DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL TRICOLORE

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Si celebra oggi il 222° anniversario del Tricolore, simbolo della Patria.

Da Reggio Emilia la nostra bandiera è stata il testimone di tutti gli avvenimenti che hanno segnato il Risorgimento e la conquista dell’Unità d’Italia, sino alla Repubblica. Un cammino distinto da momenti di grande entusiasmo e anche da terribili sofferenze, superate con la tenacia, la caparbietà e l’eroismo di un popolo che non ha mai rinunciato a voler dare ai propri figli un futuro migliore. Nel Tricolore gli italiani hanno sempre visto riflettersi la loro storia comune. La bandiera è un testimone che viene passato di generazione in generazione per riaffermare i valori della nostra identità in un contesto internazionale che ci vede, raccolti nella comune casa europea, fermi sostenitori della pace e della cooperazione fra le genti. Al Tricolore guardano con rispetto, animati da sentimenti di onore e lealtà, tutti gli italiani che, in esso e nella Costituzione, si riconoscono concittadini. Viva il Tricolore, viva la Repubblica».(USEF)

CAMERA: COMMISSIONE CULTURA, INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA -

MERCOLEDÌ ALLE 15,30 DIRETTA WEBTV 624 Mercoledì 9 gennaio, alle ore 15,30, la Commissione Cultura svolge interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del ministero dei Beni e delle attività culturali. Risponde il sottosegretario Gianluca Vacca. L'appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.(USEF)

SENATO: 6 GENNAIO 2019, CASELLATI RICORDA PIERSANTI MATTARELLA: "MORTO PER SEGUIRE LA PROPRIA COSCIENZA DI UOMO PERBENE"

«Trentanove anni fa, la mano assassina di Cosa Nostra colpiva a morte Piersanti Mattarella. Un uomo con la schiena dritta, che ha pagato con la vita il coraggio di sfidare la mafia semplicemente per seguire la propria coscienza di persona onesta». «Nella politica, nelle istituzioni, come nella società civile, il nostro Paese ha più che mai bisogno di persone perbene che lottino per una società più giusta, più sicura, più libera, senza nascondersi e rifuggendo dall'indifferenza e dall'egoismo. Anche a distanza di decenni, Piersanti Mattarella, in questo senso, resta un esempio tragicamente illuminante». Lo ha dichiarato il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ricordando il presidente della Regione Siciliana assassinato in Sicilia da Cosa Nostra il 6 gennaio del 1980.(USEF)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO EUROPEO: TOCCA ALLA ROMANIA. TEMI CHIAVE BILANCIO E FUTURO DELL’EUROPA

