CORONAVIRUS, LA SICILIA SI STA PREPARANDO AL PEGGIO, MUSUMECI “PICCO A FINE MESE” E TORNA A CHIEDERE L’ESERCITO IN STRADA

DA BLOGSICILIA - “Sul piano sanitario la situazione è sotto controllo, ma stiamo preparandoci al peggio:

è probabile che l’escalation dell’epidemia possa arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile. Ci stiamo attrezzando con nuovi posti di terapia intensiva, ne abbiamo 411 ma ne stiamo creando altri 200 e abbiamo mobilitato le strutture private”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervenendo a Mattino Cinque. “Alcuni pazienti dalla Lombardia sono stati trasferiti in Sicilia: siamo orgogliosi di averli potuti accogliere in uno spirito di solidarietà nazionale” aggiunge il governatore che poi manifesta preoccupazione “Non sappiamo se tutti quelli che sono rientrati hanno osservato l’isolamento, voglio sperare l’abbiano fatto: è chiaro che c’è anche chi sfugge al protocollo. Per questo ho chiesto e ottenuto dal governo provvedimenti restrittivi nei trasporti e al ministero dell’Interno di rafforzare la presenza delle pattuglie nelle città e nello Stretto, dove mi risulta che da due giorni ci sia una presenza significativa a Messina e a Villa San Giovanni”. (continua a leggere: https://www.blogsicilia.it/palermo/coronavirus-la-sicilia-si-sta-preparando-al-peggio-musumeci-picco-a-fine-mese-e-torna-a-chiedere-lesercito-in-strada/524393)

FRANCESCO PER IL VII ANNIVERSARIO DELL’INIZIO DEL PONTIFICATO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato a Sua Santità Papa Francesco, il seguente messaggio: «Santita’, a nome del popolo italiano desidero unirmi a quanti, nel mondo intero e nella Chiesa universale, desiderano farle giungere oggi le più sincere espressioni di affetto e vicinanza in occasione del VII anniversario dell’inizio solenne del Pontificato. Tale ricorrenza coincide quest’anno con un periodo di speciale prova per la diffusione globale del coronavirus Covid-19. In un contesto drammaticamente segnato dalla pandemia la comunità internazionale trova nella Sua illuminante Missione Pastorale e nella Sua viva e paterna testimonianza dei più alti valori evangelici un pressante invito a riscoprire le ragioni della collaborazione e della solidarietà tra gli stati e tra i popoli, in adesione all’esigente messaggio di attenzione ai più vulnerabili che Vostra Santità propone con instancabile determinazione all’umanità tutta. (USEF: continua a leggere - https://www.quirinale.it/elementi/46589)

NOVE OSPEDALI DEDICATI AL CORONAVIRUS, OGNI PROVINCIA AVRÀ IL SUO COVID HOSPITAL, IL PIANO DELLA SICILIA PER SUPERARE L’EMERGENZA

DA BLOGSICILIA - Adeguare la struttura sanitaria siciliana all’emergenza coronavirus e dotare tutte le nove province di un Covid-hospital. E’ questo il Piano d’azione dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. “La realizzazione di alcuni Covid-hospital in Sicilia è il presupposto per fare trovare il sistema sanitario siciliano pronto. Abbiamo adottato dei modelli organizzativi – ha spiegato – tutto si può fare tranne che evitare di usare l’esperienza di altre regioni italiane. Questi modelli stanno prevedendo anche la riconversione di alcune strutture ospedaliere che è già iniziata, e che nella seconda fase del piano coinvolgerà tutte le province. La riconversione è una scelta necessaria, perché dobbiamo mettere sul piatto della bilancia delle decisioni come la necessità di curare il paziente in un luogo di cura e fare continuare l’attività ordinaria degli ospedali”. Sono 650 i posti letto di terapia intensiva che la Regione Siciliana deve attivare per fronteggiare un possibile picco di contagi del Coronavirus, ha spiegato Razza. Attualmente la disponibilità è di 120 posti letto in tutta la Regione. Ad oggi sono impegnati 28 posti letto. Nonostante il divario l’assessore alla Salute non si è mostrato preoccupato e ha spiegato che «oggi registriamo un lieve miglioramento. Inoltre – ha proseguito – applicando il peggiore moltiplicatore possibile la dotazione di posti letto già disponibili oggi ci consente di non trovarci alla situazione di asfissia». L’11 di marzo, comunque, è partito dalla Regione Siciliana la richiesta di fabbisogno aggiuntivo per raggiungere il livello di 650 posti letto di terapia intensiva. (continua a leggere: https://www.blogsicilia.it/palermo/nove-ospedali-dedicati-al-coronavirus-ogni-provincia-avra-il-suo-covid-hospital-il-piano-della-sicilia-per-superare-lemergenza/524347)

