PARTITI POLITICI EUROPEI: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA LE NUOVE REGOLE PER IL FINANZIAMENTO

STRASBURGO - Nuove regole per garantire il corretto utilizzo del denaro pubblico neifinanziamenti ai partiti e alle fondazioni politiche europee sono state approvate in via definitiva dal Parlamento.

Oggi gli eurodeputati riuniti in plenaria a Strasburgo si sono espressi in favore della proposta della Commissione europea volta a impedire ai singoli individui di creare partiti europei, permettendone la creazione solo ai partiti nazionali. Ciò serve per impedire che singoli membri di un partito nazionale creino più di un partito europeo con lo scopo di massimizzare l'accesso ai fondi pubblici, senza che i loro partiti abbiano la giusta dimensione europea. Sarà più semplice per il Parlamento europeo recuperare gli importi indebitamente versati e le persone colpevoli di frode saranno tenute a rimborsare i fondi indebitamente spesi. La Procura europea, che deve ancora iniziare ufficialmente il suo lavoro, sarà chiamata a indagare su presunti abusi in futuro. Se un partito europeo e la sua fondazione affiliata non riescono a soddisfare i requisiti di sponsorizzazione necessari o forniscono false informazioni al momento della registrazione, l'Autorità indipendente per i partiti politici europei annullerà la registrazione.

TRASPARENZA PIÙ RIGOROSA E PIÙ EQUA CONDIVISIONE DI FONDI

Il Parlamento desidera che i partiti nazionali mostrino il logo e il manifesto politico del loro partito europeo affiliato sui propri siti web, come condizione per accedere ai fondi. Devono farlo almeno 12 mesi prima della presentazione della domanda di finanziamento. Infine, il regolamento rivisto sul finanziamento ridurrà la quota attualmente assegnata equamente a tutti i partiti europei dal 15% al 10%. Il restante 90% dovrà essere distribuito proporzionalmente al numero di deputati eletti in ciascun partito. “Le istituzioni hanno lavorato bene insieme per colmare le lacune che finora hanno permesso la creazione di un partito politico europeo solo per motivi di finanziamento”, il commento del co-relatore Rainer Wieland (PPE, DE). “L'adesione interpartitica non sarà più possibile e il finanziamento sarà collegato in modo più preciso ai risultati effettivi delle votazioni a livello UE, rendendo i partiti politici europei più europei e, con la pubblicazione di un maggior numero di logo online, più visibili a livello nazionale”. “Abbiamo adattato la normativa vigente agli ultimi sviluppi e alle esigenze della politica europea”, ha aggiunto la co-relatrice Mercedes Bresso (S&D, IT). “Abbassando la soglia per la distribuzione dei fondi e concentrandoci sulla visibilità dei partiti nazionali membri, abbiamo migliorato la rappresentanza democratica dei partiti politici europei e delle fondazioni, attraverso un finanziamento che è veramente proporzionale alla loro presenza nel Parlamento europeo”. Le modifiche al regolamento sui partiti politici e le fondazioni europei è stato approvato con 561 voti favorevoli, 89 contrari e 36 astensioni. Prossime tappe Il Consiglio dovrebbe approvare il nuovo regolamento, già concordato informalmente con i deputati, il 26 aprile. Dopo l'entrata in vigore delle nuove regole, i partiti politici europei esistenti avranno due mesi per presentare la prova che soddisfano ancora i criteri di registrazione. In caso contrario, il partito e la sua fondazione affiliata verranno cancellati dal registro. Il Parlamento desidera che le nuove regole entrino in vigore entro la fine di giugno di quest'anno, quando sarà pubblicato il bando per le domande di finanziamento per il 2019 (anno elettorale europeo). (aise)

ITALIANI ALL'ESTERO - FESTA DELLA LIBERAZIONE - ANPI PARIGI IN PRIMA LINEA CON TRE EVENTI . IL I° MAGGIO TUTTI AL CORTEO (2018-04-17)

In occasione della giornata della Liberazione, l’ANPI di Parigi organizza tre eventi:

MERCOLEDÌ 25 APRILE 2018 – 20.00 proiezione del film "The Antifascist - Chi siamo e cosa abbiamo da dire Chez ACLI Paris – 28, rue Claude Tillier, Paris 12°, Metro 1 o 8 – Reuilly/Diderot Proiezione gratuita con sottotitoli in italiano Il film rappresenta una mixture di domande che nascono all’interno della galassia dell’antifascismo militante (europeo e non), unite ad un lungo elenco d’interrogativi tutt’altro che semplici, legati alle ragioni profonde che motivano e vorrebbero spiegare, spesso senza riuscirci, questa fase politica. Una miscela d’esperienze profondamente intime ed individuali, testimonianze uniche, in prima persona, capaci di suscitare in chi guarda, anche veri e propri momenti di shock. Esperienze che il documentario utilizza in modo sincero, presentando un lavoro apparentemente distaccato rispetto a storie e vicende che hanno cambiato, e continuano a cambiare, molte vite ed esistenze. Vicende di scontri ed accoltellamenti, morti e feriti. Esperienze che il documentario prende e modella, fino a farle diventare un racconto collettivo; un’espressione corale di tante voci di attivisti ed attiviste che suonano (e lo fanno bene) in un concerto che diventa lo specchio dell’antifascismo che si sta mobilitando in Europa. “Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c’è che da guardarsi allo specchio.” (“V for Vendetta”)

