FEDI (PD): LA MANCATA VISITA DEL MINISTRO FRATTINI

La notizia della cancellazione della visita in Australia del Ministro degli Esteri Frattini è arrivata senza molte spiegazioni, al pari della comunicazione che la annunciava. Visita che peraltro, fino a ieri, rimaneva priva di un programma definitivo e di chiari contenuti. Ma la mancata visita del Ministro Frattini merita alcune riflessioni. Una visita rispetto alla quale avremmo manifestato le nostre perplessità, in primo luogo per l’assenza dal programma di uno spazio temporale e politico di incontro con i rappresentanti della comunità italiana. Avremmo criticato anche l’inadeguatezza del progetto Sportello-Italia che dovrebbe sostituire l’azione dell’Istituto per il Commercio Estero. Avremmo auspicato invece maggiore chiarezza sugli impegni bilaterali da discutere con l’Australia, a partire dalla richiesta Qantas su Malpensa. Abbiamo davanti a noi un quadro desolante, con il Governo che taglia risorse ai Consolati, allunga i tempi di attesa per passaporti e servizi consolari e prospetta la chiusura dei Consolati di Adelaide e Brisbane. Un Governo che propone di dimezzare i finanziamenti a Rai Internazionale e di tagliare i contributi alla stampa di lingua italiana. Un Governo che azzera i finanziamenti per la promozione di lingua e cultura italiane nel mondo. Ed abbiamo, in aggiunta, proposte vecchie e inadeguate che arrivano dalla rappresentanza diplomatica. Le comunità italiane sono l’unico autentico Sportello-Italia nel mondo. Il nostro impegno politico deve rimane quello di tutelarne gli interessi e promuoverne le aspirazioni. (On. Marco Fedi)

UN'ALTRA PORCATA ALL'ESTERO

Il Governo conferma la sua volontà di distruggere le rappresentanze democratiche dei connazionali nel mondo. Da tre anni impedisce il rinnovo dei Comitati degli italiani residenti all’estero (Comites) e del Cgie. Da mesi blocca i soldi per il loro lavoro. Non c’è dubbio: a questo Governo la voce dei connazionali all’estero sta scomoda. Cerca di farla tacere anche con la sua ‘proposta Tofani’ di riforma dei Comites e del Cgie, di cui abbiamo discusso questo mese alla Farnesina. Nel mio intervento ho criticato la legge perché è superflua e fatta male. Il Governo, con essa, dimostra nuovamente di essere lontano anni luce dalla realtà degli italiani residenti all’estero e di voler fare di tutto per radere al suolo le associazioni, ritenute comuniste e pericolose. Alcuni dei giovani attivi nei Comites, in relazione alla proposta del Governo, mi hanno rivelato che, per questioni di tempo, non potrebbero più fare i Presidenti Comites se fossero obbligati a partecipare anche ai lavori del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), così come è previsto dalla legge. Indirettamente dunque questa proposta allontana i giovani. Altrettanto grave: il Governo vuole vietare che rappresentanti delle associazioni e dei patronati possano diventare componenti del Cgie. A parte il fatto che un limite di questo tipo è anticostituzionale perchè viola il principio in virtù del quale tutti i cittadini godono di pari diritti, escluderebbe proprio quelli che conoscono meglio la realtà delle nostra comunità all'estero. Il Governo sta tramando un’altra porcata. Il PD invece propone una riforma che assicura una quota ai giovani e alle donne nelle rappresentanze degli italiani all’estero.

