MATTARELLA: «LE DONNE SONO STATE ARTEFICI DELLA REPUBBLICA. E SONO OGGI ARTEFICI DEL SUO DIVENIRE»

E' stata celebrata al Palazzo del Quirinale la Giornata Internazionale della Donna quest'anno dedicata al tema "Donne e Costituzione". La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai Uno e condotta da Cristiana Capotondi,

si è aperta con la proiezione del video "Donne e Costituzione". La prolusione è stata affidata alla professoressa Linda Laura Sabbadini ed è poi intervenuta la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle pari opportunità, Maria Elena Boschi. L'attrice Valeria Solarino ha quindi letto alcuni brani significativi di interventi delle onorevoli Angela Guidi Cingolani e Teresa Mattei e della senatrice Angela Merlin, in rappresentanza delle prime 21 donne elette alla Costituente. Nel corso della cerimonia la cantautrice Chiara Civello, accompagnata da un Trio d'archi di musiciste, ha eseguito i brani "Il mondo", "Io che amo solo te" e "Come vanno le cose". Al termine il Presidente della Repubblica ha pronunciato un discorso. In precedenza, nella Sala degli Specchi, il Presidente Mattarella e la Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, avevano consegnato le targhe del MIUR, e le Medaglie della Presidenza della Repubblica ai vincitori del concorso "Le madri della Costituzione", e visitato, nella Galleria dei Busti, le opere vincitrici, illustrate dagli studenti degli istituti premiati. Erano presenti il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, il Vice Presidente della Camera dei Deputati, Simone Baldelli, il Vice Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, e rappresentanti del governo, delle istituzioni, della politica, della cultura e della società civile. Tutta al femminile, come di consueto, la Guardia d'Onore del Palazzo del Quirinale. (Ufficio Stampa)

MEF: RIPARTITI TRA GLI ENTI LOCALI 900 MILIONI PER GLI INVESTIMENTI

Roma - Agli enti locali sono stati assegnati, con un decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, gli ‘spazi finanziari’ per il 2018, pari a complessivi 900 milioni di euro, dando attuazione a quello che viene definito ‘patto di solidarietà nazionale verticale’. Con le risorse disponibili gli enti che hanno presentato domanda entro il 20 gennaio u.s. potranno realizzare investimenti destinati in gran parte ad interventi per l’edilizia scolastica, gli impianti sportivi, la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori. Il patto di solidarietà nazionale verticale, introdotto con la legge di stabilità per il 2017, consente infatti agli enti locali di realizzare investimenti, nonostante il vincolo del pareggio di bilancio e senza impatti negativi per i saldi di finanza pubblica, grazie ad un meccanismo di flessibilità che permette l’utilizzo degli avanzi di bilancio degli esercizi precedenti e il ricorso al debito. La ripartizione delle risorse ha interessato 1.847 enti locali con una netta prevalenza dei Comuni. Quelli che ne hanno beneficiato sono 1.809, che hanno assorbito 767 milioni, pari all’85% degli spazi finanziari disponibili. La parte restante è stata destinata per il 9% alle Città metropolitane e per il 6% alle Province. La distribuzione delle risorse sul territorio nazionale riflette il livello degli avanzi di gestione realizzati dagli enti nelle diverse aree ed è pari al 63% al Nord, al 27% al Sud e nelle Isole, al 10% al Centro. Rispettando le indicazioni di priorità contenute nella legge, per quanto riguarda gli spazi assegnati ai Comuni, il 33% delle risorse, pari a 256 milioni di euro, è stato attribuito all’edilizia scolastica, il 13% (99 milioni) agli impianti sportivi, il 4% (34 milioni) alla ricostruzione a seguito di eventi sismici e metereologici, il 23% (174 milioni) è stato assegnato ai Comuni sotto i 5.000 abitanti. Per le Città Metropolitane e le Province la parte più rilevante delle risorse disponibili, il 65%, è stata concentrata sul settore dell’edilizia scolastica. Tutte le richieste di spazi per investimenti rientranti nei settori considerati prioritari dal legislatore risultano soddisfatte. (NoveColonneATG)

