MOBILITÀ DI RICERCATORI E STUDENTI DI PAESI TERZI IN EUROPA: IL DECRETO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI

ROMA - Tra i provvedimenti presi in esame e approvati dal Consiglio dei Ministri convocato oggi a Palazzo Chigi dal premier Paolo Gentiloni anche il decreto legislativo

sulle condizioni di ingresso e soggiorno in Italia dei cittadini di Paesi terzi per motivi di ricerca, studio, tirocinio, volontariato, programmi di scambio di alunni o progetti educativi e collocamento alla pari. Il decreto attua la direttiva europea 2016/801 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’1 maggio 2016. Il decreto ha tra i principali obiettivi stabilire le condizioni di ingresso e di soggiorno, per un periodo superiore ai 90 giorni, dei cittadini di Paesi terzi, e dei loro familiari, che si recano nell’Ue per i motivi previsti nel titolo della direttiva; aprire l’Unione ai cittadini dei Paesi terzi a fini di ricerca, in modo che diventi un polo di attrazione per la ricerca e l’innovazione. La direttiva, inoltre, intende favorire la mobilità all’interno dell’Unione (anche quella tra uno Stato membro e l’altro) dei familiari dei cittadini di Paesi terzi che svolgano attività di ricerca nell’Unione; equiparare i dottorandi ai ricercatori; estendere le disposizioni della direttiva anche agli alunni, ai volontari al di fuori del servizio volontario europeo e alle persone collocate alla pari, al fine di agevolarne l’ingresso e il soggiorno e di garantirne i diritti; prevedere una procedura di approvazione per gli istituti di ricerca pubblici o privati, per gli istituti di istruzione superiore e per tutte le altre categorie di enti ospitanti che vogliano accogliere ricercatori, studenti, alunni, tirocinanti o volontari di Paesi terzi. La direttiva mira anche a ridurre gli oneri amministrativi connessi alla mobilità dei ricercatori e degli studenti in vari Stati membri prevedendo, a tal fine, un programma specifico di mobilità con norme autonome relative all’ingresso e al soggiorno per motivi di ricerca o studio in Stati membri diversi da quello che ha rilasciato l’autorizzazione iniziale; facilitare l’accesso al mercato del lavoro dello Stato membro in cui lo studente svolge gli studi al fine di coprire in parte il costo degli studi; assicurare ai soggetti destinatari un insieme minimo di diritti, compreso l’accesso a beni e servizi. Infine, si mettono a disposizione del pubblico informazioni adeguate sugli enti ospitanti approvati e sulle condizioni e procedure di ammissione di cittadini di Paesi terzi nel territorio degli Stati membri ai fini della direttiva. (aise)

REGIONE: PARTE IL PIANO LAVORO CONTRATTI PER QUASI 20 MILA SICILIANI

Sicilia – Parte oggi il piano del lavoro realizzato dalla Regione Sicilia, nell’ambito dell’assessorato al Lavoro. A seguito dello sblocco di 85 milioni di euro (ne faranno seguito altri 20 entro l’estate), torna la possibilità dei contratti a termine trimestrali presso i cantieri di lavoro e di servizio. Le cifre – rimaste congelate – erano state stanziate nel 2016. Ad inaugurare l’iniziativa è stato stamattina il Centro per l’impiego palermitano, nei prossimi giorni lo seguiranno quelli delle altre città della Sicilia. Per quanto riguarda i cantieri di lavoro, il bando con requisiti e certificazioni verrà pubblicato nei Centri per l’impiego. Le domande potranno essere presentate entro il 31 maggio, le graduatorie con i nomi degli idonei verranno rese note entro l’estate. Potranno partecipare alla selezione i disoccupati che hanno già fatto, negli anni scorsi, una dichiarazione di disponibilità e sottoscritto il patto di servizio, con un’età compresa fra i 18 e i 66 anni e 7 mesi. Saranno valutate con priorità le domande di coloro che hanno lavorato di meno negli ultimi 12 mesi. Quote di riserva del 10% per carcerati e soggetti a rischio (recupero da tossicodipendenze o ex alcolisti). Il contratto avrà una durata di tre mesi, per sette ore lavorative al giorno. Di piccole opere pubbliche si occuperanno a breve i lavoratori dei cantieri di servizio. Hanno ottenuto l’adesione al progetto 161 comuni dell’isola fra cui anche Palermo, Messina e Catania. Anche qui, ci si rivolge a disoccupati di età compresa fra i 18 e i 66 anni e 7 mesi, con un reddito massimo mensile di 453 euro. La scadenza della domanda è prevista dopo 30 giorni dalla pubblicazione del bando in ogni singolo comune. Il 50% dei posti sarà riservato ai disoccupati più giovani (18-36 anni), il 20% alla fascia fra i 37 e i 50 anni, un altro 20% agli ultracinquantenni. Il restante 10% a portatori di handicap e stranieri regolari con permesso di soggiorno. Fa parte del piano del lavoro anche l’iniziativa dei contratti di ricollocazione. Negli ultimi mesi, la Regione aveva infatti già pubblicato dei bandi di selezione per disoccupati e un elenco di agenzie private che si sarebbero impegnate a fare da tramite, per trovare ai richiedenti uno sbocco lavorativo. Le domande sono state circa 27 mila (tante da causare un “corto circuito” nei sistemi informatici regionali), di cui quasi 20 mila risultate ammesse. Le convocazioni dei selezionati inizieranno oggi, mentre l’elenco aggiornato delle agenzie è stato pubblicato durante settimana scorsa sul sito dell’assessorato al lavoro. I 15 milioni stanziati per quest’iniziativa andranno a quelle agenzie che riusciranno nell’intento di trovare un’occupazione al richiedente. L’assessore Mariella Ippolito promette, in base alla riuscita dell’iniziativa, di valutare un rifinanziamento del progetto. La partenza dei lavori è prevista entro l’estate, al fine di riuscire a sfruttare sia i finanziamenti nazionali che quelli europei. Lo stesso assessorato – a breve – metterà inoltre a disposizione una somma di 20 milioni di euro, per l’attivazione di altri cantieri di servizio, impegnati nell’ambito di chiese ed enti di culto. http://www.lagazzettaennese.it

