MATTARELLA: O L’UE TROVA RILANCIO O DECLINO PREVEDIBILE

Roma - “Su tutti i fronti aperti e le grandi questioni, in realtà, l’Unione deve esprimere con vigore il suo ruolo. Attraversiamo un periodo di instabilità, e le scelte di questo periodo determineranno la convivenza mondiale per lungo tempo:

o gli europei ritrovano le ragioni del rilancio dell’Unione o è prevedibile il declino del continente rispetto ai grandi protagonisti della vita internazionale, mentre in molte parti del mondo si guarda all’Unione europea come a un modello da imitare, con cui dialogare e collaborare”. Lo ha preso il 26 luglio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso alla Cerimonia del Ventaglio al Quirinale. (NoveColonneATG)

MIGRANTI: UECOOP, 57% DEGLI ITALIANI BOCCIA IL SISTEMA ACCOGLIENZA

Roma - Bisogna potenziare i controlli sul sistema delle cooperative che si occupano di migranti in Italia, favorendo le realtà che lavorano in maniera onesta e trasparente. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione alla gestione degli stranieri nel nostro Paese con il 57% degli italiani che - secondo l’indagine Uecoop/Ixè - ha un’opinione poco o per nulla positiva sulle cooperative di accoglienza dopo gli scandali che hanno coinvolto diverse realtà dalla Campania al Veneto, dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria. “Non possiamo permettere che l’operato di una fetta di mala cooperazione pregiudichi il lavoro di tante realtà che invece – sottolinea Uecoop – sono in prima linea nell’affrontare nel rispetto delle regole e della trasparenza, come vuole il codice etico di Uecoop, uno dei problemi più urgenti e complessi dei nostri giorni. L’obiettivo è quello indicato da Papa Francesco di ‘accogliere tanti rifugiati quanti si può e quanti si può integrare, educare, dare lavoro’ con ‘la virtu' del governo, che è la prudenza”. “Diventa strategico – afferma Uecoop – un sistema di accoglienza basato sulla collaborazione fra pubblico e privato con gruppi di stranieri che vengono autorizzati a restare sul suolo italiano distribuiti in piccole e medie strutture, più gestibili e controllabili, come chiede un’ampia maggioranza di italiani (62%) secondo l’indagine Uecoop/ixè. “Nonostante i problemi – sottolinea Uecoop – l’atteggiamento nei confronti degli stranieri rimane sostanzialmente moderato con metà della popolazione che li considera una risorsa ma gestendo quote prefissata e respingendo o mandando in altri Paesi europei quelli in eccesso. Otto italiani su 10 (79%) chiedono poi di far lavorare gratuitamente in attività di pubblica utilità gli immigrati in cambio dell'accoglienza, anche se per un periodo limitato. Il 30% degli italiani è infastidito dal fatto che i migranti vengano assistiti senza lavorare, mentre non si riscontrano discriminazioni razziali con solo il 4% che dice di essere preoccupato perché sono diversi e ben il 26% che non si ritiene per nulla disturbato dalla loro presenza. Il lavoro è quindi la leva principale dell’integrazione con diverse attività di pubblica utilità ritenute necessarie per compensare l’aiuto ricevuto con il vitto e alloggio nell’accoglienza. Nell’ordine, a giudizio degli italiani - secondo l’indagine Uecoop/Ixè - potrebbe essere utile impiegare gli immigrati accolti nella cura del verde pubblico (57%), nella pulizia delle strade (54%), nell’agricoltura (36%), nella tutela del patrimonio pubblico (30%) o nella cura degli anziani (23%). Due terzi dei cittadini vedono con favore l’ipotesi di tirocini gratuiti, predefiniti nel tempo, in aziende private nell’ottica di apprendere un mestiere. Più di 1 italiano su 2 sarebbe inoltre favorevole a coinvolgere gli immigrati nel recupero dei piccoli borghi abbandonati e per combattere lo spopolamento dei territori. L’83% dei cittadini - conclude Uecoop - ritiene infine che gli immigrati, durante la loro permanenza in Italia debbano frequentare un corso obbligatorio di lingua italiana”. (NoveColonneATG)

GOVERNO, PD ESTERO: CON I NUOVI ALLEATI L’ITALIA E’ ISOLATA

Roma - “In un’intervista rilasciata a «Il Mattino» di Napoli, il Sottosegretario agli esteri Guglielmo Picchi, in quota Lega, fa due preoccupanti affermazioni sull’immigrazione: allineare il nostro Paese sulle posizioni di Visegrad; impedire qualsiasi sbarco, costi quel che costi. Su di esse, per altro, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il titolare della Farnesina, a cui il Sottosegretario dovrebbe rispondere. Poco importa il fatto che gli sbarchi in Europa nell’ultimo anno siano diminuiti dell’80% e in Italia di 8/10 volte a seguito soprattutto delle politiche dei governi precedenti”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari PD Estero Laura Garavini, Francesco Giacobbe, Nicola Carè, Francesca La Marca, Angela Schirò, Massimo Ungaro. “Nemmeno importa che i partner di Visegrad siano i più decisi nell’impedire la modifica del patto di Dublino sulla ripartizione dei migranti tra i Paesi UE, modifica richiesta dall’Italia, e alzino muri per fare in modo che nemmeno uno tra quelli sbarcati in Italia entri nei loro Paesi – continuano i parlamentari -. Quello che importa al Sottosegretario, invece, è il patto di sangue all’insegna della parola d’ordine ‘zero sbarchi in Europa’, da agitare come motivo propagandistico volto al consolidamento elettorale di un movimento sovranista in vista delle prossime elezioni europee, in alternativa alle posizioni liberali ed europeiste di Germania e Francia e a quelle solidaristiche di Spagna e Socialisti europei”. “Per sovranisti e leghisti nostrani che questi giochi politici significhino freno dei soccorsi in mare, altre morti, quarantena dei profughi sulle navi, respingimento nei “porti sicuri” della Libia, impossibilità strutturale di interrompere una spinta alla sopravvivenza e al miglioramento di decine di milioni di persone non significa nulla. Importano i voti, anche a costo della vita di esseri umani. In questo momento di grave confusione morale, continuiamo a pensare che nella storia e nell’etica dell’emigrazione italiana nel mondo vi sia l’indicazione di un cammino. Per questo, sentiamo di condividere le parole della Chiesa: ‘La via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata’”, concludono i parlamentari dem. (NoveColonneATG)

IL PRESIDENTE MATTARELLA HA RICEVUTO L'ASSOCIAZIONE STAMPA PARLAMENTARE PER LA CONSEGNA DEL "VENTAGLIO"

Si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, la tradizionale cerimonia di consegna del "Ventaglio" al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte del Presidente dell'Associazione Stampa Parlamentare, Marco Di Fonzo, alla presenza dei componenti del Consiglio direttivo, degli aderenti dell'Associazione e di personalità del mondo del giornalismo. Dopo l'intervento del Presidente Di Fonzo, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso. Successivamente gli è stato consegnato il Ventaglio realizzato da Marianna Degli Esposti, vincitrice del concorso indetto dall'Associazione Stampa Parlamentare di concerto con l'Accademia di Belle Arti di Roma. (USEF)

IL PRESIDENTE MATTARELLA HA RICEVUTO UNA DELEGAZIONE DEGLI ENTI DI CATEGORIA GIORNALISTICA

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Coordinatore degli Enti di categoria giornalistica, Giovanni Negri, con una delegazione composta dal Presidente della Federazione nazionale Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, dal Segretario Generale della Federazione nazionale Stampa italiana, Raffaele Lorusso, dal Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, dal Presidente dell'Istituto Nazionale Previdenza Giornalisti italiani, Marina Macelloni, dal Presidente della Cassa Autonoma Assistenza Integrativa Giornalisti italiani, Daniele Cerrato e dal Presidente del Fondo Pensione Complementare Giornalisti Italiani, Enrico Castelli. (USEF)