Pe: mini plenaria; evasione, terrorismo e Ucraina Evasione fiscale, prestito all'Ucraina, terrorismo. Sono alcuni dei testi discussi nel corso della mini plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles, che si è aperta con un minutodi

silenzio per le vittime del disastro aereo Germanwings e dell'attacco terroristico al Museo Bardo in Tunisia.

Evasione fiscale e trasparenza

Combattere l'evasione fiscale dovrebbe essere in cima alle priorità dell'Unione europea. E' quanto sostiene, in estrema sintesi, la risoluzione approvata dal Parlamento europeo riunito in plenaria a Bruxelles. Il testo affronta una serie di temi collegati alla tassazione negli stati membri e stabilisce una base per i lavori parlamentari in materia fiscale, di cui si occupa la commissione speciale costituita a febbraio.

A chiedere maggiore trasparenza ai paesi Ue, anche il commissario europeo per la politica fiscale Pierre Moscovici, che nel corso del suo intervento in Parlamento europeo ha difeso la recente proposta di scambio automatico d’informazioni tra gli stati membri sulle decisioni fiscali, mostrando di condividere molte delle preoccupazioni espresse dagli eurodeputati in materia di evasione e elusione.

Entro fine anno, annuncia Moscovici, verrà presentata un'analisi della situazione fiscale in Europa, che fungerà da base per ulteriori lavori sulle questioni fiscali.

Prestito all'Ucraina

1,8 miliardi di euro. A tanto ammonta il prestito per aiutare il paese a colmare il buco nella bilancia dei pagamenti, approvato dal Parlamento europeo con 492 favorevoli, 107 contrari e 13 astensioni.

La Commissione europea raccoglierà fondi sul mercato obbligazionario internazionale e li presterà all'Ucraina, senza alcun interesse in più di quello che l'Ue deve pagare ai suoi creditori esterni. Kiev dovrà poi rendere il denaro entro 15 anni dalla ricezione del prestito.

“Un messaggio politico forte, non solo per l'Ucraina come dimostrazione del fatto che l'Unione europea si schiera dalla sua parte, ma anche per quei paesi che cercano di vederci divisi nell'aiuto all'Ucraina”, dichiara il relatore del testo approvato in plenaria a Bruxeller Gabrielius Landsbergis (Ppe).

Perplessità in merito sono state espresse dal capodelegazione e vice-capodelegazione di Fi al Parlamento europeo Elisabetta Gardini e Salvatore Cicu: “Tale contributo dovrà essere vincolato all'implementazione, da parte dell'Ucraina, di alcune riforme in settori quali l'energia, il sistema giudiziario, la lotta contro la corruzione e la salvaguardia dei diritti umani”, dichiarano in una nota congiunta.

“Abbiamo deciso di votare a favore”, proseguono i due eurodeputati Fi, “a patto che vi sia un impegno effettivo da parte delle autorità Ucraine a rispettare le condizioni concordate. E' nostra intenzione presentare a cadenza trimestrale delle interrogazioni alla Commissione europea per verificare lo stato di attuazione delle riforme e monitorare l'utilizzo adeguato dei fondi”.

Attacchi terroristici in Tunisia -

Gli attacchi terroristici del 18 marzo al museo Bardo di Tunisi erano chiaramente diretti contro la transizione della Tunisia verso la democrazia, "unica storia di successo della primavera araba". E' il punto su cui concordano gli europarlamentari, che dell'attacco terroristico a Tunisi hanno discusso con l'Alto rappresentate della politica estera e di sicurezza dell'Unione europea Federica Mogherini.

Fondamentale, secondo gli europarlamentari, insistere sulla necessità di mantenere o rafforzare il sostegno dell'Unione europea alla Tunisia, così da incoraggiarla a proseguire la sua transizione democratica e a non essere intimidita da tentativi di provocare l'anarchia e il caos.

Dal canto suo, la Mogherini ha sostenuto che la transizione economica e democratica della Tunisia sia la migliore risposta possibile agli attacchi terroristici, in un paese che ha dato il via alla primavera araba ed è l'unico della regione a mantenere realmente le promesse date, con un governo non-religioso e di unità.

I deputati hanno inoltre sottolineato che la sparatoria al museo è stata anche un attacco contro l'Unione europea - sia uccidendo cittadini dell'Ue, sia come un attacco simbolico ai valori europei di democrazia, tolleranza e alle libertà fondamentali.  

