GUCCIARDI: RIFORMARE LA POLIZIA LOCALE

La Polizia locale deve essere riformata. Ne è convinto il deputato regionale del Pd Baldo Gucciardi che in tale ottica ha presentato un disegno di legge apposito.

“La profonda evoluzione che il tema della sicurezza ha subito negli anni e che ha comportato per la Polizia locale un ruolo nuovo, non più limitato esclusivamente all’accertamento e repressione degli illeciti amministrativi ma finalizzato anche alla loro prevenzione, grazie alla particolare caratteristica di “prossimità” alla cittadinanza impone una riforma in materia di polizia locale”. Per Baldo Gucciardi “l’agente di Polizia locale non può essere considerato esclusivamente come il ‘vigile che dirige il traffico, ma è chiamato ormai da tempo a svolgere un ruolo di difesa sociale e di tutore della vivibilità del contesto urbano. Le norme proposte – continua – disegnano un sistema nel quale tutti gli enti pubblici territoriali concorrono alla definizione ed attuazione di politiche di sicurezza, e nel quale è promossa la piena collaborazione tra polizia locale e nazionale oltre alla gestione associata dei relativi servizi in ambiti territoriali limitrofi” . Una delle novità sostanziali è data dalla istituzione dell’agente di prossimità, vero e proprio portavoce verso le Istituzioni delle esigenze e dei problemi dei cittadini e del territorio. Il disegno di legge, inoltre, disciplina lo status giuridico del personale addetto ai servizi di polizia locale, con particolare riguardo alla figura del comandante, l’armamento e gli altri strumenti di tutela in dotazione, le caratteristiche dei distintivi e delle divise, al fine di garantirne l’uniformità su tutto il territorio regionale. “ Alla Regione – afferma Gucciardi – è affidato innanzitutto il compito di definire gli indirizzi dell’azione preventiva finalizzata a rimuovere le condizioni di illegalità e di degrado che caratterizzano spesso le comunità urbane, offrendo, attraverso un ufficio preposto, supporto tecnico nei confronti dell’attività dei diversi corpi di polizia locale”.

IL MINISTRO ALFANO A PROPOSITO DELLA Siria

Alfano: “Sdegno per le decine di vittime civili, fra cui donne e bambini, causate dagli ultimi bombardamenti nell'area di Damasco, in particolare a Douma. Suscitano allarme e sconcerto le notizie circa il possibile uso di agenti chimici” "Esprimiamo sdegno per le decine di vittime civili, fra cui donne e bambini, causate dagli ultimi bombardamenti nell'area di Damasco, in particolare a Douma” così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano. “Suscitano allarme e sconcerto le notizie circa il possibile uso di agenti chimici contro i numerosi civili innocenti che sono rimasti coinvolti – ha continuato il capo della diplomazia italiana - e ciò deve essere accertato in via prioritaria”. “È urgente provvedere ai bisogni umanitari dei civili della Ghouta attraverso la cessazione delle ostilità in linea con la Ris CdS 2401 (2018). Tutte le parti in conflitto, a cominciare dal governo di Damasco, sono tenute al rispetto degli obblighi di diritto umanitario, incluso l'accesso umanitario a favore delle popolazioni civili in stato di bisogno" ha concluso il ministro Alfano. (USEF)

IL PRESIDENTE MATTARELLA HA RICEVUTO UNA RAPPRESENTANZA DI APPARTENENTI ALLA POLIZIA DI STATO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 166° anniversario di costituzione della Polizia di Stato, ha ricevuto al Quirinale il dott. Franco Gabrielli, Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti alla Polizia di Stato e da alcuni familiari di poliziotti decorati. (USEF)

