LA VICE MINISTRA SERENI INTERVIENE ALLA 50MA SESSIONE DELL’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ORGANIZZAZIONE DEGLI STATI AMERICANI (OSA)

“L'Italia e l'OSA hanno una lunga tradizione di proficua collaborazione sui quattro pilastri: democrazia,

diritti umani, sicurezza, sviluppo”. Lo ha dichiarato in videoconferenza la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni durante la 50ma sessione dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA). “Siamo impegnati – ha aggiunto Sereni – con OSA in alcuni programmi e progetti importanti: di osservazione elettorale, di contrasto alla corruzione e al crimine organizzato, a sostegno del processo di pace in Colombia e delle operazioni di sminamento in quel Paese. Un'altra area di crescente cooperazione è la sicurezza alimentare. L’Italia ha lanciato la ‘Covid-19 Food Coalition’ all'interno della FAO. Questa iniziativa mira a contrastare gli effetti negativi della pandemia su sicurezza alimentare e agricoltura attraverso la creazione di una rete di solidarietà basata su progetti di cooperazione, sia a livello individuale che regionale. Ad oggi, più di 40 Paesi, tra cui molti delle Americhe, hanno aderito alla ‘Food Coalition’”. “L’azione dell’Italia – ha proseguito la Vice Ministra – si inquadra in una strategia globale per combattere la pandemia. A marzo siamo stati tra i primi a sostenere la necessità della creazione di un’alleanza internazionale per il vaccino per Covid-19. Stiamo contribuendo in modo significativo agli sforzi verso questo obiettivo, sia attraverso la ricerca nazionale che la cooperazione internazionale, attraverso OMS, Gavi e Cepi”. “La salute – conclude Sereni – deve essere considerata un bene pubblico globale e sarà – insieme al tema della sostenibilità – una delle priorità della prossima Presidenza italiana del G20. In questo senso, ci adopereremo per mantenere al massimo livello l’impegno internazionale a favore della salute di tutti”. (USEF)

ITALIANI ALL'ESTERO - RETE DIPLOMATICO CONSOLARE - ISTITUITA L'AMBASCIATA D'ITALIA IN MALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, alla luce dell’importanza del Mali nel contesto della stabilizzazione della regione del Sahel, dell’aumento dell’azione italiana nella regione e degli interessi nazionali coinvolti, ha deliberato l’istituzione dell’Ambasciata a Bamako (Mali). Nei giorni scorsi la Vice Ministra Emanuela Del Re ha partecipato, in VTC, al 2° Dialogo Informale sul Mali presieduto dal Segretario di Stato Spagnolo, Cristina Gallach, con alcuni suoi omologhi europei. La riunione fa seguito a quella presieduta l’11 settembre scorso dalla stessa Del Re. "L’Italia auspica una transizione politica di successo in Mali.” – aveva esordito la Vice Ministra – “La nomina del presidente ad interim Bah N'Daw e del primo ministro Moctar Ouane e la designazione di un governo misto offrono un nuovo inizio per il Mali. Una finestra di opportunità in cui i maliani avranno la possibilità di ricostruire un patto nazionale attorno a istituzioni pubbliche più responsabili e inclusive, in linea con i desideri chiaramente espressi dal popolo maliano.” “Per questo risultato, dobbiamo elogiare il brillante sforzo compiuto dall'ECOWAS. Questo nuovo scenario politico è un messaggio positivo per tutti i partner di sviluppo del Mali e per il futuro della cooperazione bilaterale e multilaterale.” – ha proseguito Del Re - “L'obiettivo consiste ora nell'attuazione di una democrazia più forte e legittima, rispondendo a tutti gli elettori, comprese le donne e i giovani.” Prima della riunione la Vice Ministra aveva ricevuto l’Ambasciatore del Mali a Roma, Aly Coulibaly, per un aggiornamento sulla situazione interna del paese. La Vice Ministra ha colto l’occasione per ringraziare della collaborazione prestata alla recente liberazione di Padre Maccalli e Nicola Chiacchio e ha espresso il sostegno dell’Italia alla transizione politica in corso in Mali. (19/10/2020-ITL/ITNET)

AL QUIRINALE LA CERIMONIA DI CONSEGNA DELLE ONORIFICENZE OMRI A CITTADINI CHE SI SONO DISTINTI NELL’EMERGENZA DEL COVID -19

Il 20 ottobre, alle ore 11.30 a Palazzo del Quirinale, si svolge la cerimonia di consegna delle onorificenze di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite "motu proprio" dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 3 giugno 2020, a un primo gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus. I riconoscimenti, attribuiti ai singoli, vogliono simbolicamente rappresentare l’impegno corale di tanti nostri concittadini nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali. La cerimonia viene trasmessa in diretta streaming. Roma, 19/10/2020 (USEF)

SHOAH, FICO: MEMORIA MIGLIOR ANTIDOTO CONTRO IL RIPETERSI DELL'ORRORE

Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, in occasione del 77° anniversario della deportazione degli ebrei dal ghetto di Roma: "Era l'alba del 16 ottobre 1943 nel cuore della capitale quando 1022 ebrei - tra cui circa 200 bambini - vennero catturati e trascinati fuori dalle loro abitazioni. Nessuno tra di loro poteva minimamente immaginare l'inferno al quale erano stati condannati. Furono stipati all'interno di carri bestiame di un convoglio diretto al campo di concentramento di Auschwitz. Soltanto in 17 fecero ritorno, tra cui una sola donna e nessuno dei bambini deportati. A 77 anni da quella drammatica pagina della Shoah - la deportazione dal ghetto di Roma - rivolgiamo un pensiero commosso alle vittime dell'Olocausto e ai sopravvissuti che grazie alla loro testimonianza hanno permesso alle nuove generazioni di conoscere fino a che punto di aberrazione può spingersi la violenza di esseri umani contro altri esseri umani. L'esercizio di memoria è infatti un dovere per una comunità. Innanzitutto per chi rappresenta le Istituzioni: occorre mantenere viva la consapevolezza della barbarie che sconvolse il nostro continente e, attraverso questa consapevolezza, far comprendere soprattutto ai più giovani il valore di una democrazia compiuta. Tutti i cittadini devono sentirsi sempre in prima linea nella difesa del patrimonio dei valori democratici e dei principi di libertà, di tolleranza e di rispetto dei diritti umani. Perché è la memoria il miglior antidoto contro il ripetersi dell'orrore". (USEF)