CONSIGLIO: OK A NUOVE NORME SUL FINANZIAMENTO DEI PARTITI EUROPEI

Bruxelles – Il 7 marzo gli ambasciatori dell'Unione europea hanno approvato un accordo raggiunto con il Parlamento europeo sul tema del finanziamento dei partiti politici europei. L’accordo apre la via per l’adozione definitiva delle nuove regole da parte del Consiglio, una volta che questo sarà votato dal Parlamento. Le regole riviste ripianano alcune lacune che hanno permesso di aggirare gli obiettivi dell'attuale regolamento. Rafforzeranno la dimensione europea dei partiti politici europei e assicureranno un'equa distribuzione dei fondi. Il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto un accordo sulle modifiche il 27 febbraio. I co-legislatori stanno lavorando rapidamente per garantire che le nuove norme siano in vigore entro il 30 giugno, quando i partiti politici europei potranno iniziare a chiedere finanziamenti per l'esercizio 2019. "Le posizioni del Consiglio e del Parlamento sono vicine, e questo ci ha permesso di arrivare a un accordo in breve tempo. Vogliamo mettere fine agli abusi, garantire maggiore equità nei finanziamenti e aumentare la trasparenza", ha dichiarato Monika Panayotova, vice ministro della presidenza bulgara del Consiglio dell'Ue. (NoveColonneATG)

FARNESINA: SBLOCCATO IL 30% DELLE PERCEZIONI CONSOLARI

Roma - “Su impulso della Farnesina, è stato recentemente varato l’importante provvedimento finanziario che riassegna al bilancio della rete diplomatico-consolare parte dei proventi percepiti per le domande di cittadinanza italiana. In un primo momento – si legge in una nota - verranno stanziate le somme relative al 2016 e al primo trimestre del 2017, per un valore di circa 3.800.000 euro. Gli Uffici consolari potranno così disporre di fondi aggiuntivi, da destinare alla migliore gestione delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza attraverso l’assunzione di personale interinale, l’adeguamento delle strutture ricettive dell'utenza, la formazione del personale, il potenziamento nella digitalizzazione del servizio, ulteriori iniziative di informazione, il potenziamento dei centralini telefonici”. “Si tratta di un significativo passaggio per gli italodiscendenti e per le risorse della rete consolare, grazie al recupero dei proventi per le istanze di cittadinanza”, ha dichiarato il Direttore Generale degli Italiani all’estero della Farnesina, Luigi Vignali. Nel 2017 la rete consolare italiana ha realizzato introiti per complessivi Euro 168.656.333. Di questi, € 67.833.413 derivano da percezioni per servizi consolari e 100.822.920 dalla concessione di visti. (NoveColonneATG)

AUSTRIA, ALFANO: PROPOSTA DELLA DOPPIA CITTADINANZA E’ INCOMPRENSIBILE

Roma - “Ho dato istruzioni al nostro Ambasciatore in Austria di non prendere parte alla riunione convocata il prossimo 23 marzo a Vienna sulla proposta della doppia cittadinanza per la popolazione di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige. Come già ribadito alla collega austriaca Kneissl in occasione dell’incontro di gennaio, qualunque eventuale discussione sul tema non potrà che avvenire tra Roma e Vienna e non anche, su un livello paritetico, con Bolzano, che è una Provincia autonoma della Repubblica Italiana”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, il quale ha aggiunto come sia “nota la posizione italiana circa l’insussistenza delle ragioni addotte da Vienna a difesa della proposta della doppia cittadinanza, che stride con gli elevati livelli di tutela e sviluppo delle minoranze in Alto Adige, con la realtà delle relazioni bilaterali, con la comune appartenenza di Italia e Austria all’UE e con il diritto internazionale. D’altra parte, anche a Vienna si riconosce la sensibilità della questione della doppia cittadinanza nel contesto dell’Alto Adige, dove la convivenza pacifica tra diversi gruppi linguistici e lo straordinario sviluppo socio-economico sono frutto dell’assetto disegnato dall’Accordo De Gasperi-Gruber e vengono garantiti dallo Statuto di Autonomia, un modello molto apprezzato in tutto il mondo e che va preservato”. “In un tale contesto la proposta di estendere la doppia cittadinanza agli altoatesini di lingua tedesca e ladina appare incomprensibile – ha continuato Alfano -: essa rischierebbe di incidere pesantemente su tale positivo contesto e di compromettere una storia di successo internazionalmente riconosciuta. Auspichiamo dunque una riflessione molto attenta sulle possibili implicazioni e siamo pronti ad esaminare tutte le possibili misure per opporci ad un atto che non sarebbe conforme al diritto internazionale”. Il ministro Alfano ha poi specificato come “Il riconoscimento dell’autonomia, così come la protezione delle minoranze linguistiche, sono principi fondamentali incardinati nella nostra Costituzione, insieme, tengo a sottolinearlo, al principio dell’unità e della indivisibilità dello Stato italiano”. (NoveColonneATG)