L’exit strategy di Lucia Borsellino In stand-by Antonio Ingroia

Antonio Ingroia nella giunta di governo con delega alla Salute. Rita Borsellino in uscita, ormai questione di giorni. Sono voci insistenti, che trovano conferme ufficiose nelle stanze dei bottoni. Non sorprendono, non sono inaspettate. L’ingresso in giunta di Antonio Ingroia è una ipotesi vecchia, così come le dimissioni dell’attuale assessore alla salute.

Rita Borsellino starebbe preparando con cura l’exit strategy, ma stavolta sarebbe determinata a portare in fondo la sua scelta. In più occasioni ha fatto sapere che avrebbe voluto lasciare il governo. Non ci sono ragioni politiche, ma personali e familiari. E’ stata una stagione molto impegnativa quella vissuta finora da Lucia Borsellino alla testa dell’assessorato più spinoso del governo.

Il caso Nicole, Humanitas, le nomine dei manager: l’assessore ha dovuto affrontare, uno dopo l’altro, questioni che l’hanno costretta a stare sempre in prima linea e ad a metterci la faccia, anche quando non sarebbe toccato a lei.

La volontà di dimettersi, tornando alla dirigenza in assessorato, è stata peraltro riferita in più di un’occasione. All’indomani del caso Nicole, le opposizioni hanno chiesto le sue dimissioni, e dal ministro Lorenzin sono arrivate delle critiche, che Lucia Borsellino ha giudicato ingiuste e ingenerose.

L’assessore ha comunque ottenuto in ogni circostanza la solidarietà del governo e della maggioranza. In particolare il presidente della Regione è stato sempre al suo fianco, invitandola a rimanere la suo posto. Un invito che Lucia Borsellino ha accolto per evitare che le dimissioni si trasformassero in un’ammissione di colpa o, comunque, diventassero oggetto di strumentalizzazione politica.

Ora, diradate le nubi, Lucia Borsellino avrebbe deciso di lasciare. Ed Antonio Ingroia sarebbe in stand by. Soltanto voci? (fonte: siciliainformazioni)

Ardizzone: “Baccei non è la Troika Pensi a tutelare la Sicilia

La Sicilia non è la Grecia e lui non è la Troika. Baccei dimentica di essere un assessore del governo regionale siciliano, con il precipuo compito di garantire alla nostra Isola le risorse che, per Costituzione e Statuto, le sono dovute e che non sono una cortesia del governo nazionale nei nostri confronti. E proprio su quest’ultimo aspetto, mi pare che fino a oggi ci siano stati troppi silenzi da parte di Baccei, anche quando, con semplici colpi di penna, lo Stato, come per magia, ha sottratto unilateralmente ingenti risorse”. Lo dichiara il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.

“Il forte squilibrio dei conti regionali – riprende – è in massima parte riconducibile a decisioni statali che hanno creato, nel tempo, condizioni di forte criticità nelle finanze della Regione. L’assessore Baccei dimentica che nel 2007 lo Stato, unilateralmente, ha innalzato al 49,11% la quota di compartecipazione della Regione al Fondo sanitario, sottraendoci 600 milioni di euro l’anno. Ci restituiscano queste somme perchè ci spettano e non per cortesia”.

“E che dire – prosegue Ardizzone – del contributo di 1,2 miliardi per il 2015 richiesto alla Sicilia per il risanamento dei conti pubblici nazionali? Un importo iniquo se rapportato a quelle delle altre regioni a Statuto speciale. Stesso discorso per la continua erosione dell’Irpef relativa ai redditi prodotti in Sicilia. Nonostante l’articolo 36 dello Statuto siciliano attribuisca all’Isola la totalita’ delle entrate tributarie erariali riscosse nel territorio, lo Stato ha progressivamente incamerato parte crescente di questo gettito, trasferendo al di fuori della Regione gli uffici finanziari addetti alla riscossione. Le ultime stime ci dicono che il ‘danno’ e’ di circa 3 miliardi di euro l’anno. Un esempio? Il trasferimento a Latina del centro di riscossione per i dipendenti pubblici: meno 250 milioni. E ancora, l’assorbimento del Banco di Sicilia e Sicilcassa da parte di Unicredit con trasferimento del centro a Milano: meno 150 milioni. Anche queste somme devono tornare nelle casse della Regione. Senza se e senza ma”.

