DUE MILIARDI DI EURO PER I GIOVANI AGRICOLTORI EUROPEI

Bruxelles - La banca Europea per gli investimenti e la Commissione europea hanno annunciato il 29 aprie di aver messo a disposizione 1 miliardo di euro per finanziamenti destinati ai giovani agricoltori europei.

Secondo le stime della Commissione, il 27% delle domande di finanziamenti bancari dei giovani legati ad attività agricole era stato rifiutato dalle banche nel 2017, percentuale decisamente superiore alla media stimata del 9% per tutte le altre attività economiche. Il rifiuto non è quasi mai relativo alla fattibilità dei progetti ma alla percezione delle banche di un rischio più elevato quando la domanda è relativa ad attività agricole e in particolare a progetti presentati dai giovani. Un ostacolo di questo tipo ha l’effetto di scoraggiare una buona parte degli agricoltori, creando un circolo vizioso in cui il timore di vedersi la domanda di presiti rifiutata dagli istituti bancari, allontana i giovani dal mondo dell’agricoltura. Per far fronte a questa disparità, il commissario all’agricoltura Phil Hogan e il vicepresidente della BEI, Andrew McDowell, hanno deciso di mettere in atto un programma specifico per facilitare l’accesso al credito degli agricoltori sotto i 40 anni. Gestito a livello di Stati membri con la collaborazione delle banche locali, che dovrebbero raddoppiare l’importo del finanziamento portandolo a 2 miliardi di euro, il progetto vuole favorire il rinnovamento nella filiera agricola, considerato che - a oggi - solo l’11% degli agricoltori ha meno di 40 anni. Per aumentare le possibilità d’inserimento dei giovani, il programma prevede tassi d’interesse più vantaggiosi, periodi di rimborso più lunghi degli standard attuali sino a 15 anni), la possibilità d’iniziare a ripagare il prestito dopo 5 anni dall’ottenimento ed una maggiore flessibilità che tenga conto della situazione dei prezzi sul mercato agricolo e delle eventuali difficoltà per gli agricoltori a versare alcune rate. (NoveColonneATG)

UCCISIONE DI PIO LA TORRE, IL RICORDO DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI ROBERTO FICO: “IL SUO IMPEGNO CI RICORDA CHE NON VI PUÒ ESSERE UN PAESE LIBERO DALLE MAFIE SENZA UN PROGETTO DI GIUSTIZIA SOCIALE”

ROMA – Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha ricordato in occasione dell'anniversario dell'uccisione di Pio La Torre, il 30 aprile 1982, il suo impegno civile e politico. “Pio La Torre fu il primo firmatario di una proposta di legge che, oltre ad introdurre il reato di associazione mafiosa, avrebbe affrontato il fenomeno della mafia nella sua componente economico-finanziaria, prevedendo il sequestro e la confisca dei patrimoni accumulati illecitamente. Uno strumento – ha sottolineato Fico - che avrebbe anche permesso il ritorno di quei beni alla collettività, dandoli in uso ad associazioni ed enti locali. Quella proposta, che poi confluì nella legge Rognoni-La Torre, rappresenta una pietra miliare della normativa antimafia italiana e ci ricorda come nel combattere questa piaga si debba intervenire con un approccio a 360 gradi”. “Non vi può essere un Paese libero dalle mafie senza un progetto di giustizia sociale, senza nuove concrete prospettive che mettano al centro la fiducia in un cambiamento possibile. È questa la visione che, ancora oggi, ci lega a Pio La Torre; questo il suo modo di intendere la politica e il senso dello Stato in cui dobbiamo continuare a riconoscerci. Questo il modello di società al quale non dobbiamo mai rinunciare – ha concluso il presidente della Camera. (Inform)

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA IN OCCASIONE DEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA LEGGE ISTITUTRICE DELLA PENSIONE SOCIALE

