REGIONE, PRIMO INCONTRO DEL TAVOLO PER LE POLITICHE SOCIALI Al via i lavori del tavolo per le politiche sociali, presenti i Sindaci e gli Assessori alle Politiche Sociali delle tre citta metropolitane, Palermo, Catania e Messina, le sigle confederali regionali Cgil, Cisl, Uil e di categoria Cgil Spi, Cisl-Fnp, Uil Uilp, l’Anci e il Formez ed il presidente della sesta Commissione dell’Ars. Il tavolo ha affrontato operativamente le questioni poste all’ordine del giorno. L’assessore regionale Bruno Caruso ha comunicato che sara’ emanato un apposito decreto di approvazione del protocollo gia’ siglato nei giorni scorsi, ed inoltre verra’ predisposto un apposito addendum alle linee guida per le politiche sociali con il quale verranno istituiti i tavoli territoriali nei distretti Socio Sanitari della Sicilia, con la partecipazione di funzionari dell’Assessorato Regionale alla Famiglia. Si e’ inoltre condivisa l’esigenza di prevedere la presenza di rappresentanti dell’Assessorato alla Salute ai tavoli, dando cosi’ piena attuazione al protocollo e alle Politiche di Integrazione Socio-Sanitarie. L’assessore Caruso ha informato i presenti che “attraverso un apposita convenzione con il Formez verra’ garantita l’assistenza tecnica e l’affiancamento operativo alle strutture comunali per la progettazione, l’attuazione e la rendicontazione di tutte le misure che si renderanno disponibili, puntando anche al consolidamento di figure professionali stabili e competenti, in grado di gestire, a regime, autonomamente i fondi extra regionali delle politiche sociali”. Inoltre, “considerato che alle risorse gia’ stanziate dal Ministero degli Interni e raddoppiate, dal 5% al 10% si aggiungeranno oltre 4 milioni di euro che la Regione Siciliana appostera’ in un fondo di rotazione per anticipare ai Comuni le risorse necessarie ad avviare i progetti, a queste misure si affianchera’ una ulteriore azione di accompagnamento ed assistenza ai distretti socio-sanitari su specifiche attivita’ riguardanti la spesa dei fondi Pac, attraverso la stipula di un protocollo tra la Regione ed i tre principali poli universitari”. Il tavolo ha condiviso, inoltre, l’opportunita’ della istituzione di una task force ristretta dei componenti, composta da un rappresentante Anci, uno dei sindacati e uno dell’Assessorato al fine di monitorare costantemente lo stato di attuazione e di avanzamento della spesa dei fondi Pac. Il tavolo ha evidenziato, infine, la necessita’ di velocizzare tutte le procedure di spesa al fine di garantire un corretto e completo utilizzo dei fondi, che dovranno essere necessariamente spesi entro il 2015. Su tale argomento il tavolo si e’ riconvocato il 2 aprile prossimo “per verificare tutte le misure utili e necessarie al fine del raggiungimento degli obiettivi di spesa ed, inoltre, previa predisposizione da parte del Dipartimento di un quadro sinottico generale di tutti i fondi disponibili per la spesa sociale, a partire dai fondi europei, di verificare la integrazione delle azioni previste dai vari programmi al fine di evitare duplicazioni di interventi e tenendo conto, quale priorita’, della emergenza poverta’ che si fa sempre piu’ pressante nella nostra Regione”. (fonte: siciliainformazioni)
 
ARS, FINANZIARIA E MALUMORI VERTICE FRA CROCETTA E DINA
 
Vertice oggi pomeriggio tra il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e il Presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, Nino Dina per discutere della finanziaria che domani approderà all’Ars. Proprio oggi Crocetta, prima dell’incontro con Dina, aveva chiesto di incardinare “subito questa finanziaria ‘Sblocca Sicilia’, che va accompagnata anche da misure di bilancio”. “La Sicilia è costretta ancora una volta a fare i conti - ha detto Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars – con la manifesta irresponsabilità e con l’inconcludenza del governo Crocetta, che ha varato una finanziaria inaccettabile proprio perchè non accompagnata da un documento di bilancio. Il governatore tenta infatti di costruire il tetto della casa senza prima aver piantato le fondamenta destinate a sorreggerlo”. “Palazzo d’Orleans sbaglia, mancando di definire un bilancio tecnicamente e contabilmente equilibrato, mancano due miliardi all’appello, nel quale le uscite devono necessariamente corrispondere alle entrate – continua -. Solo in quel momento si potrà dar vita alla manovra finanziaria, che sara’ sottoposta al giudizio dell’Aula dell’Ars. Aspettiamo dunque che il governo agisca finalmente con logica e buon senso, evitando alla nostra comunita’ ulteriori pericolose perdite di tempo”. (fonte: siciliainformazioni)
 
IL MINISTERO DEI BENI CULTURALI PREMIA TRADUTTORI ED EDITORI CHE NEL 2014 HANNO CONTRIBUITO ALLA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ITALIANA ALL’ESTERO E DELLA CULTURA STRANIERA IN ITALIA
 
