZIONE E DI ABUSO»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” ha rilasciato la seguente dichiarazione: «La ricorrenza di oggi induce a riflettere su un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica. Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache, offrendo l’immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali. La violenza di genere non si esprime solo con l’aggressione fisica, ma include le vessazioni psicologiche, i ricatti economici, le minacce, le varie forme di violenza sessuale, le persecuzioni e può sfociare finanche nel femminicidio. Alla base di tutte queste forme di violenza vi è l’idea dissennata e inaccettabile che il rapporto tra uomini e donne non debba essere basato su di un reciproco riconoscimento di parità. In questo momento drammatico per il nostro Paese e per il mondo intero le donne sono state particolarmente colpite. La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza che spesso ha luogo proprio tra le mura domestiche: si è purtroppo assistito, durante il periodo di lockdown, ad un drammatico aumento della violenza contro le donne che vede tragicamente, a volte, coinvolti anche minori. Le istituzioni hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne e dalle associazioni che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione. Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza. Spezzare la catena della violenza contro le donne significa contrastare ogni forma di sopraffazione, di imposizione e di abuso. In una società democratica le donne non devono avere più paura di subire violenza, in casa, sul lavoro, in tutti i luoghi e i contesti in cui ritengano di realizzare la propria personalità». Roma, 25/11/2020 (USEF)

SOSTEGNO ALL’INDUSTRIA CULTURALE. SERENI E DI STEFANO AL TAVOLO DI ASCOLTO DELLA FILIERA

Si è svolto oggi in modalità virtuale il Tavolo di Ascolto della Filiera Culturale con la partecipazione della Vice Ministra Marina Sereni e del Sottosegretario Manlio di Stefano. Alla riunione hanno partecipato AIE (Associazione Italiana Editori), ANICA (Associazione Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Multimediali), APA (Associazione Produttori Audiovisivi), ASSORESTAURO. L'iniziativa è parte della nuova serie di Tavoli settoriali dedicati alle categorie produttive nazionali, convocati dal Sottosegretario Di Stefano, che ha la delega all’internazionalizzazione delle imprese, iniziata il 2 novembre scorso. La nuova serie fa seguito a quella svoltasi ad Aprile che ha portato alla conclusione del Patto per l’Export. La Vice Ministra Sereni, titolare della delega per la promozione della cultura italiana nel mondo, ha aperto l’incontro sottolineando come “fin dall’inizio della prima ondata, abbiamo predisposto un pacchetto di misure e progetti per far fronte alla crisi. Penso ai circa 30 milioni di euro stanziati e ai 90 prodotti culturali inediti commissionati dalla Farnesina grazie ad avvisi pubblici. Di fronte a un impatto così forte della crisi, è essenziale progettare e programmare al più presto strategie di ripresa e di rilancio del settore della cultura che siano efficaci, innovative, di ampio respiro e rivolte al medio-lungo periodo. In questo senso, dobbiamo sfruttare al meglio l’apporto che ci forniscono le tecnologie digitali, che possono consentire di articolare l’offerta culturale e creativa, attraverso esperienze ibride, e di ampliare così anche la platea dei destinatari.” “Occorre accompagnare una trasformazione del modello del business per arte e cultura, per evitare che dipenda dalla sola bigliettazione. Da qui, dalla tecnologia digitale, oltre che dall’impegno delle imprese e delle associazioni del settore, può scaturire una nuova domanda, più flessibile, più tecnologica.” – ha proseguito la Vice Ministra – “Il compito della Farnesina è quello di mettere a disposizione strumenti e opportunità che possano sostenere il sistema dell’impresa culturale e creativa ad internazionalizzarsi, contribuendo così al rilancio del Sistema Italia nel mondo. Per questo obiettivo, dobbiamo valorizzare al massimo la rete degli Uffici diplomatici e consolari e degli Istituti Italiani di Cultura e utilizzare al meglio tutte le risorse nazionali ed europee disponibili”. Di Stefano, nel suo intervento, ha evidenziato come “la cultura è uno strumento primario per il nostro Paese per promuovere l’intero ecosistema nazionale di filiera come il turismo e l’enogastronomia. Stiamo dunque creando nuovi strumenti ad-hoc per l’internazionalizzazione dell’industria culturale basati sul digitale e sulla finanza di vantaggio. Un confronto costante nell’interesse dell’immagine dell’Italia.” Per il Sottosegretario, "la cultura rappresenta anche uno dei tre assi della nostra nuova promozione integrata "3D", insieme all'economia e all'innovazione. Auspichiamo per il futuro non solo che le nostre produzioni culturali abbiano successo all'estero, ma anche che aiutino a promuovere gli altri settori del Sistema Paese in un'ottica sempre più integrata".(USEF)

NOTA FARNESINA - DI STEFANO FIRMA PROTOCOLLO D’INTESA TRA FARNESINA E FEDERAZIONE CUOCHI

Si è tenuta questa mattina la cerimonia di firma del protocollo d’intesa tra Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e Federazione Italiana Cuochi (FIC), rappresentati rispettivamente dal Sottosegretario Manlio Di Stefano e dal Presidente di FIC Rocco Pozzulo. Il Protocollo regola la collaborazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la sua rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura e degli Uffici ICE, con la Federazione Italiana Cuochi, per la realizzazione di eventi promozionali volti a diffondere i valori della dieta mediterranea e promuovere la conoscenza delle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane. “La firma di questo protocollo – ha dichiarato il Sottosegretario – che abbiamo voluto si tenesse durante la Settimana della Cucina Italiana nel mondo, sta a significare che abbiamo ben chiara la direzione futura della promozione delle nostre eccellenze agro-alimentari e culinarie all’estero che deve passare anche attraverso la formazione al gusto e ai saperi della tradizione italiana. Sono convinto che, soprattutto in ottica post pandemica, questa collaborazione porterà concreti vantaggi in termini di proiezione della nostra arte culinaria nel mondo, tassello indispensabile di quel 'Vivere all’italiana' che è da anni la nostra bandiera.” (USEF)