“Baccei – conclude – ha il dovere di proporre un bilancio e una legge finanziaria che consentano il risanamento economico della Regione e soprattutto lo sviluppo della nostra Isola. Tutto il resto sono chiacchiere in liberta'”. (fonte: siciliainformazioni)

Convocazione del Consiglio dei Ministri n. 54

Riunione del 27 marzo 2015

Il Consiglio dei Ministri è convocato in data odierna alle ore 16.30 a Palazzo Chigi per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • DECRETO LEGISLATIVO: Norma di attuazione dello Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige recante modifica all’articolo 3 del DLG n. 495 del 1998, in materia di trasferimento alle Province autonome di Trento e di Bolzano dei beni demaniali e patrimoniali dello Stato e della Regione (PRESIDENZA);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Norma di attuazione dello Statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige recante modifiche all’articolo 20-ter del DPR n. 752 del 1976, in materia di proporzione negli uffici statali siti nella Provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego (PRESIDENZA);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia recanti integrazioni al DLG n. 274 del 2010, in materia di sanità penitenziaria (PRESIDENZA);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia in materia di attività a rischio di incidente rilevante (ARIR) (PRESIDENZA);
  • N. 2 DECRETI LEGISLATIVI (PRESIDENZA - MINISTERI DI SETTORE) - recanti:
    • attuazione della direttiva 2008/8/CE, che modifica la direttiva 2006/112/CE, per quanto riguarda il luogo delle prestazioni di servizi;
    • attuazione della decisione quadro 2006/960/GAI relativa alla semplificazione dello scambio di informazioni e intelligence tra le Autorità degli Stati membri dell’Unione Europea incaricate dell'applicazione della legge;
  • ESAME PRELIMINARE DI N. 2 DECRETI LEGISLATIVI (PRESIDENZA - MINISTERI DI SETTORE) recanti:
    • attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose;
    • disposizioni correttive ed integrative al DLG n. 30 del 2013, recante attuazione della direttiva 2009/29/CE, che modifica la direttiva 2003/87/CE, al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra;
  • DECRETO PRESIDENZIALE: Regolamento recante ulteriori modifiche al DPR n. 150 del 2002, concernente norme per l’applicazione del DLG n. 251 del 1999, sulla disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi (PRESIDENZA - SVILUPPO ECONOMICO);
  • N. 4 DISEGNI DI LEGGE (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE) recanti ratifica ed esecuzione dei seguenti Atti internazionali:
    • Atto di Ginevra dell’Accordo dell’Aja concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali;
    • Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica, riguardante la criminalizzazione degli atti di razzismo e xenofobia commessi a mezzo di sistemi informatici;
    • Accordo tra il Ministro dell’interno della Repubblica italiana e il Ministro dell’interno della Repubblica francese in materia di cooperazione bilaterale per l’esecuzione di operazioni congiunte di polizia (INTERNO);
    • Accordo Italia-Austria in materia di cooperazione di polizia (INTERNO);
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Regolamento di organizzazione del Ministero e riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche (GIUSTIZIA);
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: Adozione delle note metodologiche e dei fabbisogni standard per ciascun Comune delle Regioni a statuto ordinario relativi alle funzioni di istruzione pubblica, nel campo della viabilità, nel campo dei trasporti, di gestione del territorio e dell’ambiente al netto dello smaltimento rifiuti, sul servizio smaltimento rifiuti, nel settore sociale e sul servizio degli asili nido, a norma dell’articolo 6 del DLG n. 216 del 2010 (ECONOMIA E FINANZE);
  • DISEGNO DI LEGGE: Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo;
  • LEGGI REGIONALI;
  • VARIE ED EVENTUALI. (ufficio stampa Palazzo Chigi)

 Domenica 29 marzo "Concerto per L'Aquila" dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese alla Cappella Paolina

Domenica 29 marzo 2015, in occasione del VI anniversario del terremoto che ha colpito la Città di L'Aquila, nel corso dell'apertura al pubblico del Palazzo del Quirinale, si svolgerà alle ore 11.50 nella Cappella Paolina il "Concerto per L'Aquila", eseguito dall'Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Giancarlo De Lorenzo con Ettore Pellegrino, violino solista, e Danilo Rossi, viola solista, con il seguente programma:

W.A. Mozart: Sinfonia n. 1 in MI bemolle maggiore K16;
W.A. Mozart: Sinfonia Concertante per violino, viola e orchestra in
MI bemolle maggiore K 364;
G.F. Handel / J. Halvorsen: Passacaglia per violino, viola e orchestra.

L'evento, organizzato d'intesa con l'Associazione L'Aquila Siamo Noi e l'Istituzione Sinfonica Abruzzese, intende rendere omaggio alla memoria delle 309 vittime del sisma e ribadire la volontà di rinascita della Città di L'Aquila, attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze culturali e musicali.

Il concerto sarà trasmesso in diretta da Rai Radio 3 (ufficio stampa Quirinale)