UN EURO PER UNA BOCCATA DI OSSIGENO -Mario Pessana- Un Euro per una boccata d’ossigeno, o meglio: la sfida di trovare i fondi necessari per salvare l’ambiente. Questo è uno degli argomenti più importanti dibattuti recentemente dal Parlamento Europeo in preparazione della Conferenza sul Clima di Parigi. È chiaro a tutti che dobbiamo contrastare il cambiamento del clima, ma non è altrettanto chiaro chi debba pagare. La Commissione Ambientale del Parlamento Europeo, presieduta da un Italiano, si è posta questa fondamentale domanda: chi finanzia le centinaia di miliardi di Euro necessarie per centrare l’obiettivo del limite di emissioni di CO2? Il mondo ricco occidentale, al momento, sembra non avere una seria intenzione ad investire massicciamente sul problema. I Parlamentari Europei, consci del fatto che la sfida sia tutta finanziaria, suggeriscono che alla Conferenza di Parigi vadano i Ministri delle Finanze, piuttosto che quelli dell’ambiente. Ma, battute a parte, noi in Europa siamo già all’avanguardia: molte Amministrazioni locali si impegnano e anche molti cittadini. Proprio i cittadini possono fare molto. D’altronde l’Ambiente è la nostra casa comune, se occorre ristrutturarla dobbiamo partecipare tutti, anche finanziariamente. Ma come? Lo capirete da soli con gli esempi che vi propongo. Inizio con una domanda: sapete quali sono i requisiti per essere nominati città verde? Cerchiamo di scoprirli: cinquanta metri quadrati di verde per ogni abitante; almeno il 10% degli abitanti che usa quotidianamente la bicicletta per spostarsi; almeno il 30% degli abitanti che usa quotidianamente i mezzi pubblici per spostarsi; almeno il 25% della superficie ad uso esclusivamente pedonale. E infine la produzione di energia sostenibile e riduzione delle emissioni di CO2: in linea con gli impegni presi dai governi. Ma esiste una città simile? Assolutamente sì. Si chiama Vitoria-Gasteiz e si chiama anche Lubiana. La prima, capitale dei paesi Baschi, è stata nominata città verde europea per il 2012, la seconda per il 2016. Quali sono le linee guida per diventare città verde dell’anno? Mobilità sostenibile, energia sostenibile, Vitoria-Gasteiz ha il 73% dei tetti con i pannelli fotovoltaici, e tanto verde per i cittadini. Vitoria-Gasteiz ha 240.000 abitanti è 130.000 alberi. Il premio città verde europea è stato istituito dal 2006. Quale città italiana l’ha già vinto? Nessuna. L’Italia, però, è ben piazzata nelle classifiche mondiali per la produzione di energia rinnovabile: quarto posto in Europa e undicesimo mondiale. Undicesimo anche per quanto riguarda la realizzazione di impianti fotovoltaici, quindicesimi per gli impianti a biomassa. Caliamo un po’ sull’eolico: ventiduesimi. Vogliamo continuare a respirare ossigeno? Andiamo in bicicletta, prendiamo i mezzi pubblici, installiamo i pannelli fotovoltaici e…. consumiamo di meno. È un investimento che possiamo fare tutti.
 
HIMERA, DELRIO: “DEMOLIREMO ENTRAMBE LE CARREGGIATE”
 
Entrambe le carreggiate della A19, nel tratto di Scillato chiuso nei giorni scorsi per una frana, dovranno essere abbattute. A confermarlo questo pomeriggio è stato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che si è recato sul posto per un sopralluogo. “Avvieremo la demolizione della campata nel più breve tempo possibile e provvederemo alla realizzazione di una bretella stradale – ha detto Delrio -. Le risorse le reperiremo al più presto perché il perdurare di questa situazione sarebbe un danno economico troppo grande per l’intera Sicilia”. “La situazione è molto grave e richiede interventi immediati”, ha aggiunto il ministro sottolineando di avere istituito una commissione di indagine sull’accaduto “per capire cosa è stato sottovalutato”. “Il governo è presente e non abbandona la Sicilia” ha aggiunto Delrio, che ha ipotizzato una soluzione provvisoria con la creazione “entro tre mesi” di una bretella stradale che consenta di ridurre i disagi a chi utilizza quotidianamente il collegamento autostradale. Per la ricostruzione delle due carreggiate saranno necessari invece “secondo una stima prudenziale”, dai 18 ai 24 mesi. Si tratta di “300 metri di ponte e di cinque piloni”. “In questo Paese – ha aggiunto Delrio – si è sottovalutato il rischio idrogeologico per troppi anni, puntando forse troppo su grandi opere e poco su opere come queste, che sono necessarie. Noi abbiamo già stanziato 7 miliardi per il piano di dissesto idrogeologico con fondi europei e fondi di sviluppo e coesione così da fare un piano integrato di messa in sicurezza del territorio”. E a chi gli chiedeva se le dimissioni del presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, fossero legate a quanto sta accadendo in Sicilia, Delrio ha replicato: “non sono solo legate a questa faccenda. Si chiude un corso e se ne apre un altro”. Delrio ha incontrato i vertici dell’Anas, gli assessori regionali alle Infrastrutture Giovanni Pizzo e al Territorio Maurizio Croce, e il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo. (fonte: siciliainformazioni)
 
L’ARS DICE NO ALLA CHIUSURA DELLE CORTI D’APPELLO IN SICILIA
 
L’Assemblea regionale siciliana ha detto no alla soppressione di alcune sedi di Corte d’Appello in Sicilia, votando all’unanimità oggi pomeriggio una mozione della Commissione regionale Antimafia. “Suscita nell’Isola seria preoccupazione e allarme la previsione del governo Renzi e dimostra la totale incomprensione delle specificità e caratteristiche del territorio siciliano – ha detto il presidente dell’Antimafia Nello Musumeci, illustrando la mozione. “Il progetto di revisione del ministro della Giustizia, peraltro, non fa cenno della specificita’ dei bacini di utenza che, in una Regione come la Sicilia, soffre di un grave deficit infrastrutturale cronico, come tristemente dimostra la cronaca di questi giorni. Qualcuno – ha aggiunto Musumeci – dovrebbe spiegare al ministro che la chiusura di due o solo una Corte d’Appello nella nostra Isola (le più a rischio sono quelle di Caltanissetta e Messina) non sarebbe una mera sottrazione aritmetica ma l’abbattimento di un presidio del servizio di giustizia, anche per l’impatto della criminalita’ organizzata per la conseguente soppressione degli uffici Dia e della Dda” (fonte: siciliainformazioni)
 
PRESENTATO A PALAZZO MONTECITORIO IL RAPPORTO 2015 DI ITALIADECIDE
 
Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, è stato presentato il Rapporto 2015 dell'Associazione Italiadecide dal titolo "Semplificare è possibile: come le pubbliche amministrazioni potrebbero far pace con le imprese". Ad aprire l'iniziativa la Presidente della Camera, Laura Boldrini. L'incontro, introdotto dal Presidente dell'associazione Italiadecide, Luciano Violante, ha visto gli interventi di Marianna Madia, Ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, e di Cesare Pinelli, Professore di Diritto costituzionale e curatore del Rapporto. L'incontro si è concluso con la Lectio magistralis di Fabiola Gianotti, Direttrice generale del Cern, su "Ricerca scientifica e sviluppo umano - Il caso del Cern". (fonte: ufficio stampa)