SABATO 28 APRILE 2018 – 19.00 La memoria che resta - film-testimonianze e cena "resistente" ANPI Paris, presso « Les Garibaldiens » – 20, rue des Vinaigriers, Paris 10° Omaggio alla memoria storica di una città Medaglia d’Oro della Resistenza, Crescenzago (MI), di fronte al nuovo dilagare dei fascismi e delle intolleranze, parla di Memoria attraverso l’esperienza diretta dei protagonisti che qui raccontano ciò che è accaduto da un punto di vista che da personale diventa Storia. Si parla in modo inedito di persecuzione e deportazione politica, di scioperi nelle fabbriche, della vita quotidiana a scuola, del giuramento di fedeltà al fascismo imposto agli insegnanti, della strage dei bambini di Gorla, dei bombardamenti americani, dell’Armistizio del ’43, dei giorni della Liberazione. Uomini e donne intensi ci ricordano con voce pacata e forte che ‘era più importante lottare e soffrire e magari morire per la conquista di un bene comune, la libertà, la pace, la democrazia’. Autoprodotto anche con il contributo ed il supporto dell’ANPI di Crescenzago, fu selezionato dal quotidiano Repubblica come Evento Speciale in occasione della ricorrenza della Liberazione, il 25 aprile 2016 ed è stato visibile gratuitamente per 24 ore sul sito di Repubblica Online, ottenendo più di un milione di visualizzazioni, il picco più alto per un film proposto dal quotidiano nazionale. Per la proiezione parigina saranno presenti la regista Francesca La Mantia e l’aiuto regista Lavinia Nocelli. A seguire, cena RESISTENTE, con piatti e vini italiani (contributo di 10 euro). Al fine di evitare sprechi di alimenti e di denaro, per la cena è necessario prenotare via email entro il 23 aprile scrivendo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando il numero dei partecipanti. La serata vi darà anche l'opportunità di iscriversi o rinnovare l'adesione all'ANPI di Parigi.

MARTEDÌ 1° MAGGIO 2018 Manifestation à Paris du 1er mai 2018 Luogo e orario di incontro da definire Con l’attuale situazione sociale e politica in Francia, è importante che anche l’ANPI di Parigi partecipi al corteo del 1° maggio. Purtroppo ad oggi non è ancora stato comunicato il percorso della manifestazione, pertanto sia l’orario che il luogo di incontro sarà comunicato appena saranno diffuse le informazioni. Chi è interessato potrà seguire gli ggiornamenti sulla pagina Facebook ANPI PARIGI. (16/08/2018-ITL/ITNET)

ARMAO “SENZA RIFORME LA SICILIA MUORE”

