(Antonina Cascio) L’educazione è un bene incalcolabile per una nazione. Più che l’oro che ci può essere nel tesoro della Banca Centrale, l’educazione segna definitivamente il futuro dei popoli. E chiaro che l’educazione, nei paesi dell’America Meridionale, è scesa negli ultimi 40 anni a livelli inimmaginabili ed i continui tagli hanno portato le scuole e le università ad una mancanza di risorse tale che non ci sono progetti oltre che nei discorsi dei politici di turno. Ma no, scusate, anche nelle campagne politiche , prima dell’elezioni. Ma nessuno potrebbe pensare a quale livello è discesa l’educazione italiana se non si leggessero frasi come”il 7 in condotta sarà la fine del bullismo a scuola”. Se non ricordo male, quando i politici parlano sulla sicurezza in una città dicono che ci dovrebbe essere la pena di morte per fare impaurire i delinquenti. Ma risulta che non è stato dimostrato mai che i delitti diminuiscano perchè c’è la pena di morte. Adesso a scuola faremo sparire il bullismo con la pena di morte. L’anno 2005, a Buenos Aires,Argentina, il governatore Solà dichirò che ”sebbene le necessità sono le necessità, un allievo si sente orgoglioso indubbiamente quando riceve come regalo dal governo, un grembiule, alcuni quaderni ed altre cose utili per la scuola” Certamente, un tetto sotto il quale ripararsi dalla pioggia, un pò di pane per riempire la pancia e qualche paio di scarpe o un giubbotto, o persino un materasso per riposarsi non sono niente davanti al regalo di un grembiule e qualche matita. Ancora prima, il Governo di Menem, in Argentina, distrusse la rete delle scuole pubbliche, vuol dire dello stato, cercando di portarle verso la privatizzazione (i docenti capirono in tempo per fermare questo processo), ma per fortuna regalò dei grembiuli a tutti i bambini della repubblica.. Non tanto lontano nel tempo , a marzo del 2008, il governatore della Provincia di Formosa, terra piena di boschi e di grandi pianure, regalò ai bambini che incominciavano la scuola, penne, matite, quaderni e grembiuli, per confortare col suo aiuto i ragazzini che delle volte devono fare a piedi parecchi chilometri, andata e ritorno, o se sono fortunati a cavallo, attraversando fiumi e ruscelli, per arrivare a scuola. Il fatto che ci vadano lo stesso è provocato certamente dalla possibilità di avere un grembiule. Non di mangiare il piatto di brodo o di pasta o di riso che prepara il maestro. Cari amici italiani, voi potete essere sicuri dello stesso risultato che in America Meridionale con i grembiuli di Berlusconi e con il 7 in condotta del suo ministro. Non che i bambini ed i ragazzi abbiano bisogno di coprire in primo posto le necessità primarie, cioè casa, vestito ,mangiare ed amore., per poter dopo studiare,imparare, essere gentili ed educati. Basta che un cavaliere ricordi l’urgenza di coprire con un grembiule il corpo sporco e malato e basta che ci sia uno disposto a darle un 7 se sà chinare la testa e tutto sarà risolto. L’educazione? Bene,grazie , a che può servire a chi non avrà la possibilità di mettere in pratica quello che potrebbe imparare? Antonina Cascio.