(Antonina Cascio) - foto Mendoza - Questo è un paese dove convivono persone di tutte le etnie in maniera quasi totalmente pacifica. Parlo dell’ Argentina e dico quasi perchè qualche sfortunato sempre c’è, qualche povero disgraziato che ancora vive nell’ ignoranza c’è in ogni parte del mondo (parlo così perché soltanto l’ignoranza o la cattiveria possono fare distinzioni tra colore di pelle, forma degli occhi, altezza, ecc.,ecc.) Da quando il primo berlusconiano in Italia ha fatto l’appello contro i rom, se non sbaglio è stato l’attuale sindaco di Roma, qui, a Mendoza, la città dove abito, mi trovo almeno una volta al giorno una persona che mi dice (indistintamente, che sia di origine italiano,cinese,locale, spagnolo o russo): ma che credono questi italiani? Si sono dimenticati quando i loro nonni e zii partirono per venire in America, quando qua nessuno domandava la loro origine ed erano ricevuti, ben accolti , erano liberi di circolare e di approfittarsene dell’immensa quantità di terreno e di lavorare per avere un futuro per se ed i loro figli? Nessuno domandò se sapevano leggere e scrivere, se parlavano l’italiano, o il piemontese o il siciliano e nemmeno una parola di spagnolo.;nessuno guardò se erano biondi o castani, o ancora scuri, mori, ecc.. Bene, a questo, io, si suppone, essendo come sono una che lavora per l’emigrazione italiana, ho l’obbligo di rispondere. Ma che cosa dire davanti a ragioni, diciamolo, così ragionevoli? Certamente dopo la prima volta, e dopo un momento di riflessione, viene subito alle mie labbra la difesa della mia terra, della gente della mia terra e della loro capacità di giustizia e democrazia. Apprendo da una comunicazione del segretario generale, sulla pagina Internet della nostra associazione (L’USEF), che quelli in cui io credo e che sempre giustifico con deferenza, al forte impatto che significa improvvisamente trovarsi dei governanti che parlano questo linguaggio ...fuori posto ,per chiamarlo in modo educato, si sono organizzati e che faranno una dimostrazione contro il razzismo il prossimo 4 ottobre. Ebbene, finalmente avrò una risposta degna a quelle domande che mi fanno i mie concittadini. Mi sono unita due mesi fa all’appello della FIEI su Emigrazione Notizie a Nome mio e dei miei compagni di lavoro a Mendoza. In questa occasione e come risposta a questa inquietudine di tutti quelli che guardano verso l’Italia, qui a Mendoza faremo l’appello anche noi per il 4 ottobre, a sostegno della manifestazione antirazzista, alla quale aderiamo.