SCALFAROTTO CON VICE PRESIDENTE BUNDESTAG: LE CRISI IN EUROPA VANNO GESTITE DALLA UE

Forte identità di vedute nel colloquio, svoltosi alla Farnesina, tra il Sottosegretario Ivan Scalfarotto e Thomas Oppermann, Vice Presidente del Bundestag tedesco.

La profonda interconnessione economica, commerciale e sociale, tra Italia e Germania e la necessità di mantenere sforzi congiunti per affrontare un destino comune all’interno dell’Unione Europea, hanno rappresentato i messaggi chiave condivisi nella conversazione. Scalfarotto ha innanzitutto ringraziato la Germania per l’aiuto concreto portato al nostro Paese all’inizio della pandemia di Covid-19. Ha quindi evidenziato la rilevanza storica del Recovery Fund e la piena consapevolezza, da parte italiana, che sul Paese grava una particolare responsabilità in ragione dell’ingente mole di risorse messe a disposizione per sostenere una trasformazione dell’economia in termini di competitività, digitalizzazione, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. “Il governo italiano sta affrontando con grande serietà i lavori per l’elaborazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) italiano: abbiamo la responsabilità di spendere bene questi soldi, si tratta di una sfida e di una grande opportunità al contempo” – ha detto il Sottosegretario. In materia di migrazioni, a seguito della presentazione da parte della Commissione Europea del nuovo patto su Asilo e Migrazione, Scalfarotto ha riconosciuto che esso riconosce in parte le esigenze italiane. Tuttavia, rimane necessario avviare una fase di negoziazione per rivedere alcune criticità che il nuovo Patto presenta per l’Italia e per la politica migratoria europea nel suo complesso. “I migranti che si dirigono in Italia o in Grecia, o in Spagna sono in realtà diretti in Europa e i 27 hanno una responsabilità comune nei loro confronti. In generale, deve consolidarsi il principio che quando vi è una crisi all’interno dell’Unione Europea, la crisi deve essere gestita dall’intera Unione, non lasciando soli i Paesi più colpiti.” – ha sottolineato il Sottosegretario, concordando con il Vice Presidente Oppermann sulla necessità di una maggiore condivisione della crisi migratoria a livello continentale.(usef)

PAPA FRANCESCO: I GAY HANNO DIRITTO A UNA FAMIGLIA

Roma - Secondo Papa Francesco “le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia”. La storica apertura del Pontefice alle unioni gay arriva all’interno di un documentario dal titolo inequivocabile, “Francesco”, diretto dal regista russo Evgeny Afineevsky, candidato anche all’Oscar, che intreccia la storia di oggi con interviste esclusive allo stesso Pontefice e altri importanti uomini di Chiesa. In un passaggio del film, presentato il 21 ottobre alla Festa del Cinema di Roma, il Papa afferma che le persone gay “sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo”. Il film è stato ultimato lo scorso giugno, mentre il Covid-19 imperversava, e affronta insieme allo sguardo del Papa vari temi come quello della pandemia, del razzismo, degli abusi sessuali, ricorrendo a immagini di grande impatto. Nel film si parla della guerra in Siria e Ucraina ma anche della persecuzione dei Rohingya, ma il tema delle unioni tra omosessuali è quello che ha avuto maggiore impatto sul pubblico che per la prima volta ha assistito al film, anche se il messaggio di Papa Francesco è rivolto solo in parte all’Italia, che dal 2016 possiede già una legge sulle unioni civili. Monica Cirinnà che di quella legge era stata la prima firmataria, ha definito quelle del Pontefice “parole importanti, che sono certa scalderanno il cuore di molte e molte persone omosessuali credenti. Anche per i laici, confermano però che la fratellanza, la solidarietà, la pari dignità sociale e il senso di giustizia sono universali e possono attraversare, se c’è buona volontà, i confini tra le culture e le religioni, come dimostra anche l’ultima enciclica “Fratelli tutti”: tutte e tutti, anche le persone LGBT+”. M anche Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia , offre il suo punto di vista sulle parole espresse da Papa Francesco, definendole anch’egli “importanti e definitive”: per Adinolfi però sono parole che “ribadiscono la distinzione tra l’istituto del matrimonio, che per il Papa e l’ordinamento giuridico italiano non può che essere tra un uomo e una donna, rispetto a quello dell’unione civile pensato per i gay”. Ad oggi, il matrimonio omosessuale è consentito nel mondo in appena 28 paesi, mentre l’Italia fa parte di un nucleo più ristretto in cui l’unione tra coppie gay è consentita per legge con discipline diverse da quelle del matrimonio, come appunto le unioni civili. (NoveColonneATG)

