INIZIATIVE DELLA FARNESINA PER AGGIORNARE LA RETE CONSOLARE ONORARIA

Nel quadro delle iniziative volte a rilanciare l’immagine e l’efficienza delle rete dei consolati onorari, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha avviato una valutazione circa le prospettive degli uffici onorari privi di titolare

e inattivi da più di 5 anni. L’iniziativa, che ha riguardato 48 strutture onorarie (36 senza titolare da almeno 5 anni, 12 senza titolare sin dalla loro istituzione) delle oltre 500 che compongono la rete, si è rivelata particolarmente utile non solo per disporre di una fotografia aggiornata dell’effettiva operatività della rete onoraria ma anche perché ha permesso una riflessione sulla rete di seconda categoria dipendente, che ha condotto in molti casi alla decisione di far ripartire le procedure di identificazione e nomina di consoli onorari a capo di strutture inattive da molti anni. Sul totale di 48 uffici attualmente inattivi, quelli soppressi sono stati 27 , tra i quali 8 non avevano mai avuto alcun titolare. Per i restanti 21 Uffici onorari le Ambasciate o i Consolati verificheranno l’esigenza e la possibilità di una loro eventuale riattivazione. Le notizie uscite nei giorni scorsi che facevano meramente stato delle chiusure di uffici comunicate in Gazzetta Ufficiale, vanno quindi comprese in questo contesto di razionalizzazione e innovazione nel quale la Farnesina è impegnata per un servizio sempre più efficiente e capillare ai nostri connazionali nel mondo. (USEF)

SICILIA: AGRICOLTURA. CATANZARO: AL FIANCO DEI PRODUTTORI PER TUTELARE L’OLIO SICILIANO

“La produzione olearia siciliana, prodotto di una filiera controllata che fa della qualità il marchio distintivo, continua ad essere mortificata, in assenza di regole certe, dalle importazioni a prezzi bassi di olio di qualità scadente dalle regioni del Maghreb, fra cui la Tunisia. Una situazione insostenibile che obbliga i produttori siciliani ad abbassare i prezzi di vendita fino a non coprire i costi di produzione, e che va avanti nell’assoluta indifferenza del governo”. Lo dice il Michele Catanzaro parlamentare regionale del Partito democratico e vice presidente della commissione Attività produttive all’Ars. “Nell’ultimo anno alcuni produttori - spiega Catanzaro – hanno scelto di non avviare una campagna olearia che li avrebbe costretti a vendere la produzione a prezzi inaccettabili. E’ una situazione vergognosa – continua – per la cui soluzione intendo battermi al fianco dei produttori e delle associazioni di categoria. Non è accettabile – conclude - che un comparto tra i fiori all’occhiello della regione venga abbandonato. Il governo regionale ha il dovere di tutelare il mercato dei prodotti agricoli siciliani rilanciando un comparto che può fare da volano all’intera economia dell’isola”. (USEF)

FARNESINA: LIBIA

L’Italia esprime forte preoccupazione per le azioni che hanno portato alla sospensione delle attività estrattive e dei terminal petroliferi in Libia. Si tratta di uno sviluppo che sta già avendo serie conseguenze per l’economia e il popolo libici. Nel momento in cui proseguono gli sforzi internazionali per individuare una soluzione politica alla crisi, l’Italia richiama la necessità di mantenere l’integrità e la neutralità della NOC, unica compagnia legittimata a operare nel Paese. (USEF)

FARNESINA: TURCHIA

Le voci circolate sulla stampa secondo cui l’Italia starebbe negoziando con la Turchia ai fini dello sfruttamento delle risorse petrolifere a largo della Libia nel quadro del recente Memorandum of Understanding tra Ankara e Tripoli sulla delimitazione delle piattaforme continentali sono destituite di fondamento. Ciò che l’Italia sostiene, da tempo, è che il tema dello sfruttamento delle risorse energetiche nel Mediterraneo andrebbe visto come un’opportunità, da cogliere attraverso la collaborazione fra tutti gli Stati rivieraschi. Questo richiede, fra l’altro, che la delimitazione delle zone marittime avvenga attraverso un negoziato fra le parti interessate. È la posizione che abbiamo espresso negli ultimi mesi, in tutti gli incontri, alle autorità turche. (USEF)