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Cinquant’anni fa, il 30 aprile 1969, entrava in vigore la Legge 153, che istituiva la pensione sociale per i cittadini sessantacinquenni sprovvisti di reddito, indipendentemente dal versamento di contributi durante l’attività lavorativa. Con quella legge il Parlamento, per iniziativa del Governo presieduto da Mariano Rumor, attuava un importante precetto costituzionale dando concretezza al principio di solidarietà sociale, sancito dall’articolo 2 della Carta. Si rafforzava così il sistema di welfare del nostro Paese che, proprio cinquant’anni prima, il 21 aprile 1919, con il Decreto legge 603 varato dal Governo di Vittorio Emanuele Orlando, aveva visto riconoscere l'obbligatorietà per tutti i lavoratori dell'assicurazione pubblica contro l'invalidità e la vecchiaia, affermando in questa maniera il principio della pensione quale diritto universale dei lavoratori dipendenti. Come la conquista del 1919 così il passo compiuto nel 1969 è stato il frutto della mobilitazione del mondo del lavoro, della capacità di contrattazione delle Organizzazioni sindacali, e della grande crescita civile legata all'emancipazione e al protagonismo dei ceti popolari, che ha sostenuto Parlamento e Governo nel procedere sulla via della costruzione dello Stato sociale. Lo Stato sociale che la Repubblica ha costruito - con la spinta della Costituzione e con l’apporto di forze sociali e corpi intermedi - richiede costante capacità di rinnovarsi per stare al passo con le grandi trasformazioni. Il dovere della solidarietà sociale resta alle fondamenta di un sistema democratico e di una comunità orientata verso lo sviluppo inclusivo e sostenibile. Ridurre le diseguaglianze e gli squilibri, impedire l’emarginazione sociale è interesse di tutta la comunità, migliora la qualità della vita e della convivenza, e aumenta le potenzialità stesse di crescita economica e civile».(USEF)

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA NEL 37° ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI PIO LA TORRE E ROSARIO DI SALVO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente del Centro di studi ed iniziative culturali "Pio La Torre", Vito Lo Monaco, il seguente messaggio: «Nella ricorrenza del 37° anniversario del feroce assassinio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo desidero ricordarne l’esemplare impegno civile a favore della libertà e della democrazia. L’evento di oggi costituisce una ulteriore, preziosa opportunità per mantenere viva la loro testimonianza, e quella di tutte le vittime della mafia, incoraggiando il radicamento della cultura della legalità soprattutto nelle nuove generazioni. In tale prospettiva assume una peculiare valenza il progetto educativo antimafia, promosso dal Centro da lei presieduto, che, concorrendo concretamente a sensibilizzare gli studenti italiani sulla percezione del fenomeno mafioso, offre un significativo contributo nel percorso di contrasto alla violenza e alla sopraffazione. Nel condividere lo spirito dell’iniziativa, rinnovo a tutti i presenti un partecipe saluto».(USEF)

PRIMO MAGGIO, CASELLATI: "PIÙ SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E PIÙ TUTELE PER I PRECARI"

«Dalle politiche per il lavoro dipende l'idea di futuro che abbiamo per l'Italia. Non dimentichiamolo mai». Lo afferma il Presidente del Senato Elisabetta Casellati in occasione della Festa del Lavoro 2019. «Il lavoro - prosegue - è l'elemento cardine su cui si regge un Paese libero, giusto, sicuro, competitivo, attrattivo. Ed è per questo che il Primo Maggio deve diventare non solo la festa dei diritti acquisiti, ma anche un momento di riflessione dedicato a chi il lavoro lo sta cercando, a chi lo deve difendere, a chi ha pagato con la vita la mancanza delle condizioni necessarie a poterlo svolgere in sicurezza». «È inaccettabile - sottolinea ancora il Presidente del Senato - che solo lo scorso anno, come ci dicono i dati Inail, in Italia 1.133 persone abbiano perso la vita in incidenti sul lavoro. Il Parlamento dovrebbe tornare a occuparsi al più presto di misure per garantire la sicurezza, oltre che per incentivare l'occupazione giovanile e contrastare il precariato». «La nostra società, sempre più interconnessa e globalizzata - conclude il Presidente Casellati - deve fare i conti con i grandi cambiamenti imposti dall'economia digitale: ogni giorno nascono nuove professioni e nuove identità lavorative. E nessuno di questi nuovi lavoratori deve essere lasciato indietro sul piano della tutela dei diritti». (USEF)

SOSTITUITA LA COMMISSIONE PER LE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI, MUSUMECI: "SERVE RESPIRARE ARIA NUOVA"

DA PALERMO TOODAY - „ostituire con urgenza la commissione che a Palermo si occupa della valutazione d’impatto ambientale. Lo ha deciso il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha chiesto all’assessore per l’Ambiente Toto Cordaro di avviare subito le procedure per il rinnovo dell’organismo strategico.“ „“Serve respirare aria nuova - ha commentato il governatore - e non mi riferisco solo ai tempi di attesa per le pratiche, ancora lunghi malgrado i progressi registrati nell’ultimo anno. Ringrazio gli attuali componenti e il presidente per il lavoro fatto. Quella commissione ha bisogno di tecnici che considerino il loro compito un umile servizio e non un potere. Tecnici che considerino il trascorrere del tempo come una calamità e non un'opportunità. Voglio una commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione. Ho chiesto inoltre all’assessore - conclude il presidente Musumeci - di proporre la rotazione di qualche dirigente e funzionario interno che si occupa di pratiche autorizzative. Sono certo che potrà essere utile anche questo". “https://www.palermotoday.it/politica/regione-siciliana-cambio-componenti-commissione-valutazioni-ambientali.html