NEL 2018 L’ITALIANO SI CONFERMA UNA DELLE CINQUE LINGUE DEL CONCORSO EPSO

L’italiano farà parte anche quest’anno, come già accaduto nel 2017, del gruppo ristretto di lingue in cui si svolge la selezione finale dei funzionari dell’Unione Europea. Lo comunica l’Ufficio europeo di reclutamento del personale (EPSO) in una nota sui dati sulla seconda lingua conosciuta, almeno al livello B2, da parte dei candidati al prossimo concorso generale 2018: inglese (97,86%), francese (51,30%), spagnolo (27,98%), italiano (26,73%) e tedesco (19,33%). Il nostro Paese vede così confermato un risultato di grande rilievo ottenuto grazie alla forte azione di contrasto condotta dalla diplomazia italiana in ogni sede – inclusa quella giudiziaria, con pronunce a favore delle istanze italiane della Corte di Giustizia (causa C-566/10) e del Tribunale europeo (cause T-353/14 e T17/15) - della prassi sinora vigente di utilizzo del trilinguismo di fatto francese-inglese-tedesco, sulla base della surrettizia distinzione tra "lingue ufficiali" (le 24 richiamate dal Regolamento CE 1/58) e “lingue di lavoro” o “veicolari”. Su queste linee prosegue il grande impegno del nostro Paese nel contrastare con decisione ogni altra politica di discriminazione linguistica adottata dalle Istituzioni europee, in particolare nella comunicazione pubblica (conferenze stampa, documenti e siti web), rinunciando in questo modo a comunicare con milioni di cittadini UE. Una comunicazione tanto più necessaria in una fase di necessario rilancio del progetto europeo. Maggiori informazione sulla procedura di scelta del regime linguistico per i concorsi EPSO al sito https://epso.europa.eu/help/faq/2422_it Tags: Unione Europea (USEF)

PARTECIPAZIONE DELLA FARNESINA A CIBUS

Si è svolta ieri l'inaugurazione di CIBUS, il principale Salone italiano dell'alimentazione e dell'industria agroalimentare. Per la Farnesina ha partecipato il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Vincenzo de Luca, che è intervenuto ad una Conferenza sulla difesa e la promozione del Made in Italy, insieme al Presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia. Con l'occasione il Direttore de Luca ha altresì visitato la sede della Barilla, il più grande stabilimento al mondo di produzione della pasta, incontrando i vertici aziendali con i quali sono state considerate possibili iniziative congiunte in Italia e all'estero. L’agroalimentare rappresenta uno dei settori trainanti del commercio estero italiano, avendo superato per la prima volta la soglia dei 40 miliardi di Euro nel 2017. La Farnesina sostiene con convinzione le imprese italiane che operano nella filiera agroalimentare e che ambiscono a raggiungere i mercati globali. Il Direttore Generale de Luca ha ricordato che “nella promozione all’estero, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale guida l’azione di promozione con le Amministrazioni pubbliche e realtà imprenditoriali del nostro Paese per creare sinergie e definire aree e interventi prioritari con un approccio di sistema. E’ significativa a questo proposito l’organizzazione della settimana della cucina italiana nel mondo, ormai giunta alla sua terza edizione, che coinvolge tutti gli attori del settore con oltre 1400 eventi in 110 Paesi”. Insieme alla rete diplomatico-consolare, la Farnesina lavora incessantemente per assicurare la libertà dei commerci e rimuovere le barriere non tariffarie che colpiscono soprattutto il settore agroalimentare. E’ in tal senso importante salvaguardare il modello alimentare italiano, fondato sull’impiego di ingredienti naturali che caratterizzano la “Dieta mediterranea”, a fronte dei tentativi di imporre “semafori” o di discriminare le nostre eccellenze alimentari. (USEF)

IL PRESIDENTE MATTARELLA HA RICEVUTO LE DELEGAZIONI DELLE SQUADRE DI CALCIO FINALISTE DELLA COPPA ITALIA DI CALCIO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i calciatori, i dirigenti e gli staff tecnici di Juventus e Milan, squadre finaliste della TIM CUP 2018 in programma allo stadio Olimpico di Roma il 9 maggio. Nel corso dell'incontro sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè e i capitani delle squadre finaliste Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci. Al termine il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti. (USEF)

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI COSTA RICA

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente della Repubblica di Costa Rica, Carlos Alvarado Quesada, il seguente messaggio: «In occasione del suo insediamento alla Presidenza della Repubblica di Costa Rica desidero porgerle, a nome del popolo italiano e mio personale, sincere congratulazioni e sentiti auguri di successo nello svolgimento del suo alto mandato.Nei prossimi anni i nostri Paesi, storicamente uniti da forti vincoli di amicizia, potranno lavorare d'intesa per rendere sempre più dinamiche e feconde le relazioni tra San José e Roma, estendendo le iniziative di collaborazione a tutti gli ambiti di comune interesse. Con questi auspici, rinnovo fervidi auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l'amico popolo di Costa Rica».(USEF)