A ROMA IL CENTRO PER IL CLIMA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL’AFRICA

Roma – Affinché i giovani africani possano vivere un futuro migliore, è necessario concentrarsi maggiormente sul rafforzamento dei settori agricoli e sulla promozione dello sviluppo rurale nel loro continente.

Il Centro per il clima e lo sviluppo sostenibile dell’Africa – inaugurato a Roma il 28 gennaio - è stato fondato dal governo italiano in collaborazione con il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e la Fao, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la sicurezza alimentare. Il centro - a fianco delle Terme di Caracalla, vicino alla Fao - faciliterà lo scambio di informazioni e il coordinamento, entrambi necessari alla creazione di sinergie tra i vari paesi africani, svilupperà e potenzierà soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile, attuando gli obiettivi dell’Agenda 2030 e dell’accordo sul clima di Parigi. Lo sviluppo sostenibile in Africa “è un pilastro della politica estera italiana. Sfide condivise come la sicurezza, la migrazione e i cambiamenti climatici, segneranno il nostro destino comune”, ha detto il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte alla cerimonia di inaugurazione del nuovo centro, che, come da lui sottolineato, in un primo momento si concentrerà sulla regione del Sahel. Achim Steiner, capo dell’UNDP, ha messo in evidenza il fatto che il nuovo Centro, frutto di un’iniziativa italiana nata in occasione della riunione ministeriale ambiente del G7 tenutasi a Bologna nel 2017, offra un “punto di partenza concreto” per accelerare le risposte alle sfide note del futuro. Oggi l’Africa subsahariana è la regione con la più alta prevalenza di denutrizione e con una produzione agricola di molto inferiore rispetto ad altre regioni. Molte le cause, dalle carenze infrastrutturali alla mancanza di accesso ai mercati e al credito. Conflitti e cambiamenti climatici sono tra i fattori di grande impatto sulle fragili popolazioni rurali. (NoveColonneATG)

AL VIA UNA CONSULTAZIONE SUL RUOLO DELL’EURO

Bruxelles - Nel quadro delle valutazioni sulle modalità per rafforzare il ruolo internazionale dell’euro, la Commissione europea ha avviato il 29 gennaio una consultazione mirata, rivolta alle istituzioni finanziarie e alle altre parti interessate con una conoscenza approfondita dei mercati dei cambi, con l’obiettivo di valutare il ruolo dell’euro in questi mercati, soprattutto rispetto ad altre valute principali, e di determinare se le negoziazioni dell’euro avvengono in modo efficiente e sulla base di una liquidità di mercato adeguata. La consultazione valuterà anche il ruolo delle banche della zona euro nei mercati dei cambi. Questa consultazione segue la prima serie di consultazioni avviata il 23 gennaio, sui prodotti di base agroalimentari, sui metalli e i minerali e sui produttori del settore del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, e sarà seguita da una consultazione nel settore dell’energia. Queste consultazioni fanno seguito alla comunicazione del dicembre 2018 “Per un rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro, che delineava i vantaggi di un ruolo internazionale dell’euro rafforzato per il sistema finanziario internazionale e per l’UE e proponeva iniziative per promuovere il ruolo dell’euro. Il Vertice euro di dicembre ha preso atto della comunicazione e ha invitato a proseguire i lavori. La consultazione, avviata nel pomeriggio di venerdì 25 gennaio, resterà aperta fino alla fine di marzo 2019. La Commissione discuterà del rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro anche in diversi forum pubblici e riferirà sui progressi compiuti entro l’estate. (NoveColonneATG)

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA PER IL 150° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI CARLO CATTANEO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Nella ricorrenza dei 150 anni dalla morte, la Repubblica ricorda Carlo Cattaneo, figura di grande rilievo del Risorgimento italiano, costruttore dell’Unità Nazionale, intellettuale poliedrico che seppe unire il pensiero con una coraggiosa azione politica volta al progresso e alla giustizia sociale. La sua formazione illuminista contribuì a renderlo un combattente per la libertà, una libertà che riteneva possibile solo se fondata su una responsabilità collettiva. Fu protagonista dei moti popolari del 1848, ebbe un ruolo di primissimo piano nelle Cinque giornate di Milano e venne scelto come Presidente del Consiglio di guerra che governò la città. Tra gli uomini del Risorgimento Cattaneo è convinto sostenitore del federalismo repubblicano. La sua coerenza lo ha portato a rinunce dolorose e scelte radicali: non si è però sottratto all’impegno comune quando era in gioco la prospettiva dell’unificazione italiana. L’ordinamento federalista costituiva per Cattaneo la sintesi migliore, la più avanzata, tra la libertà economica e sociale e la costruzione di uno Stato finalmente unitario, capace di raccogliere e rappresentare la grande ricchezza culturale e civile che aveva le sue radici storiche nei comuni. La vera libertà - inscindibile con l’ideale repubblicano - era per Cattaneo condizione di pace e prosperità. Ma la garanzia della pace aveva bisogno di un respiro più ampio delle singole nazioni. Cattaneo, con grande visione politica, è tra i primi a formulare l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa, come cornice di un autentico federalismo capace di tenere insieme indipendenza e unità, libertà e solidarietà. Un ideale risorgimentale di Europa che parla ancora alla nostra responsabilità di europei, oggi, di fronte ai grandi mutamenti che stiamo vivendo».(USEF)

COMMISSIONE AMBIENTE, INTERROGAZIONI -

GIOVEDÌ ALLE 13,30 DIRETTA WEBTV Giovedì 7 febbraio, alle ore 13,30, la Commissione Ambiente svolge interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero delle infrastrutture. L'appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.(USEF)

"SERVONO REGOLE CERTE PER STABILIZZARE I PRECARI", APPELLO DEI SINDACATI ALLA REGIONE

"Governo regionale e Corte dei Conti dialoghino e definiscano regole certe e uniformi per la stabilizzazione dei precari negli enti locali". A chiederlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Gaetano Agliozzo, della Cisl Fp, Paolo Montera, e della Uil Fpl, Enzo Tango, dopo che tre comuni siciliani - San Pier Niceto, Milazzo e Custonaci - si sono rivolti alla magistratura contabile per avere un parere sulla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato. "Dal mancato confronto tra le due istituzioni potrebbe derivare un'incertezza insostenibile. Servono regole chiare e standardizzate - ribadiscono - ed è opportuno, quindi, avviare al più presto un confronto sul tema, così da definire criteri inequivocabili e validi per tutti, che le amministrazioni comunali possano seguire alla lettera, senza scappatoie". "La stabilizzazione dei precari degli enti locali - concludono Agliozzo, Montera e Tango - processo avviato a livello nazionale con la legge Madia e, successivamente, perfezionato in Sicilia con la legge di Stabilità regionale (norma che non ha subito censure dal governo romano), non può adesso interrompersi o regredire a causa dell'incertezza delle regole da seguire. I lavoratori precari da troppi anni vivono in un limbo e hanno diritto a trovare finalmente una soluzione per la loro vertenza". https://wwwpalermotoday.it/politica/regione-siciliana-precari-appello-sindacati