L’accorpamento di Ircac, Irfis e Crias in un unico nuovo soggetto per razionalizzare le spese, visto che al momento “costano 15 milioni di euro all’anno di solo personale”; maggiore sostegno alle imprese (“unica ancora di salvezza per la Sicilia”) e agevolazioni per quelle estere che vogliono puntare sull’Isola con l’introduzione di un’Agenzia per l’approvazione degli investimenti. Il tutto mentre è scattato il rush finale verso l’approvazione, entro il 30 aprile, di una Finanziaria ‘ingessata’, costretta a fare i conti con un sistema che “vogliamo cambiare nel giro di 2-3 anni. Senza riforme la Sicilia muore”. A indicare la strada per il rilancio della Sicilia è l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ospite di un forum nella sede dell’Agenzia ITALPRESS. “Crias, Ircac e Irfis - sottolinea - pesano sul bilancio della Regione per circa 15 milioni di euro all’anno, solo per il personale, 177 dipendenti. Sono Enti che svolgono una funzione importante per noi, non c’è nessuna demonizzazione a differenza di quanto faceva il precedente Governo, ma è evidente che serva un’integrazione che incrementi l’efficienza dell’intero sistema con la creazione di un unico nuovo soggetto che svolgerà al proprio interno le attività dei tre Enti. Il modo per centrare l’obiettivo lo troviamo con le forze politiche, le associazioni di categoria e i sindacati”. “Ci accusano di voler ‘bancarizzare’ il credito agevolato, ma non è così”, assicura il vicepresidente della Regione, che ha garantito sul mantenimento totale dei posti di lavoro perché “ci sono tante risorse che non vogliamo proprio perdere visto il grande lavoro che vogliamo fare in favore delle imprese”. Imprese, soprattutto straniere, ma anche del resto d’Italia, che presto potrebbero fruire di uno strumento in grado di non dover ‘soccombere’ alle lungaggini della burocrazia: un’Agenzia per l’approvazione degli investimenti. E’ quanto prevede un ddl elaborato dagli assessorati all’Economia e agli Enti locali della Regione che verrà presentato nei prossimi giorni. “Tutte le iniziative imprenditoriali avranno un iter speciale gestito da questa Agenzia, una sorta di linea prioritaria - annuncia Armao -. Si recupera così fiducia verso la Sicilia, sarà l’interfaccia diretto tra l’investitore e la nostra regione. Non possiamo fare affossare chi vuole investire nell’Isola nelle sabbie mobili dell’amministrazione siciliana, dove più ti agiti e più affondi”. In quest’ottica anche l’incontro previsto a inizio maggio con i vertici di Walt Disney per riaprire il dialogo interrotto bruscamente qualche anno fa sulla costruzione di un parco divertimenti a Termini Imerese. “Diremo loro che la Sicilia è disponibile e aperta agli investimenti”, afferma Armao, confermando la volontà governativa di riaprire la negoziazione con lo Stato, di far valere la condizione d’insularità e di avviare la Sicilia verso la strada della totale autonomia digitale. Intanto c’è da fare i conti con la Finanziaria. Tra poco meno di due settimane è previsto il via libera dell’Ars a una manovra che, ammette lo stesso Armao, “da una parte spinge verso il futuro, ma dall’altro deve tenere conto di certe pesantezze”. I nodi da sciogliere sono più o meno sempre gli stessi: il vasto bacino di precari da garantire togliendo fondi ad altre attività, culturali soprattutto. “In 2-3 anni vogliamo riformare questo sistema, questo Governo è intenzionato a riportare la Sicilia su una traiettoria diversa e non si può fare tutto in quattro mesi”, precisa il responsabile dell’Economia, snocciolando dati inequivocabili. Per forestali e disabili gravissimi, in totale 40 mila persone, “necessitano quasi 500 milioni di euro del nostro bilancio. Una cifra enorme che ingessa le possibilità di manovra. E poi bisogna considerare le risorse per gli Enti locali, 331 milioni, le Province, 120 milioni, e i Consorzi di bonifica, 50 milioni. I margini di manovra sono molto limitati. Per fortuna - conclude - abbiamo risorse europee ed extraregionali per investire sulle imprese, che sono l’unica ancora di salvezza per la Sicilia. Senza riforme la Sicilia muore. Siamo una barca a vela diritta sugli scogli: non possiamo semplicemente virare, dobbiamo strambare”. (da italiapress.it) MARTINA ILLUSTRA LE PROPOSTE DEL PD. M5S: “BENE, PARTIAMO DAI TEMI” ROMA – “In Parlamento e nel Paese facciamo vivere le nostre battaglie e il nostro impegno quotidiano per un’Italia migliore. Ripartiamo dalle nostre proposte concrete, confrontiamoci con i cittadini a partire dai loro bisogni e dalle loro aspettative. Lasciamo ad altri tatticismi, scontri personali e di potere. Noi pensiamo all’Italia”. Cosi’ Maurizio Martina, su facebook. Il segretario reggente del Pd illustra tre proposte programmatiche dei Dem: “Ecco le prime tre proposte PD: POVERTÀ. Allargare il Reddito di Inclusione per azzerare la povertà assoluta in tre anni e potenziare le azioni contro la povertà educativa. FAMIGLIE. Introdurre l’assegno universale per le famiglie con figli, la carta dei servizi per l’infanzia e nuovi strumenti di welfare a favore dell’occupazione femminile, per ridurre le diseguaglianze e sostenere il reddito dei ceti medi; LAVORO. Introdurre il salario minimo legale, combattere il dumping salariale dei contratti pirata anche valorizzando il Patto per la Fabbrica promosso dalle parti sociali. Tagliare ancora il carico fiscale sul costo del lavoro a tempo indeterminato per favorire assunzioni stabili con priorità a donne e giovani, norme per la parità di retribuzione dei generi”.

M5S: “PROPOSTA MARTINA UTILE, PARTIAMO DAI TEMI”

“La proposta avanzata da Maurizio Martina rappresenta un’iniziativa utile ai fini del lavoro che sta svolgendo il comitato scientifico per l’analisi dei programmi presieduto dal prof. Giacinto Della Cananea. Abbiamo sempre detto che ciò che vogliamo fare è partire dai temi che interessano ai cittadini“. Lo affermano i capigruppo del MoVimento 5 Stelle di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli.