SENATO: GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA CONTRO LA POVERTÀ. DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE CASELLATI: "INVESTIRE SUL SAPERE PER COSTRUIRE UN PAESE PIÙ RICCO DI OPPORTUNITÀ PER TUTTI"

«L'istruzione è il ponte che congiunge l'umanità al progresso.

Perché è la conoscenza l'unica vera porta d'accesso alla realizzazione personale e al raggiungimento della piena libertà e indipendenza sotto qualsivoglia forma: sociale, intellettuale, economica, professionale». Così si è espressa Elisabetta Casellati, Presidente del Senato. «In Italia, purtroppo, come rileva il Rapporto Caritas, la povertà economica è strettamente correlata alla povertà educativa. Ecco perché, personalmente, sono convinta che investire nell'istruzione sia la strategia più efficace per costruire nel nostro Paese un futuro di progresso per le nuove generazioni. E uso questo termine, "progresso", perché penso sia necessario puntare all'evoluzione a tutto tondo dell'individuo e della società, e non solo allo sviluppo economico». «Alzare il livello medio di istruzione nazionale non vuol dire solo contribuire alla crescita del Pil ma anche gettare le basi per costruire un Paese più evoluto, più meritocratico, più ricco di opportunità per tutti i cittadini; e, ciò che più conta, maggiormente rispettoso dei principi democratici» ha concluso. (dal sito istituzionale – USEF)

DRAMMA MALTEMPO: BASTA CON LE LACRIME E L'EMERGENZA DEL GIORNO DOPO. DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ALBERTI CASELLATI

«È con grande sconforto che ancora una volta apprendo che le intemperie climatiche continuano, nel nostro Paese, a provocare disastri, tragedie, disagi. Ormai quello dei drammi legati al maltempo è un vero e proprio stillicidio, dinnanzi al quale le istituzioni, la classe politica, il Paese intero non possono più assistere attoniti ed inermi». «L'ho detto qualche giorno fa a Lamezia Terme e lo ribadisco oggi con ancora maggior convinzione dopo quanto successo nei giorni scorsi: urgono interventi strutturali per arginare il dissesto idrogeologico che le conseguenze dei cambiamenti climatici rendono una spada di Damocle che pende sulla testa degli italiani». «Basta con le lacrime e l'emergenza del "giorno dopo". È ora di intervenire prima. In maniera preventiva, e con un piano, ormai indifferibile, di gestione sistemica del problema». Lo ha dichiarato il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. (dal sito istituzionale – USEF)

L'UNIONE DEI DISOCCUPATI: UN FONDO UE PER CHI PERDE IL LAVORO. MA MERKEL DICE NO „

Un giorno, forse, i disoccupati europei potranno avere tutti lo stesso diritto a ricevere un sostegno economico, finanziato da un fondo comune europeo. E' quanto hanno proposto a più riprese gli esponenti del centrosinistra dell'Ue. E per ultimo, il ministro delle Finanze tedesco, il socialista Olaf Scholz. Ma lo stop alla misura arriva dallo stesso governo che l'ha lanciata: la cancelliera Angela Merkel, infatti, non intende appoggiare la creazione di fondo europeo per la disoccupazione. A riferirlo è lo Spiegel. "Ci sono a riguardo opinioni diverse nel governo", avrebbe detto Merkel nel corso del vertice di Bruxelles che si è concluso ieri. La proposta di un'assicurazione europea sulla disoccupazione, per mettere in sicurezza gli Stati membri dagli effetti delle crisi economiche, era trapelata sulla stampa tedesca nei giorni scorsi. Chiara e immediata era stata la risposta dell'ala economica della Cdu: non è una buona idea. La proposta, pero', era piaciuta anche fuori dai confini tedeschi, tanto che il premier spagnolo Pedro Sanchez si era detto interessato ad approfondire l'idea di Scholz. Secondo l'Ansa, del resto, tale misura andrebbe nella direzione del vertice di Meseberg del giugno scorso tra Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron di pianificare una "road-map" per la stabilizzazione dell'Eurozona. (da palermotoday.it)

APPROVATA RISOLUZIONE ONU CONTRO LE MAFIE: "SI REALIZZA IL SOGNO DI FALCONE"

„ Una cooperazione investigativa e giudiziaria tra gli Stati più incisiva, aiuti e sostegni ai Paesi che hanno bisogno di assistenza, controlli sulla attuazione piena della Convenzione Onu contro la criminalità organizzata sottoscritta a Palermo nel 2000. Obiettivi finalmente possibili grazie all’approvazione della Risoluzione Onu sul meccanismo di revisione della Convenzione approvata 19 anni fa e nata dall'intuizione di Giovanni Falcone sull'importanza della collaborazione tra i Paesi nella lotta alle mafie. La Risoluzione è stata votata all'unanimità, al termine della nona sessione della Conferenza sulla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale tenutasi a Vienna. "Oggi si realizza il sogno di Giovanni di una piena cooperazione tra gli Stati nella lotta alla criminalità organizzata. Davanti a mafie globali che operano ben oltre i confini nazionali, dare piena attuazione e migliorare la Convenzione di Palermo del 2000 era fondamentale”, dice Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso a Capaci e presidente della Fondazione che del giudice porta il nome. "Giovanni aveva intuito quanto fosse importante un'azione comune a tutti i Paesi contro la criminalità organizzata - aggiunge - già negli anni '80, quando, da pioniere, avviò la sua collaborazione con gli investigatori americani nell'inchiesta Pizza Connection. Il risultato raggiunto oggi è la realizzazione di una sua lungimirante visione”. Alla Convenzione Onu di Palermo aderirono, nel 2000, 189 su 193 Paesi. Negli anni, al testo iniziale si sono aggiunti i Protocolli sulla lotta alla tratta di esseri umani, sul traffico illegale di migranti, sulla fabbricazione e sul traffico illeciti di armi da fuoco. Il meccanismo di revisione della Convenzione, votato oggi, consente di superare gli ostacoli che finora hanno impedito una piena attuazione di quello che è il primo strumento comune agli Stati nel contrasto a fenomeni criminali sempre più globali attraverso un controllo sulle legislazioni degli Stati, sull'organizzazione giudiziaria, sulle attività di repressione e prevenzione e sulle tecniche investigative. La risoluzione approvata ha avuto la co-sponsorizzazione, tra gli altri, dell'Ue, degli Usa, della Cina, del Giappone e della Russia. La Convenzione di Palermo muove dall'intenzione di "avvicinare" le legislazioni nazionali nella lotta al crimine organizzato, sia sotto il profilo norme incriminatrici, sia sotto quello della prevenzione e mira a migliorare i meccanismi di cooperazione giudiziaria tra gli Stati. Il nucleo centrale è costituito dalla nozione di reato transnazionale commesso da organizzazioni criminali "stabili". L’accordo impone agli Stati-parte la previsione di alcuni reati come l' associazione criminale, il riciclaggio, la corruzione, l'intralcio alla giustizia, a cui si sono aggiunti la tratta di esseri umani, il traffico di migranti e i reati legati alla fabbricazione e al traffico illegali di armi da fuoco. Ai lavori di Vienna hanno partecipato 800 esperti e rappresentanti di diversi Stati. Per l'Italia all'apertura dei lavori c'era una delegazione composta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, dal procuratore nazionale Federico Cafiero De Raho, da Maria Falcone, dall'ambasciatrice e dal consigliere giuridico presso la rappresentanza permanente alle Organizzazioni Internazionali a Vienna Maria Assunta Accili Sabbatini e Antonio Balsamo. (da palermotoday.it)