IL PD GERMANIA AL LAVORO, A FAVORE DELL'INTEGRAZIONE

Negli ultimi anni tanti giovani italiani, ben qualificati, vanno in Germania, in Inghilterra, in Francia, in Svizzera e in altri paesi europei e si inseriscono facilmente. Ma esiste anche un’altra realtà: decine di migliaia di giovani italiani della terza generazione, provenienti da famiglie meno fortunate, hanno ancora oggi difficoltà ad integrarsi. Fanno fatica a scuola, fanno fatica ad ottenere un posto di apprendistato, fanno fatica a trovare lavoro. Succede in Germania, ma anche in altri paesi della prima emigrazione, a distanza di oltre 50 anni dagli arrivi dei primi italiani. È la dimostrazione di quali danni possa produrre la prolungata assenza di politiche per l'integrazione in un Paese ad alta immigrazione. È importante riflettere sugli errori commessi per evitare che si ripetano, non solo in Germania, ma anche in altri paesi confrontati con il fenomeno, come ad esempio l'Italia. Una delle principali sfide con cui si devono confrontare i governi di centrosinistra di oggi in Europa, sono proprio le forti ondate migratorie provenienti dal Sud del mondo. Ci siamo confrontati sull´argomento nel corso della tavola rotonda “La comunità italiana in Germania tra integrazione ed esclusione”, organizzata dal Pd Germania (vedi il nuovo sito). La discussione, moderata dalla Segretaria nazionale, Cristina Rizzotti, e dal Presidente, Maurizio Singh, ha visto la partecipazione dei Consiglieri comunali della SPD, Michele Genco e Alfonso Fazio, del Vicesegretario Pd, Pino Maggio e del responsabile delle Acli del Baden Wuerttemberg, Pino Tabbì.

L’ON. PORTA INTERVIENE A VALENCIA AL PRIMO CONGRESSO DEI GIOVANI ITALO-VENEZUELANI.

Due giorni di intenso lavoro e un importante segnale di rinnovamento per il futuro delle collettività italiane nel mondo. Il Vice Presidente del Comitato permanente per gli italiani nel mondo della Camera dei Deputati, Fabio Porta, aveva prontamente risposto qualche settimana fa all’invito della Presidente della FEGIV (Federazione Giovani Italo-Venezuelani) a partecipare al Primo Congresso della Federazione. In arrivo da Roma, il parlamentare eletto in Sudamerica ha partecipato alle due giornate di Congresso ascoltando con attenzione i diversi interventi che si sono succeduti e portando ai partecipanti un messaggio non formale di sostegno e incitamento: “Voi giovani siete già il presente e non solo il futuro delle comunità italiane nel mondo – ha esordito – Non solo: rappresentate una concreta opportunità per il nostro Paese, attualmente colpito da una profonda crisi politica oltre che economica; siete poi – ha aggiunto il deputato del PD – parte integrante di questo straordinario continente in continua crescita economica dove vivono quasi sessanta milioni di italo-discendenti e dove probabilmente esistono le migliori opportunità di internazionalizzazione per le nostre imprese in cerca di nuovi mercati di consumo e di investimenti produttivi”. “Purtroppo – secondo l’On. Porta – a questa importante risorsa il governo italiano non ha saputo rispondere in maniera intelligente e lungimirante: dopo il Congresso dei giovani italiani nel mondo sarebbe stato opportuno mantenere la date prevista per le elezioni dei Comites e dei Cgie per consentire a questi giovani di inserirsi nel circuito del sistema di rappresentanza degli italiani all’estero; al contrario si è deciso di rinviare, con la scusa di sostenere una riforma che, così come è stata approvata dal Senato, penalizza proprio i giovani e gli oriundi”. “Un governo intelligente, o meglio un nuovo governo, dovrebbe al contrario investire in questa direzione: un piano straordinario di borse di studio per i giovani italo-discendenti; politiche attive di sostegno al turismo di ritorno; azioni mirate e coordinate con le imprese a favore di stage e tirocini in Italia e all’estero; più risorse al sostegno della lingua e della cultura italiana nel mondo”. “Per fare queste cose – secondo il parlamentare eletto in America Meridionale – non è sufficiente una incisiva azione parlamentare; è fondamentale un grande movimento dei giovani italiani nel mondo ed una grande sensibilizzazione che passa anche dalle reti virtuali e dall’organizzazione nei singoli Paesi di questo movimento. Per questo il Congresso della FEGIV costituisce una novità importante e da seguire con attenzione e incoraggiamento; questi giovani stanno lavorando nella direzione giusta e dobbiamo non soltanto ascoltarli ma anche offrire loro spazi di impegno e partecipazione”.