ROMA – I “Premi Nazionali per la Traduzione”, per l’anno 2014 saranno conferiti domani 25 marzo presso la Biblioteca Nazionale centrale di Roma (viale Castro Pretorio n. 105). La cerimonia si svolgerà alle ore 10 nella Sala conferenze alla presenza di Giampaolo D’Andrea, capo di Gabinetto del ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini , e del direttore generale Biblioteche e Istituti Culturali Rossana Rummo. I Premi (istituiti nel 1989 dal Ministero per i beni culturali) sono destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito alla diffusione della cultura italiana all’estero e della cultura straniera nel nostro Paese I premi per il 2014 sono stati conferiti su parere di un’apposita Commissione istituita dal ministro ,presieduta da Rossana Rummo e della quale fanno parte in qualità di esperti, Maria Cristina Assumma, Michele Bernardini, Franco Buffoni, Riccardo Campa, Daria Galateria, Matilde Mastrangelo, Camilla Miglio, Paola Maria Minucci e Claudia Scandura. Di seguito l’elenco dei premiati diffuso dal Ministero Beni Culturali. Quattro Premi maggiori a:Franca Cavagnoli, per il suo impegno come traduttrice che, in oltre quaranta anni di attività, ha tradotto un altissimo numero di autori angloamericani; Mimoza Hysa (Albania), riconosciuta come elegante traduttrice di un elevato numero di autori italiani; Casa Editrice Metropoli d’Asia, per la notevole mole di traduzioni di autori indiani, cinesi e coreani editi in Italia per la prima volta; Casa Editrice Carmel Publishing House (Israele), per l’intensa traduzione della Divina Commedia, edita per la prima volta in Israele, che tiene anche conto della rima trecentesca italiana, difficile da rendere nel moderno ebraico. Quattro Premi speciali a: Patrizia Liberati, per la sua attività di traduttrice dal cinese in italiano. Si ricordano le sue traduzioni del premio Nobel Mo Yan; Renata Morresi, per la sua attività di traduttrice di autori angloamericani, modernisti e postmoderni; Casa Editrice Del Vecchio Editore, che si distingue per la ricerca e la pubblicazione di autori di nicchia e di classici dimenticati; Edizioni Del Centro Studi Ebraici, casa editrice che ha editato i 5 volumi del massimo capolavoro del teatro yiddish “Il Dibbuk. Fra i due mondi” di Sholem Anski. La Direzione generale Biblioteche e Istituti Culturali ha assegnato 9.835 euro ad ognuno dei Premi maggiori e 5.800 euro ad ognuno dei Premi speciali.(Inform)
 
LA COMMISSIONE EUROPEA FINALMENTE ADOTTA IL PROGRAMMA “CULTURA E SVILUPPO” 2014-2020
 
BARI – Dopo una lunga quanto interminabile attesa è stato finalmente adottato dalla Commissione Europea il Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo” 2014 – 2020. Il programma è cofinanziato dai fondi comunitari (FESR) e nazionali con uno stanziamento di 490,9 milioni di euro, la somma, però, viene considerata esigua ed insufficiente se si considera che per promuovere e sostenere gli interventi più urgenti ed annosi era stata preventivata una somma pari a 4 volte quella stanziata. Il ruolo di amministrazione proponente e di Autorità di gestione del programma è stato affidato al Ministero dei beni e delle attività culturali. Il programma è destinato a 5 regioni del Sud Italia – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – ed ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. “E’ la prima volta che la politica di coesione comunitaria – ha dichiarato il Ministro Franceschini – sostiene un programma nazionale dedicato al settore culturale, confermando il ruolo fondamentale della cultura nelle politiche di sviluppo territoriale. Il Mezzogiorno ha così una straordinaria occasione di rafforzare ed implementare il rilancio del proprio territorio attraverso politiche che integrino turismo sostenibile e cultura, secondo una visione e una strategia che vogliamo estendere a tutto il Paese perché fanno leva sui punti di forza dell’Italia. Si tratta di un traguardo veramente importante che conferma le capacità programmatiche e progettuali del MiBACT e l’eccellente collaborazione con il Dipartimento Politiche per lo Sviluppo e la Coesione Economica, senza la quale nulla si sarebbe ottenuto. Ringrazio la Commissione Europea per l’attenzione e il sostegno durante tutto il negoziato e le Regioni per aver condiviso la nostra strategia e per la collaborazione futura”. Inoltre a livello nazionale è pronto un protocollo d’intesa tra i ministeri interessati per il potenziamento della ricerca applicata al patrimonio culturale e al turismo. L’intesa fra Miur e Mibact punta ad offrire gli strumenti per affrontare in modo innovativo il mercato del lavoro valorizzando e mettendo a sistema la rete formativa di Università ed Enti di ricerca. Tra i punti qualificanti dell’Accordo troviamo: il restauro sostenibile e l’introduzione di sistemi tecnologici di controllo del patrimonio culturale, l’utilizzo per la prima volta di tecnologie innovative per la didattica nei luoghi della cultura, teche museali high-tech, i nuovi servizi di fruizione del patrimonio da parte dell’utenza basati sull’uso della tecnologia e della realtà virtuale. C’è da augurarsi che questo importante intervento della Commissione Europea rappresenti un chiaro segnale di inversione di tendenza nelle sue politiche sociali e di maggiore attenzione per il l’inestimabile valore del patrimonio culturale, storico ed artistico presente nelle regioni destinatarie del finanziamento. Salvare dal degrado beni (cito uno per tutti: il patrimonio di Pompei) la cui unicità e straordinaria bellezza porta in Italia ogni anno milioni di visitatori significa creare nuovi posti di lavoro, sviluppare turismo con tutto il relativo indotto e in definitiva creare sviluppo economico in territori che purtroppo ancora oggi devono attingere ai fondi FAS, fondi europei per le aree sottosviluppate, per cercare di superare il gap che da secoli li divide dalle altre Regioni italiane e dall’Europa. (Giacomo Marcario – CorrierePL.it /Inform)