NOTA FARNESINA - ACCORDO PER UN CESSATE IL FUOCO PERMANENTE IN LIBIA

L’Italia ha accolto con grande favore la firma oggi a Ginevra di un accordo per un cessate il fuoco permanente tra i rappresentanti militari libici in seno alla Commissione Militare Congiunta (JMC 5+5), che si è riunita nel corso della settimana e fino ad oggi sotto la guida delle Nazioni Unite e di UNSMIL. L’accordo per un cessate il fuoco permanente e duraturo, accompagnato da importanti provvedimenti in materia di sicurezza, a cominciare dal ripristino dei collegamenti aerei e terrestri interni alla Libia e dall’attuazione di misure di confidence building, è uno sviluppo di cruciale importanza per la stabilità della Libia. L’Italia – che ha sempre lavorato con determinazione per questo obiettivo – incoraggia tutte le parti libiche ad attuare concretamente le intese sottoscritte, continuando a dare prova di maturità nel superiore interesse del Paese. L’Italia auspica che ulteriori sviluppi vengano ora registrati anche nel dialogo politico intra-libico, che nelle prossime settimane vivrà, con la tenuta del Libyan Political Dialogue Forum, un passaggio potenzialmente decisivo verso una soluzione politica alla crisi libica. A questo riguardo, l’Italia conferma il proprio attivo e convinto sostegno al delicato esercizio promosso da UNSMIL. (USEF)

CORONAVIRUS, CONTE PRESENTA LA NUOVA “STRETTA”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi il 18 ottobre, ha presentato il nuovo dpcm voluto per arginare il crescente numero di contagi da Covid-19 registrato negli ultimi giorni. “I sindaci potranno disporre della chiusura di vie e piazze dalle 21”, ha spiegato Conte. “Tutte le attività di ristorazione saranno consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli; se non avviene al tavolo, sarà consentito fino alle ore 18”, ha aggiunto. I servizi da asporto saranno possibili fino a mezzanotte, mentre le consegne a domicilio non avranno limitazioni. Per quanto riguarda i ristoranti, Conte ha confermato il limite di “sei persone al tavolo”, con indicazione all’esterno dei locali dei posti ancora disponibili. Per quanto riguarda l’istruzione, il premier ha annunciato “più flessibilità nell’organizzazione dell’attività didattica nelle scuole”, con ingresso alle 9 nelle scuole superiori ed eventuale attività pomeridiana. Anche all’università saranno previsti “piani di organizzazione della didattica”, con attenzione alla situazione sanitaria locale. “Non sono consentite attività sportive dilettantistiche di base” se non individuale, ha spiegato Conte, confermando invece che lo sport professionistico andrà avanti; quindi sì all'attività motoria all'aperto, vietate le discipline "di contatto". Vietate sagre e fiere locali ma “saranno consentite quelle di carattere nazionale e internazionale”. Stop invece ai congressi in presenza. Nella pubblica amministrazione, tutte le riunioni dovranno essere tenute a distanza. Il presidente del Consiglio ha annunciato anche “l’incremento dello smart working”. Rimandata di qualche giorno la decisione sulle palestre. “Palestre e piscine avranno una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza, per far effettuare una nuova valutazione da parte del Cts”, ha concluso il presidente del Consiglio. (NoveColonneATG)