LA FACCIATA DI PALAZZO MADAMA ILLUMINATA CON I COLORI DELLA BANDIERA ITALIANA FINO ALLA FINE DELL'EMERGENZA SANITARIA

La facciata di Palazzo Madama, per decisione del Presidente del Senato Elisabetta Casellati, da questa sera e fino alla fine dell'emergenza sanitaria in corso nel Paese, sarà illuminata con i colori della Bandiera Italiana. "È una scelta simbolica ma dettata dalla volontà concreta di dare a tutti gli italiani un segnale di fiducia e di vicinanza delle Istituzioni. In questa drammatica fase per il Paese - dichiara il Presidente Casellati - dobbiamo guardare al Tricolore per sentirci ancora più uniti nel nome di quei valori di coraggio, solidarietà, sacrificio e fiducia nel futuro che hanno sempre ispirato la nostra storia. Oggi come ieri".(USEF)

UNIVERSITÀ DI PADOVA, CASELLATI: "UNIVERSITÀ E ISTITUZIONI NON SI POSSONO E NON SI DEVONO FERMARE"

«La ricerca e la conoscenza sono una risorsa irrinunciabile per vincere ogni emergenza e guardare avanti con rinnovata fiducia. Questo è lo spirito con cui deve essere aperto l'anno accademico dell'Università di Padova. Questo è il messaggio che ogni Ateneo ha l'opportunità di consegnare ai propri studenti» Lo ha detto il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenendo da Palazzo Madama alla Cerimonia inaugurale del 798° Anno Accademico dell'Università degli Studi di Padova che quest'anno, nel rispetto dei provvedimenti governativi, si è svolta in modalità telematica con tutti gli ospiti in video-collegamento. Il Presidente Casellati ha aggiunto: «Il sapere e la scienza non si possono e non si devono fermare mai. Le Università, come le istituzioni democratiche devono proseguire la loro attività per i cittadini e con i cittadini che stanno affrontando oggi grandi sacrifici. È nei momenti di emergenza come questi che le nostre Università confermano di essere un incredibile bacino di competenze e di intelligenze a cui poterci affidare. Anche celebrare l'avvio di questo anno accademico significa dare un importante segnale di continuità e di speranza». «Lo studio, l'apprendimento, la ricerca, la conoscenza e la consapevolezza sono lo strumento fondamentale per vincere ogni emergenza e per affrontare il futuro» ha concluso il Presidente del Senato. (USEF)

ATTIVITÀ MAECI PER IL RIENTRO DEI CONNAZIONALI

La Farnesina è impegnata in prima linea per il supporto agli italiani all'estero, attraverso l’Unità di Crisi, le Ambasciate e i Consolati italiani nel mondo. Si lavora per individuare, in costante raccordo con le Autorità dei Paesi esteri, mezzi e itinerari per il rimpatrio di tutti coloro che vogliono tornare. Tutta la rete diplomatico-consolare è al lavoro senza sosta per diffondere informazioni utili ai connazionali e agevolarne il ritorno. Da quanto è iniziata la crisi legata al covid-19, sono stati organizzati più di 90 tra voli in deroga alla programmazione ordinaria o altri tipi di collegamenti, che hanno permesso di riportare a casa più di 8000 connazionali da 14 Paesi. L’Unità di Crisi della Farnesina ha risposto a più di 45.000 chiamate e continua a ricevere più di 1500 e-mail ogni giorno. A ciò si aggiungono le migliaia di richieste di assistenza che vengono ricevute senza soluzione di continuità dalle task force consolari create nei Paesi in cui è maggiore la presenza di connazionali che vogliono rientrare in Italia. Tutte le informazioni sono raccolte e continueranno ad essere diffuse in tempo reale sul sito “Viaggiare Sicuri” dell’Unità di Crisi della Farnesina e sui siti delle Ambasciate e dei Consolati. (USEF)