Il 1° gennaio 2019 inizia la Presidenza del Consiglio europeo della Romania, la prima volta dall’ammissione nel 2007. Ecco cosa si aspettano gli eurodeputati rumeni La Presidenza del Consiglio europeo spetterà alla Romania per il primo semestre del 2019 Per il suo mandato semestrale, la Romania ha stabilito diverse priorità fra cui stimolare la crescita europea, migliorare la competitività, rafforzare la sicurezza interna e promuovere i comuni valori europei quali democrazia, libertà e rispetto per la dignità umana sia in Europa che al di fuori dei suoi confini. La Romania intende anche portare una maggiore attenzione alla lotta al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo, all’intolleranza e al populismo. Durante la Presidenza rumena del Consiglio europeo, l’Europa deve anche portare avanti i negoziati per il prossimo budget a lungo termine dell’UE e lo svolgimento della Brexit. Il 9 maggio 2019 la Romania ospita un vertice informale del Consiglio europeo nella città di Sibiu, durante il quale i leader discuteranno dei progetti in merito al futuro dell’Europa. Quella di maggio 2019 è una data importante: non solo sarà la prima dopo l’uscita del Regno Unito dall’Europa, ma sarà anche l’ultimo incontro prima delle elezioni europee del 23-26 maggio 2019. Le aspettative degli eurodeputati Marian-Jean Marinescu, vice Presidente del Partito popolare europeo: “La Presidenza rumena si sovrappone a un’agenda europea ricca di temi scottanti, come l’immigrazione, la Brexit, il bilancio a lungo termine (MFF dall’inglese Multiannual Financial Framework) e, ovviamente, la ridefinizione del futuro dell’Unione europea. Dal mio punto di vista, i negoziati per il budget a lungo termine (2021-2027) sono il banco di prova sia per la Romania sia per l’UE, perché ridefinire il futuro della comunità europea richiede una trasposizione concreta di politiche e finanziamenti”. Victor Boștinaru, vice Presidente dei Socialisti e democratici: “Mi aspetto un comune accordo per una visione di un’Europa che escluda sia un approccio a doppia velocità, o a più velocità, sia le tensioni nocive al progetto europeo. Questa è la ragione per cui mi piacerebbe credere che il summit di Sibiu possa stabilire una visione in cui prevalgano la solidarietà e l’unità. Mi aspetto, inoltre, che il summit porti a un accordo sul budget. Molto probabilmente con il summit di Sibiu si confermerà l’accordo Brexit e al contempo andrebbero considerati elementi più pragmatici riguardanti le decisioni per un ampliamento delle politiche nei confronti dei Balcani occidentali e per un ripensamento del Partenariato orientale. Credo, infine, che durante la Presidenza rumena debba essere definita in maniera più chiara la politica di difesa dell’Europa”. Laurențiu Rebega, dei Conservatori e riformisti: “Prima di tutto mi piacerebbe vedere una gestione attiva e intelligente dei tre temi più importanti: il bilancio a lungo termine, le questioni riguardanti la Brexit e le elezioni europee del maggio 2019. Inoltre, sarebbe un’ottima cosa se la Romania potesse rilanciare i progetti di coesione politica, i quali potrebbero anche far rinascere la speranza e la fiducia in tutti i cittadini europei”. Norica Nicolai, dell’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa: “Il primo turno a rotazione per la Presidenza è arrivato, sfortunatamente, in un momento difficile per l’UE e per il mio paese. La Brexit e il bilancio a lungo termine segneranno il futuro dell’Unione europea. In questo contesto di crescita dei populismi e degli estremismi all’interno dell’Unione, spero che la Romania possa consolidare i valori pro-Europa. Confido nella capacità rumena nel gestire questa Presidenza e sosterrò politicamente gli sforzi fatti per finalizzare l’adozione della legislazione”. Per ulteriori informazioni Il sito web della Presidenza rumena (EN) (USEF)

PALERMO, ORLANDO A SALVINI “MENO FACEBOOK E PIÙ FATTI”

“Sig. Ministro, meno Facebook e più fatti.” Lo chiede a Matteo Salvini il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, riferendosi ai ripetuti annunci, già cinque, di “imminente” consegna ai palermitani di alcune ville confiscate alla mafia. Da luglio dello scorso anno fino a ieri, il Ministro più volte su Facebook ha affermato che verrà a Palermo, ricordando che una delle ville sarà destinata ai servizi per bambini autistici. Orlando in un post fatto su Facebook oggi, ricorda al Ministro che “da mesi, ormai più di 6 mesi, annuncia che verrà a consegnare ai palermitani delle ville confiscate, ma oltre gli annunci niente. C’è qualche problema?” “Se stesse un po’ meno su Facebook e un po’ più al Ministero – incalza Orlando – saprebbe perché i suoi uffici non fanno la consegna. Noi, i palermitani, aspettiamo.” La vicenda riguarda tre ville confiscate alla famiglia mafiosa dei Lo Cicero nel 2013, che la Giunta comunale di Palermo ha deciso di destinare ad attività sociali. In particolare, una villa, in collaborazione con l’ASP dovrebbe essere destinata a servizi per cittadini con autismo; una villa dovrebbe diventare la “Casa del volontariato” affidata al CESVOP – Centro Servizi per il Volontariato di Palermo; una terza villa dovrebbe diventare la sede della “Consulta comunale per la Pace”. Nel suo post, Orlando fa infine un riferimento anche agli immobili da destinare all’emergenza abitativa. Secondo Orlando vi sarebbero infatti “una quarantina di famiglie di palermitani nella lista di emergenza abitativa che aspettano il Ministro per l’assegnazione di un alloggio confiscato.” (da grandangolo.it) http://247.libero.it/lfocus/37413441/1/palermo-orlando-a-salvini-meno-facebook-e-pi-fatti/