MATTARELLA HA PRESIEDUTO IL PLENUM DEL CSM PER L'ELEZIONE DEL NUOVO VICE PRESIDENTE

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto, a Palazzo dei Marescialli, una seduta straordinaria del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, con all’ordine del giorno:

“Proposte della Commissione per la verifica dei titoli dei Componenti eletti dai magistrati e dei requisiti di eleggibilità dei Consiglieri eletti dal Parlamento” ed “Elezione del Vice Presidente”. L'assemblea plenaria, dopo aver deliberato sulla verifica dei titoli dei componenti eletti dai magistrati e dei requisiti di eleggibilità dei componenti eletti dal Parlamento, ha proceduto all'elezione, tra i suoi membri, del Vice Presidente del Consiglio. Risultato eletto l'avvocato David Ermini con 13 voti, il professor Alberto Maria Benedetti ha invece riportato 11 voti. Due le schede bianche. La nomina è avvenuta al terzo scrutinio. Nelle prime due votazioni non è stata infatti raggiunta la maggioranza assoluta dei componenti, richiesta ai sensi dell'art. 3 del Regolamento Interno del Consiglio. (dal sito istituzionale – USEF)

CERIMONIA DI COMMIATO DEI COMPONENTI IL CSM USCENTE E DI PRESENTAZIONE DEI NUOVI

Si è svolta al Palazzo del Quirinale la cerimonia di commiato dei componenti il Consiglio Superiore della Magistratura uscente, con gli interventi del Vice Presidente, Giovanni Legnini e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di presentazione dei nuovi componenti. Hanno partecipato alla cerimonia la Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Giovanni Mammone, ed il Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione, Riccardo Fuzio. Successivamente ha avuto luogo la seduta di insediamento del CSM nella nuova composizione. (dal sito istituzionale – USEF)

RIUNIONE DEI MINISTRI DEGLI ESTERI DEL GRUPPO UNITED FOR CONSENSUS

I Ministri degli Affari Esteri dei Paesi[1] aderenti al Gruppo “Uniting for Consensus” (UfC) hanno tenuto oggi a New York a una riunione per esaminare lo stato dell’esercizio relativo alla riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le sessioni del Negoziato Inter-Governativo (IGN) sulla riforma del Consiglio di Sicurezza tenutesi nel corso della 72ma sessione dell’Assemblea Generale hanno confermato l’esistenza di aree di convergenza, così come la persistenza di opinioni divergenti su alcuni aspetti chiave della riforma, come le “categorie dei membri” e la questione del “veto”. Desiderando di ottenere risultati nell’esercizio, i Paesi di UfC riaffermano che l’IGN resta il l’unico legittimo foro per discutere sulla riforma del CdS, in piena trasparenza e con la partecipazione di tutti gli Stati Membri delle Nazioni Unite. I Ministri di UfC hanno sottolineato la necessità e l’urgenza per la memebrship di raggiungere un’intesa su un modello di riforma che possa rendere il futuro Consiglio di Sicurezza allargato maggiormente democratico, responsabile, rappresentativo, trasparente ed efficace, riaffermando che la creazione di nuovi seggi permanenti impedirebbe il raggiungimento di tali obiettivi. I Ministri di UfC fanno quindi appello a tutti gli Stati Membri a continuare ad impegnarsi costruttivamente per individuare un’equa soluzione di compromesso che possa soddisfare l’interesse collettivo di tutti i 193 Stati Membri delle Nazioni Unite, riscuotendo il più ampio sostegno possibile da parte della membership. I Paesi di UfC invitano gli altri Stati Membri e gruppi negoziali ad esaminare l’idea di creare seggi non-permanenti a più lungo termine, assegnati ai raggruppamenti regionali dell’ONU, con possibilità di una rielezione immediata, unitamente ad un aumento degli altri seggi non-permanenti. I Ministri di UfC ritengono che questa proposta potrebbe costituire la base per una possibile soluzione, capace di soddisfare le aspirazioni dell’intera membership onusiana di potere contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza internazionali. I Paesi di UfC riaffermano il loro pieno a continuare ad impegnarsi costruttivamente con il Presidente dell’Assemblea Generale, con i Facilitatori/e del Negoziato Inter-Governativo, tutti gli Stati Membri e gruppi negoziali. (dal sito istituzionale – USEF) New York, 26 settembre 2018 [1] Argentina, Canada, Colombia, Costa Rica, Italia, Malta, Messico, Pakistan, Repubblica di Corea, San Marino, Spagna, Turchia

INCONTRO DEL MINISTRO MOAVERO CON L’ALTO COMMISSARIO BACHELET

In occasione dell’evento sulla pena di morte, co-organizzato dall’Italia, durante la 73esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ha avuto un incontro con l’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’ONU Michelle Bachelet. Nel corso del colloquio, hanno parlato anche delle dichiarazioni rilasciate dalla signora Bachelet, lo scorso 7 settembre a Ginevra, su presunte inadempienze italiane in materia di rispetto dei diritti umani dei migranti. C'e' stato, di conseguenza, modo, da una parte, di chiarire le ragioni per cui l'Italia ritiene infondati i rilievi sollevati e dall'altra, di condividere il riconoscimento del notevole impegno italiano nel salvataggio e nell’assistenza ai migranti che attraversano il Mediterraneo. (dal siti istituzionale – USEF)