LE MILLE CRESTE DEI PARLAMENTARI EUROPEI Gli europarlamentari vogliono più soldi per i loro assistenti. Tremila euro in più al mese. Il Parlamento Europeo, per gli stipendi dei collaboratori, stanzia un massimo di 21.209 euro a deputato ogni 30 giorni. Fondi che a loro non vengono corrisposti direttamente (per evitare trucchi e magheggi), ma che le istituzioni conferiscono direttamente agli assistenti, su richiesta del deputato stesso. Tutto bene dunque? Almeno in teoria. La pratica è un po’ diversa. Innanzitutto moltissimi eurodeputati usano il budget a loro assegnato per onorare gli impegni presi in campagna elettorale. Il classico, vecchio buon voto di scambio: tu mi aiuti a prendere voti e io faccio diventare assistente tuo figlio. Con effetti quantomeno surreali, visto che se a Bruxelles il numero degli assistenti che possono lavorare al Parlamento è limitato ad un massimo di tre a testa, ogni deputato ha a disposizione un numero virtualmente illimitato di cosiddetti “assistenti locali”, ovvero quelli che restano a casa e lo aiutano sul territorio di origine. Ovviamente, più questi collaboratori crescono di numero, più si riduce il salario a loro corrisposto (per questo vogliono tremila euro al mese in più?). E poi sono gli stessi che parlano con indignazione dello sfruttamento della manodopera a basso costo e della delocalizzazione selvaggia. Ma fin qui nulla di nuovo. Senonché, vuoi che nessuno di questi signori che già prendono dai 15 e ai 17mila euro al mese (tra stipendi, rimborsi eccessivi e allowances di vario genere) abbia studiato il modo di intascarsi anche i soldi degli assistenti? Da che mondo è mondo, non sia mai! E come fanno? Ovviamente tutti lo sanno, ma nessuno lo dice. Nelle passate legislature c’era chi tagliava la testa al toro e allocava un budget molto alto a uno dei suoi collaboratori, per poi farsi restituire cache gran parte della somma. Fino a quando l’Olaf, l’ufficio europeo anti-frode, non l’ha beccato e non gli ha rifilato una multa piuttosto salata. Peccato che, cambiata la legislatura, lo stesso meccanismo possa essere utilizzato per reperire i fondi per pagare la sanzione dell’Olaf. Meraviglioso! Tuttavia, dopo le ingerenze fastidiose dell’anti-frode, altri si sono fatti più furbi. Il passaggio di mano di soldi cache in maniera così triviale è obsoleto. Ci sono sistemi molto più raffinati. Tutti funzionano partendo dall’assunto che si paghino stipendi molto alti ad almeno un assistente (dai 6mila euro al mese in su). A quel punto, per esempio, il deputato obbliga l’assistente a pagare tutte le sue spese logistiche. Alberghi, viaggi, ristoranti… Il parlamentare non tira fuori un quattrino, ma intasca la lauta diaria di oltre 300 euro al giorno per ogni giorno di presenza. Diaria che da rimborso forfettario si trasforma in una voce di stipendio a tutti gli effetti. Tutto regolare! Un sistema ancora più sofisticato? Voilà: tutti conoscono il sito airbnb.com, dove puoi affittare una stanza di casa tua agli avventori che ne hanno bisogno. Bene, come si può fare allora? Semplice: l’assistente, sempre con il suo lauto stipendio, si affitta una casa per i fatti suoi. Poi subaffitta una stanza utilizzando airbnb. L’europarlamentare si finge un avventore comune e, anziché andare in albergo, prende in affitto quella stessa stanza per i suoi pernottamenti a Bruxelles o a Strasburgo, senza pagarla o facendosela rimborsare dall’assistente. Airbnb rilascia una fattura generica, per cui non c’è modo di risalire al fatto che sia lo stesso assistente a provvedere all’alloggio del parlamentare. E così i soldi della diaria rimangono in tasca al deputato scroccone, immacolati e intonsi. Le vie del signore sono infinite, ma anche quelle di chi vuole truffare la collettività non scherzano. Con gli assistenti ci si può divertire in mille modi diversi, modi cui solo la fantasia personale può porre un limite. Un capitolo a parte meriterebbero gli altri sistemi. Per esempio, anche sui rimborsi aerei si può guadagnare. Come? Si prenota un volo in business, si riceve la fattura corrispondente che verrà presentata al Parlamento Europeo per essere rimborsata, poi si chiama la compagnia aerea e si cambia la classe in economy, per cui l’effettivo esborso si ridurrà di parecchio e la differenza se la intascherà il deputato. E chi vuoi che vada a controllare? Oppure vogliamo parlare dei viaggi premio che il Parlamento Europeo mette a disposizione degli ospiti di ogni europarlamentare? Ogni anno, ogni deputato può invitare 110 persone a visitare il tempio della democrazia di Bruxelles. Tutto pagato dalle istituzioni. Ora, tralasciando il fatto che spesso gli inviti si fanno a politici locali o alle loro famiglie, regalando così insperate vacanze secondo meccanismi clientelari, il rimborso di tali spese viene erogato direttamente al parlamentare, su base forfettaria, in contanti che può ritirare direttamente l’assistente e senza particolari controlli. Riuscite a immaginare quale cresta ci si può fare sopra o vi devo fare un disegnino? (Pubblicato 30 marzo 2015 - 18.38 - Da Claudio Messora)
 
