ANNIVERSARIO STRAGE DI CAPACI, IL PREMIER CONTE A PALERMO

DA PALERMO TOODAY - I vertici del governo saranno in città, giovedì, per partecipare alle manifestazioni in ricordo delle vittime della strage di Capaci.

Dopo i ministri Matteo Salvini e Marco Bussetti, anche il premier Conte ha annunciato la sua presenza. Con un comunicato comparso sul sito internet di Palazzo Chigi, è stato reso noto che il premier alle 9.05 deporrà una corona d'alloro presso la stele sul luogo dell'attentato e alle 10 parteciperà alla cerimonia nell'aula bunker del carcere Ucciardone. (continua a leggere: https://www.palermotoday.it/politica/presidente-del-consiglio-conte-palermo-anniversario-strage-capaci-23-maggio-2019.html

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA NELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI CAPACI

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «A ventisette anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiari. Vanno ringraziati quanti da una ferita così profonda hanno tratto ragione di un maggior impegno civico per combattere la mafia, le sue connivenze, ma anche la rassegnazione e l’indifferenza che le sono complici. I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili. Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli – a loro avversi - delle istituzioni democratiche e della legalità. Il loro sacrificio è divenuto motore di una riscossa di civiltà, che ha dato forza allo Stato nell’azione di contrasto e ha reso ancor più esigente il dovere dei cittadini e delle comunità di fare la propria parte per prosciugare i bacini in cui vivono le mafie. Questa riscossa ha già prodotto risultati importanti. Ma deve proseguire. Fino alla sconfitta definitiva della mafia, che Falcone e Borsellino hanno cominciato a battere con il loro lavoro coraggioso, con innovativi metodi di indagine, con l’azione nei processi, con il dialogo nella società, nelle scuole, soprattutto con una speciale attenzione all’educazione dei giovani. Giovanni Falcone avrebbe da pochi giorni festeggiato i suoi 80 anni. La mafia sanguinaria ha spezzato la sua vita, ma non il suo esempio di magistrato, il suo insegnamento di uomo delle istituzioni, la sua testimonianza civile. Falcone, come Cesare Terranova, Gaetano Costa, Rocco Chinnici, non era mai arretrato davanti alla minaccia criminale. Anzi, è stato determinante nel costruire strumenti più idonei di contrasto alla mafia, istruendo il primo maxi-processo, svelando aspetti non conosciuti dell’organizzazione criminale, contribuendo a far nascere la Procura nazionale e le Direzioni distrettuali antimafia. L’eredità costituita dalle sue conoscenze, dalla sua tenacia, dal suo rigore etico, è un patrimonio preziosissimo».(USEF)

RAPPRESENTAZIONE TEATRALE "PROCESSO A PINOCCHIO"

Per celebrare i trent'anni dell'approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, si è tenuto nell'Aula di Montecitorio lo spettacolo teatrale "Processo a Pinocchio", un progetto di Unicef Italia. Prima della rappresentazione, introdotti da Geppi Cucciari, sono intervenuti il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, la Vicepresidente, Mara Carfagna e il Presidente dell'Unicef Italia, Francesco Samengo. "E' stato emozionante vedere seduti nell'Aula della Camera tanti ragazzi e ragazze. E in particolare in occasione di un'iniziativa nata per riflettere sulle condizioni di vita dei più piccoli in Italia e nel mondo e sulle responsabilità che abbiamo noi adulti per garantire ai più giovani un futuro degno - ha dichiarato il Presidente Roberto Fico - La Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza traccia una via che deve essere un punto di riferimento costante per difendere e tutelare i bambini. Il nostro pensiero in questa giornata è andato alla piccola Noemi, ferita gravemente durante una sparatoria a Napoli, le cui condizioni sono in miglioramento".(USEF)

STRAGE CAPACI, CASELLATI: «LA MEMORIA DI FALCONE SI ONORA COMBATTENDO OGNI GIORNO CONTRO MAFIE E CORRUZIONE»

Il 23 maggio 1992 rappresenta una ferita mai rimarginata nel cuore dell'Italia: un giorno di lutto e di morte che ancora oggi provoca sofferenza e sdegno. E fino a quando mafia e corruzione continueranno ad esercitare i loro effetti devastanti sul nostro Paese, la memoria di Giovanni Falcone non potrà mai dirsi davvero onorata». Lo ha detto il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ricordando la strage di Capaci nella quale 27 anni fa persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Il Presidente Casellati ha aggiunto: «Da quel tragico attentato che ha segnato le vite di tutti noi, l'azione dello Stato contro le organizzazioni mafiose è riuscita a conseguire risultati molto importanti. I clan mafiosi sono stati disarticolati e colpiti nei loro patrimoni in tutta Italia, ma il loro potere sui territori è ancora forte e pervasivo. Per portare a termine la battaglia serve uno sforzo costante da parte di tutto il Paese sano». «Giovanni Falcone diceva che la mafia è un fenomeno umano e come tale è destinata a morire. Le forze migliori delle istituzioni e della società, con il loro impegno quotidiano contro le mafie e per la legalità, possono fare sì che la sua profezia si avveri al più presto» ha concluso. (USEF)

RIUNIONE DEL MINISTRO MOAVERO MILANESI CON IL PRESIDENTE DI FEDERESULI

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Presidente della “Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati” (Federesuli), Antonio Ballarin, accompagnato dal Presidente dell’ “Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia”, Renzo Codarin, e dal Presidente di “Coordinamento Adriatico”, Giuseppe De Vergottini. L’incontro, che fa seguito ai colloqui avuti in occasione della Giornata del Ricordo lo scorso febbraio, ha consentito di proseguire la riflessione e di confermare l’impegno della Farnesina. (USEF)

PRESENTAZIONE DEL SECONDO RAPPORTO UNCAC SULL’ITALIA

Il ministro Enzo Moavero Milanesi apre oggi alla Farnesina la presentazione del Secondo Rapporto sull’Italia nell’ambito della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (Uncac), che prevede periodiche verifiche dei paesi aderenti. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone e il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede svolgeranno due relazioni, prima di una sessione tecnica con rappresentanti dell’Ufficio dell’ONU per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc), dell’Uncac e dell’Anac. Questo secondo ciclo di valutazione si è concluso con un esito ampiamente positivo e con un beneficio per l’immagine e per la crescita del valore reputazionale dell’Italia. Sono stati riconosciuti i progressi fatti nell’ordinamento nella lotta alla corruzione in tutte le sue forme e alcune buone pratiche. Scopo dell’iniziativa, organizzata dalla Farnesina in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con l’Autorità nazionale anticorruzione, è migliorare il rendimento complessivo dell’Italia nella valutazione tra pari. L’incontro si inserisce inoltre nell’ambito del costante impegno sui temi della cooperazione multilaterale e dell’anticorruzione, alla base della diplomazia giuridica. La convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione è entrata in vigore nel dicembre 2005 allo scopo di promuovere le misure anticorruzione, facilitare la cooperazione internazionale in questo ambito e promuovere la corretta gestione della cosa pubblica. Il primo ciclo di valutazione per l’Italia (2010-2015) ha riguardato i capitoli della repressione e della cooperazione internazionale, il secondo ciclo (2010-2020) quello della prevenzione e dell’asset recovery. (USEF)