QUESTE LE ULTIME DICHIARAZIONI DEI LEADER POLITICI PRIMA DEL SILENZIO ELETTORALE.

DI MAIO: “UNA PARTE DELLA LEGA HA NOSTALGIA DI BERLUSCONI. BASTA CON LE MINACCE DI CRISI” –

“Credo che il nervosismo della Lega sia collegato al caso Siri.

Probabilmente una parte di loro ha nostalgia dei governi con Berlusconi”. In un’intervista all’Unità il leader M5S parla anche della questione migranti e del tetto del 3 per cento.

DI MAIO: “LE ELEZIONI NON CAMBIERANNO LA POLITICA ITALIANA” –

“Non ho mai capito perché le elezioni europee dovrebbero cambiare il Parlamento italiano”, è stata l’accusa del leader dei 5 Stelle. “M5S ha il 36 per cento del Parlamento italiano, ha la maggioranza assoluta in Consiglio dei ministri e così rimarrà, io non intenzione di parlare di poltrone da lunedì ma di chiedere abbassamento delle tasse per le imprese e per le famiglie, salario minimo orario da realizzare, il decreto Famiglia, la legge sul conflitto di interessi”.

ZINGARETTI: “SE IL GOVERNO CADE DOPO LE EUROPEE IL PD CHIEDERÀ DI ANDARE AL VOTO”

– “Salvini e Di Maio antepongono gli interessi dei loro partiti a quelli del Paese perché sanno che il governo è al capolinea. Noi siamo l’alternativa a chi oggi sta distruggendo l’Italia e domani vuole distruggere l’Europa”, afferma invece il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in due interviste alla Stampa e all’Unità. “Il populismo è in un vicolo cieco. L’inganno dei populisti si sta smontando e l’unica alternativa credibile siamo noi”. Dopo le Europee, “il governo non si rafforzerà certo, con la manovra da attuare. E se dovesse cadere, il Pd chiederà di andare al voto”, assicura Zingaretti.

SALVINI: “NO A CHI DICE SEMPRE NO”

– “Ho sentito il governatore del Veneto, Zaia, è molto arrabbiato” per i rallentamenti su “la più grande opera pubblica al momento in costruzione”, la Pedemontana Veneta, perché “su 34 comuni attraversati ci sono 34 sindaci a favore: serve per viaggiare”. “Io sono stufo di quelli che dicono solo no. Io vi chiedo un voto per il Sì, un Sì anche per l’autonomia”. SALVINI E CASO DEGLI STRISCIONI SEQUESTRATI: “Dare del fascista a Salvini non è reato”: pm non convalida il sequestro degli striscioni anti Lega – “Non c’era alcuna portata e idoneità offensiva”. Sono le parole del pm di Bari, Iolanda Daniela Chimienti, in merito al caso degli striscioni sequestrati a Gioia del Colle lo scorso 21 maggio durante il comizio di Matteo Salvini.

BERLUSCONI: “RITORNO ALLE URNE? DECIDE MATTARELLA” –

“Ritorno al voto? La scelta spetta al capo dello Stato. Ritengo che ci siano le condizioni per un governo di centrodestra già in questa legislatura; ma laddove questa strada fosse impraticabile, Forza Italia è pronta ad andare a nuove elezioni e a vincerle con una squadra di centrodestra unita e”.