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA AL TERMINE DELLE CONSULTAZIONI DEL 4 E 5 APRILE

«Desidero ringraziarvi per il lavoro che avete svolto e che state svolgendo per informare i nostri concittadini dell'andamento delle consultazioni. Le consultazioni, come è noto, hanno lo scopo di individuare, di fare emergere, in base agli articoli 92 e 94 della nostra Costituzione, una composizione di un governo che abbia il sostegno della maggioranza del Parlamento. Le elezioni che abbiamo celebrato un mese fa hanno visto un ampio aumento di consenso per due partiti - uno dei quali alleato con altri - ma non hanno assegnato a nessuna parte politica la maggioranza dei seggi in Parlamento, né alla Camera né al Senato, dove sono presenti tre schieramenti politici. Nessun partito, né schieramento politico dispone, quindi, da solo, dei voti necessari per formare un governo e sostenerlo. È indispensabile, quindi - in base alle regole della nostra democrazia - che vi siano delle intese tra più parti politiche per formare una coalizione che possa avere la maggioranza in Parlamento e quindi far nascere e sostenere un governo. Nelle consultazioni di questi due giorni non è ancora emersa questa condizione. Farò trascorrere qualche giorno di riflessione, anche sulla base della esigenza di maggior tempo che mi è stata prospettata durante i colloqui da molte parti politiche. Sarà utile anche a me per analizzare e riflettere su ogni aspetto delle considerazioni che i vari partiti mi hanno prospettato. Sarà utile, naturalmente, a loro per valutare, responsabilmente, la situazione, le convergenze programmatiche e le possibili soluzioni per dar vita a un governo. Nella corso della prossima settimana avvierò, quindi, un nuovo ciclo di consultazioni per ascoltare le opinioni dei partiti e verificare se è maturata qualche possibilità che oggi non si registra. Buon lavoro».(USEF)

COREA DEL NORD: L'UE ALLINEA LE SUE MISURE RESTRITTIVE ALLE ULTIME SANZIONI DELLE NAZIONI UNITE

Il Consiglio ha aggiunto una persona e 21 entità all'elenco delle persone ed entità soggette alle misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC), recependo nel diritto dell'UE le sanzioni imposte il 30 marzo 2018 dal comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) istituito dalla risoluzione 1718 (2006) dell'UNSC. Tali misure restrittive consistono nel divieto di viaggio e nel congelamento dei beni per le persone e nel congelamento dei beni per le entità. Ha inoltre recepito il congelamento dei beni riguardante 15 navi, il divieto di ingresso portuale per 25 navi e la dismissione di bandiera di 12 navi. Le sanzioni sono state imposte all'RPDC in risposta alle sue attività di sviluppo di missili balistici e di armi nucleari, che contravvengono a numerose risoluzioni dell'UNSC. La decisione porta rispettivamente a 80 e a 75 il numero totale delle persone e delle entità soggette alle misure restrittive nei confronti dell'RPDC figuranti nell'elenco delle Nazioni Unite. Inoltre, 55 persone e 9 entità sono state sanzionate autonomamente dall'UE. Il 19 marzo 2018, i ministri degli esteri dell'UE hanno discusso la situazione nella penisola coreana con il ministro degli esteri sudcoreano Kang Kyung-wha alla luce dei recenti annunci fatti dalla leadership nordcoreana e in prospettiva del vertice tra Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in previsto ad aprile e dell'annunciato incontro tra Kim Jong-un e il presidente statunitense Donald Trump. Hanno accolto con favore gli sforzi della Corea del Sud volti ad allentare le tensioni nella penisola e migliorare le relazioni intracoreane nonché a creare le condizioni necessarie per avanzare verso una soluzione diplomatica finalizzata alla denuclearizzazione completa, verificabile e irreversibile della penisola coreana. L'UE attua tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adottate in risposta ai programmi dell'RPDC in materia di nucleare, di armi nucleari, di altre armi di distruzione di massa e di missili balistici. In aggiunta, l'UE ha imposto misure restrittive autonome nei confronti dell'RPDC, che integrano e rafforzano il regime di sanzioni delle Nazioni Unite. Gli atti giuridici sono stati adottati mediante procedura scritta. Saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 9 aprile.