NOTA: INCONTRO MOVIMENTO 5 STELLE - LEGA

L'Ufficio stampa del Quirinale informa: Il MoVimento 5 Stelle e la Lega hanno informato la Presidenza della Repubblica che è in corso

un confronto per pervenire ad un possibile accordo di governo e che per sviluppare questo confronto hanno bisogno di 24 ore. (USEF)

CELEBRAZIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA DEDICATO ALLE VITTIME DEL TERRORISMO

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la cerimonia di celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alla vittime del terrorismo. Dopo l'esecuzione degli Inni nazionale ed europeo da parte del Coro del Teatro dell'Opera di Roma che successivamente ha eseguito il brano "Lacrimosa" dal Requiem di Mozart, sono intervenuti il giornalista e scrittore Ezio Mauro e gli studenti Michela Bivacqua e Filippo Ursillo. Il Presidente Mattarella, coadiuvato dalla Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha proceduto alla consegna dei premi ai vincitori della quarta edizione del Concorso Nazionale "Tracce di Memoria", all'Istituto comprensivo "Monteleone-Pascoli di Taurianova (RC) per il video "Strada facendo vedrai - Giustizia e legalità", alla Scuola secondaria di I grado "Alfredo Panzini" I.C. 4 di Bologna per il progetto multimediale "Piantiamo la memoria" e all'Istituto Istruzione Superiore "Leon Battista Alberti di Roma per il video "New Generation Memory". La cerimonia si è conclusa con l'intervento del Presidente della Repubblica. Erano presenti, con i familiari e i rappresentanti delle Associazioni delle vittime del terrorismo, il Presidente del Senato della Repubblica, Elisabetta Maria Alberti Casellati, il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, rappresentanti del Governo e del Parlamento e autorità civili e militari. In precedenza il Presidente Mattarella ha deposto una corona di fiori in via Caetani, davanti alla lapide che ricorda l'on Aldo Moro e contemporaneamente il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali si è recato a Torrita Tiberina per deporre un cuscino di fiori sulla lapide dove è sepolto Aldo Moro. (USEF) EXPO DUBAI E’ stato costituito dal Governo italiano il Commissariato Generale dell’Italia per l’EXPO 2020 di Dubai con il compito di assistere il Commissario generale di Sezione nelle attività di progettazione e realizzazione della partecipazione del nostro Paese alla prima Esposizione Universale nel mondo arabo, dedicata al tema “Connettere le menti, creare futuro” e alla quale sono previsti 180 Paesi espositori e oltre 25 milioni di visitatori, per il 70% provenienti dall’estero. Con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Glisenti era stato nominato all’inizio dell’anno Commissario Generale di Sezione per EXPO 2020 Dubai. Con la costituzione del Commissariato Stefano Ravagnan, già Ambasciatore italiano in Kazakhstan e Commissario Generale per l’EXPO internazionale 2017 di Astana, è ora nominato Commissario Aggiunto. Andrea Marin è il Direttore Amministrativo. Come primo atto, il Commissariato ha aperto oggi il sito www.italiaexpo2020dubai.it. Nei prossimi giorni verrà lanciato un concorso di idee nazionale, aperto a tutti, per il logo che dai prossimi mesi “firmerà” il progetto dell’Italia all’EXPO di Dubai. Tale logo contrassegnerà sia l’intero percorso di avvicinamento all’evento in programma dal 20 Ottobre 2020 al 10 Aprile 2021, sia identità al Padiglione Italia che sorgerà sul sito di EXPO per mettere mostra le eccellenze della creatività italiana. Il progetto dell’Italia per EXPO 2020 Dubai è ampiamente illustrato sul sito. Sul sito già da oggi è aperta la selezione del personale che formerà inizialmente la “squadra” del Commissariato con l’invito a presentare proposte di servizi professionali per specifiche aree di attività. Nei prossimi mesi il Commissariato lancerà il concorso di idee per il progetto architettonico del Padiglione. Il contratto di partecipazione dell’Italia all’EXPO di Dubai - confermata formalmente dal Governo italiano a quello degli Emirati Arabi Uniti il 16 novembre 2016 - è stato firmato da Paolo Glisenti il 19 gennaio scorso alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano nonché del Principe Ereditario di Abu Dhabi, Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan, e del Ministro degli Esteri degli Emirati, Abdallah bin Zayed. Nei giorni scorsi l’ente organizzatore dell’EXPO ha approvato il tema progettuale proposto dall’Italia – “Creatività, Connessione, Competenza”- sottolineando come in esso si intraveda “uno straordinario Padiglione Italia durante l’evento e una forte legacy per l’immagine futura” del nostro Paese. L’Italia è stata inoltre il primo Paese del G7 a formalizzare la propria partecipazione all’EXPO: l’approvazione del tema progettuale completa quindi gli impegni assunti con le autorità emiratine e con gli organizzatori dell’evento per quanto concerne la prima fase di attuazione della partecipazione italiana. (USEF)

SICILIA, IL NUOVO CALENDARIO SCOLASTICO. LAGALLA: "NON È ANCORA DEFINITIVO"

Con riferimento ad alcune anticipazioni diffuse dalla stampa in merito al calendario scolastico 2018-19, Roberto Lagalla risponde alle osservazioni critiche avanzate da alcuni esponenti del mondo della scuola ancor prima della emanazione del relativo decreto, di prossima pubblicazione. “Premesso che l’allargamento delle conoscenze attraverso le azioni formative extra scolastiche costituisce un fondamentale ed integrante elemento delle attività didattiche - e su questo è facile registrare e raccogliere unanime consenso - resta il problema di garantire la coerenza di queste con il complessivo progetto educativo degli studenti e di bilanciare, anche in termini temporali, il loro impatto sull’apprendimento dei programmi ordinamentali e sullo spazio che ad ogni allievo deve essere garantito per comprendere e maturare metodo e contenuti degli insegnamenti disciplinari, avendo particolare riguardo ai soggetti più svantaggiati. Forse e al di là di opportunistiche prese di posizione di certe parti politiche, sarebbe il caso di riflettere più approfonditamente e criticamente sulle complesse ragioni per le quali la Sicilia presenta un documentato ritardo di apprendimento scolastico, come rilevato dai test nazionali di valutazione delle competenze. Ritengo che, anche in questa circostanza come in tante altre, criticare ancor prima che il decreto sia stato reso noto costituisce un atto almeno incauto: non manca infatti nel provvedimento il riconoscimento della prevista ed opportuna flessibilità di modulazione del calendario nell’ambito dell’autonomia scolastica, ne, presso l’Assessorato, fa difetto la disponibilità a proseguire nel confronto già avviato con il mondo della scuola, a condizione che il dialogo sia pacato, documentato e rispettoso di tutte le posizioni, senza riserve pregiudiziali”. (da Tp24.it)

OMICIDIO PEPPINO IMPASTATO: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL SENATO, MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Il modo migliore per ricordare Peppino Impastato, il giovane giornalista barbaramente assassinato a Cinisi quaranta anni fa per la sua eroica, intelligente e ironica azione antimafia, è quello di costruire una rete di concreta solidarietà e una "scorta civile" che sostenga l'attività e il coraggio di quanti oggi sono impegnati quotidianamente nella lotta a Cosa Nostra. Impastato, che per tener vivo il suo ideale di legalità si oppose alle logiche criminali della sua famiglia di origine, rappresenta un simbolo e un esempio per quanti in territori difficili hanno bisogno di non cedere alla rassegnazione e di trovare la forza per vincere l'omertà che nasce dalla paura e ci rende schiavi. Non lasciarli soli, fargli sentire la vicinanza dello Stato e di quanti lo rappresentano, è un dovere al quale nessuno può sottrarsi. Nel nome di Peppino Impastato e di tutte le vittime della ferocia mafiosa. (USEF)

QUARANTESIMO ANNIVERSARIO OMICIDIO ALDO MORO E GIORNATA VITTIME TERRORISMO: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL SENATO, MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI

Il 9 maggio 1978, giorno del martirio di Aldo Moro, rappresenta nella Storia del nostro Paese uno spartiacque tra un prima e un dopo. A distanza di 40 anni e' ancora vivo in ognuno di noi lo sgomento di quelle ore, la certezza che la barbarie del terrorismo brigatista, che già si era manifestata in tutta la sua ferocia il giorno del rapimento con l'uccisione degli eroici ragazzi della scorta, aveva prodotto un tragico effetto: niente sarebbe più stato come prima. Come se quel corpo esanime, abbandonato in una Renault rossa, fosse il simbolo di un'intera nazione e di un mondo di valori che si voleva sovvertire. Tentare di recuperarli pienamente, attraverso gli scritti, gli insegnamenti e il coraggio politico di Aldo Moro, e' doveroso per chiunque nelle istituzioni abbia l'ambizione di rappresentare il Paese. Ai suoi familiari, ai suoi amici, che vissero nel privato un dramma che fu collettivo, va il mio cordoglio e il mio affetto. Con la mente e con il cuore rivolti anche a tutte le vittime del terrorismo che celebriamo nella giornata di oggi. (USEF)

IMPASTATO: FICO, SUA STORIA SPECIALE, ESEMPIO DI CORAGGIO CIVILE CONTRO RASSEGNAZIONE E OMERTA'

Dichiarazione del Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, sull'anniversario della scomparsa di Peppino Impastato: "La storia di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio di quaranta anni fa, è speciale perché è la storia di un giovane che per tenere fede ai propri ideali e combattere la mafia è disposto anche ad andare contro la propria famiglia sacrificando perfino la vita. Faceva politica, ma non la faceva nelle istituzioni. Faceva politica nel suo paese, a Cinisi, pochi chilometri da Palermo, nel suo territorio e con la sua Radio Aut. Da quella radio ha avuto il coraggio di denunciare come la criminalità organizzata possa infettare un'intera società, parlando degli interessi economici dei politici e dei boss, in particolare di quel Gaetano Badalamenti, la cui casa distava cento passi dalla sua e che per metterlo a tacere ordinò il suo omicidio. Peppino Impastato ha avuto il coraggio di combattere omertà e connivenze, denunciando gli interessi economici mafiosi. E' stato ucciso anche perché era diventato un punto di riferimento nella sua Cinisi, aggregando con la cultura e con la musica, inneggiando alla bellezza e sbeffeggiando i potenti con la satira. Ha saputo avvicinare altri giovani con il suo spirito di ribellione e di riscatto, trasmettendo il germe sano dell'irriverenza capace di essere antidoto alla connivenza, facendo i nomi e i cognomi dei capimafia e dei politici. Oggi lo ricordiamo perché rappresenta un grande esempio di coraggio civile contro la rassegnazione e la viltà omertosa. Sapeva bene di rischiare la vita, ma era altrettanto consapevole dell'importanza di proporre un modo rivoluzionario di percorrere idealmente quei "cento passi". Peppino Impastato ci ha lasciato la sua testimonianza e il suo coraggio. Ci ricorda ogni giorno che il mondo cambia con le azioni di ognuno di noi".(USEF)