PD, RENZI: "NON MI CANDIDO ALLE PRIMARIE. E NON È DETTO CHE VOTI ZINGARETTI"

L'ex premier: "Io e Salvini come il diavolo e l'acqua santa". E la piazza del 29 settembre? "Ci sarò, ma serve una resistenza culturale" Roma, 3 settembre 2018 - Nella lotta per la leadership all'interno di un Pd fiaccato

- per usare un eufemismo - dopo le ultime elezioni, si fa vivo anche l'ex leader ed ex premier Matteo Renzi. E decide di sfilarsi, assicurando: "Il fuoco amico ha fatto fallire per due volte il progetto del Pd. Io non parteciperò alle primarie, le ho vinte due volte e per due volte sono stato bersaglio del fuoco amico. Chi vincerà le primarie deve essere sostenuto da tutto il Pd". E quindi, per chi voterà tra quelli che abbiamo chiamato 'gli 8 piccoli indiani'? Renzi, parlando a 'Stasera Italia' di Rete 4, nicchia: "Vedremo chi si candiderà alle primarie, non credo ci sarà un solo candidato. Vedremo quali saranno i candidati", dice, e avverte: "Non è detto che il mio voto vada a Zingaretti".

FONDO EUROPEO DIFESA, AUDIZIONI ESPERTI - MERCOLEDI' DALLE 13.30 DIRETTA WEBTV

 Mercoledì 5 settembre, le Commissioni riunite Difesa e Attività produttive di Camera e Senato, presso l'Aula della Commissione Lavoro della Camera, nell'ambito dell'esame della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo europeo per la difesa, svolgono le seguenti audizioni: ore 13.30 amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo ore 14.30 segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, Carlo Magrassi ore 15.30 consigliere militare della Presidenza del Consiglio, Carlo Massagli ore 16.30 coordinatore nazionale della Rete italiana per il disarmo, Francesco Vignarca. L'appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.

IL MINISTRO MOAVERO MILANESI: MOLTO POSITIVO IL RAGGIUNGIMENTO DI UN ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO NELLA CAPITALE DELLA LIBIA

Il Ministro degli Affari Esteri Moavero Milanesi considera molto positive le prime notizie arrivate da Tripoli sul raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco nella Capitale della Libia. L’intesa è scaturita dalla riunione convocata sotto gli auspici del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ghassan Salamé, con il quale il Ministro ha parlato più volte e si è congratulato per gli sforzi profusi e la determinazione mostrata. Si tratta di un accordo importante e significativo che prevede anche diverse altre misure tese a riportare maggiore sicurezza nella capitale, ivi inclusa la strategica riapertura del suo aeroporto civile di Mitiga. Il fermo auspicio e l’impegno dell’azione diplomatica del Ministro e della Farnesina, nei confronti di tutte le parti in causa, è che a questo primo annuncio faccia immediatamente seguito un’effettiva cessazione definitiva delle ostilità e l’efficace applicazione dell’intesa raggiunta, soprattutto per porre fine alle sofferenze della popolazione civile. L’obiettivo concreto del governo italiano resta di aiutare quanto più possibile a ristabilire una situazione che consenta alla Libia di proseguire in una positiva evoluzione politica, sotto l’impulso delle Nazioni Unite.

DICHIARAZIONE DELL'ALTA RAPPRESENTANTE A NOME DELL'UE SULL'ADESIONE DI TALUNI PAESI ALLA DECISIONE CHE AGGIORNA L'ELENCO DI PERSONE, GRUPPI ED ENTITÀ A CUI SI APPLICANO MISURE SPECIFICHE PER LA LOTTA AL TERRORISMO

Il 30 luglio 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/1084[1]. La decisione del Consiglio aggiorna l'elenco delle persone e delle entità coinvolte in atti terroristici di cui alla posizione comune 2001/931 dell'UE del 27 dicembre 2001. I paesi candidati ex Repubblica jugoslava di Macedonia*, Montenegro*, Serbia* e Albania*, il paese del processo di stabilizzazione e associazione e potenziale candidato Bosnia-Erzegovina e il paese dell'EFTA Islanda membro dello Spazio economico europeo, nonché la Repubblica di Moldova e l'Armenia aderiscono alla presente dichiarazione. Essi provvederanno affinché le loro politiche nazionali siano conformi alla decisione del Consiglio. L'Unione europea prende atto di questo impegno e se ne compiace. [1] Pubblicata il 30.7.2018 nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 194, pag. 144. * L'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, il Montenegro, la Serbia e l'Albania continuano a partecipare al processo di stabilizzazione e associazione. Scarica in formato PDF