CROCETTA: “BILANCIO? LO STATO DEVE AGIRE, O SARÀ MASSACRO SOCIALE”
 
“Tra poco mi incontrerò con Baccei per fare un piano: preparemo due ipotesi di bilancio, quella in cui lo Stato interviene, un’altra in cui lo Stato non interviene. Nel caso in cui si verificasse quest’ultima ipotesi i cittadini, i sindaci devono sapere che in questo caso la responsabilita’ e’ del Governo nazionale che decide di fare un massacro sociale in Sicilia“. Cosi’ il presidente della Regione Rosario Crocetta a margine di una conferenza stampa a Palermo torna in merito alle vicende legate alla Finanziaria e sui tavoli tecnici aperti con il Governo nazionale. “Spero e penso che questo non avverrà – ha concluso Crocetta – ma se dovesse accadere deve essere interpretato con chiarezza”. “Commissariamento della Regione? Dovevo essere commissariato per non candidarmi”. Cosi’ Crocetta ironizza sulle voci di un eventuale ed imminente commissariamento della Regione. “Capisco che c’è un vecchio sistema che vuole che si torni indietro – ha aggiunto -, ma non sarà così facile liquidarmi”. (fonte: Siciliainformazioni)
 
ARS, SI RIPARTE DALLE POLEMICHE IN ATTESA DEL BILANCIO CHE NON C’È
 
“Forza Italia, Cantiere Popolare e Lista Musumeci, risponderanno al colpo di mano del Pd, che ha scippato all’opposizione la vicepresidenza destinata al movimento azzurro, con una memoria che sarà presentata martedì al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Ci troviamo di fronte ad un’elezione illegittima, per la quale chiederemo la riunione della Commissione del Regolamento e in seguito alla quale non escludiamo di giungere ad atti eclatanti”. Oggi l’Ars riparte da qui. In attesa del Bilancio che non c’è ancora, come hanno sottolineato a più riprese il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ed il presidente della commissione Bilancio Nino Dina, il parlamento regionale siciliano si confronta con gli ultimi fuochi, e le scintille ancora pronte a scoppiettare, dopo l’elezione di Giuseppe Lupo a vice presidente di martedì scorso. Di fronte alla candidatura di profilo di Giuseppe Lupo che ha compattato il fronte, e che probabilmente Forza Italia aveva sottovalutato, non ci sono stati schemi plausibili. Persino arrivare al ballottaggio, a quel punto era parso un successo per i forzisti, attenti a marcare l’ipotesi candidato grillino per la vicepresidenza e rimasti alla fine spiazzati. Alessandro Baccei intanto sta predisponendo una bozza di Decreto, alla firma sul suo tavolo, estrapolando dal testo della finanziaria L’ art.1 della Legge 190 comma 59 stabilisce che il presidente della Regione definisce la riorganizzazione del sistema delle partecipate, trasmettendo il provvedimento al presidente della sezione di controllo della Corte dei conti. Sono al vaglio ipotesi e soluzioni di tipo amministrativo che consentirebbero la possibilità di riversare sulla cassa regionale risorse ed entrate riscritte al bilancio statale che avrebbero determinato il venir meno di alcuni prelievi fiscali in Sicilia con cifre riassumibili tra i trecento ed i quattrocento milioni di euro. Se a questo si aggiunge la possibilità di usare i Fondi di sviluppo e coesione 2007-2013 e 2000-2006 con riferimento alle singole economie, consentendone la riprogrammazione, o spostando alcuni progetti sul periodo 14-20 degli stessi fondi, e liberando queste risorse utilizzate come quota relativa al contributo di finanza pubblica, si guadagnerebbe tempo e risorse. L’assessore regionale all’Economia, che appare ancora “l’intruso” della politica siciliana troppo allenata a litigare, si trova ancora a Roma e spera di alleggerire, riferiscono dal suo staff, quella pressione anche mediatica che si è determinata sulla vicenda. Oggi intanto il presidente della Regione Rosario Crocetta procederà alla firma del protocollo d’intesa tra l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione siciliana e l’Arma dei carabinieri per il controllo del demanio marittimo e del patrimonio pubblico regionale. (fonte: Siciliainformazioni)
 
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A MONTECITORIO PER I 100 ANNI DI PIETRO INGRAO
 
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto a Palazzo Montecitorio, presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, al convegno "Perché la politica" promosso in occasione dei 100 anni di Pietro Ingrao. L'iniziativa è stata aperta dal saluto della Presidente della Camera, Laura Boldrini. Sono quindi intervenuti Mario Tronti, che ha moderato l'incontro, Alfredo Reichlin, e Gustavo Zagrebelsky, Presidente emerito della Corte Costituzionale.